Capitolo 4: La chiesa di Dio negli ultimi giorni
Ultimi giorni
- Contents- Introduzione
- Prefazione
- Capitolo 1: La crisi della terra
- Capitolo 2: I segni del ritorno di Cristo
- Capitolo 3: “Quando avverranno queste cose?”
- Capitolo 4: La chiesa di Dio negli ultimi giorni
- Capitolo 5: La vita spirituale del rimanente
- Capitolo 6: Stile di vita e attività del rimanente
- Capitolo 7: L'ideale divino
- Capitolo 8: Le città
- Capitolo 9: Le leggi sulla domenica
- Capitolo 10: Il breve tempo di angoscia
- Capitolo 11: L'ultimo inganno di Satana
- Capitolo 12: La prova
-
- Capitolo 14: Il forte grido
- Capitolo 15: Il sigillo di Dio e il marchio della bestia
- Capitolo 16: La fine del tempo di prova
- Capitolo 17: Le sette ultime piaghe e gli empi (tempo d'angoscia, parte 1)
- Capitolo 18: Le sette ultime piaghe e i giusti (tempo d'angoscia, parte 2)
- Capitolo 19: Il ritorno di Cristo
- Capitolo 20: L'eredità dei santi
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Capitolo 4: La chiesa di Dio negli ultimi giorni1L'Apocalisse focalizza due tipi di popolo di Dio: il rimanente visibile (Apocalisse 12:7) e il “mio popolo” che si trova in Babilonia. Apocalisse 18:4. Questo capitolo si occupa del primo e il capitolo 14, “Il forte grido”, del secondo.
Il popolo di Dio osserva i suoi comandamenti
Dio ha sulla terra una chiesa che esalta la legge dimenticata e presenta l'Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo. Attualmente una sola chiesa possiede questi requisiti, sta sulla breccia, ripara gli argini e ricostruisce ciò che è stato distrutto.UG 26.1
Stiamo attenti a non schierarci contro quelle persone che corrispondono alla descrizione del popolo del rimanente: osservanza dei comandamenti di Dio e fede in Gesù. Dio ha sulla terra un popolo, una chiesa che non è inferiore a nessuna, anzi è superiore alle altre per la facilità a insegnare la verità e a rivendicare la legge di Dio. Fratello caro, se lei ritiene che la chiesa cristiana avventista sia Babilonia, sbaglia. — Testimonies to the Ministers and Gospel Workers, 50, 58, 59 (1893).UG 26.2
La testimonianza di Gesù
Mentre la fine si avvicina e si estende l'opera di propagazione dell'ultimo avvertimento al mondo, è sempre più importante per quanti accettano la verità presente avere una chiara comprensione della natura e dell'influsso delle Testimonianze che Dio, nella sua provvidenza, ha connesso con la missione del messaggio del terzo angelo fin dal suo sorgere. — Testimonies for the Church 5:654 (1889).UG 26.3
Gli uomini possono fare mille programmi e il nemico cercherà di sedurre le persone allontanandole dalla verità, ma chi crede che il Signore ha parlato per bocca della sor. White e le ha dato un messaggio sarà al riparo dalle molte delusioni che arriveranno in questi ultimi giorni. — Selected Messages 2:72 (1905).UG 26.4
Dottrine basilari
Il 1844 fu un periodo di grandi eventi: iniziò nel cielo la purificazione del santuario e vennero letti i messaggi del primo, del secondo e del terzo angelo che recava il vangelo eterno sul quale era scritto: “I comandamenti di Dio e la fede in Gesù”. Uno dei punti cardine del messaggio era il tempio di Dio, che il suo popolo amante della verità aveva visto in cielo e l'arca contenente la legge di Dio. La luce del sabato, il quarto comandamento, illuminava con i suoi raggi risplendenti il cammino dei trasgressori della legge di Dio. La natura mortale dei trasgressori era un altro punto cardine. Non riesco a pensare a nient'al-tro che possa essere classificato come tale. — Gospel Workers, 30, 31 (1889).UG 26.5
La missione particolare degli avventisti
Siamo, per volere del Signore, i depositari della sua legge; la verità confidataci, sacra ed eterna, deve essere passata agli altri richiamandoli alla fedeltà, rimproverandoli e incoraggiandoli. — Testimonies for the Church 5:381 (1885).UG 27.1
Gli avventisti sono stati scelti dal Signore come popolo particolare, separato dal mondo. Sono stati allontanati dai conflitti del mondo e attratti a sé da colui che è pura verità. Egli li ha fatti suoi rappresentanti e li ha designati come suoi ambasciatori nell'opera finale di salvezza. Dio ha affidato al suo popolo le più profonde verità mai affidate a mortali insieme alle più straordinarie e angoscianti esortazioni. — Testimonies for the Church 7:138 (1902).UG 27.2
Gli avventisti del settimo giorno hanno un incarico speciale da svolgere nel mondo come sentinelle e portatori di luce. A loro è stato affidato l'ultimo messaggio per un mondo che sta per perire. Su loro risplende la meravigliosa luce della Parola di Dio. A loro è stata affidata un'opera della massima importanza: la proclamazione del primo, del secondo e del terzo messaggio; nessun'altra attività deve essere di così grande importanza da distogliere la loro attenzione. — Testimonies for the Church 9:19 (1909).UG 27.3
Perché è stata organizzata la chiesa avventista?
A mano a mano che il numero degli avventisti aumentava, appariva chiaro che senza una qualche forma di organizzazione ci sarebbe stata una grande confusione e il lavoro non sarebbe andato avanti. Per provvedere alle esigenze dei ministri, per sostenere il lavoro nei nuovi territori, per proteggere le chiese e il corpo pastorale da alcuni membri indegni, per tutelare le proprietà della chiesa, per poter pubblicare la verità per mezzo della stampa e per molte altre ragioni era indispensabile che ci fosse un'organizzazione.UG 27.4
Fu chiaramente rivelato dallo Spirito del Signore che nella chiesa ci doveva essere ordine e sana disciplina e che l'organizzazione era essenziale. Nell'universo creato da Dio c'è ordine in tutte le sue opere. L'ordine è una legge del cielo e dovrebbe essere anche una norma del popolo di Dio sulla terra. — Testimonies to the Ministers and Gospel Workers, 26 (1902).UG 27.5
L'organizzazione sarà sempre necessaria
Se le chiese non raggiungono quel livello di organizzazione necessaria per proseguire il lavoro con ordine, non possono sperare in un futuro. — Testimonies for the Church 1:270 (1862).UG 27.6
Come si rallegrerebbe Satana se potesse riuscire nel suo intento di insinuarsi in mezzo a questo popolo e disorganizzare l'opera, proprio in un tempo in cui è necessario fare ogni sforzo per migliorare la nostra organizzazione che potrebbe allontanare la minaccia dei falsi movimenti e di quelle idee che non trovano alcun riscontro nel la Parola di Dio! Vogliamo mantenere le nostre linee compatte perché non ci siano fratture nell'organizzazione e nell'ordine che è stato stabilito grazie a un lavoro saggio e accurato. Non bisogna dare spazio a quegli elementi disordinati che vorrebbero, ora, avere il controllo dell'opera.UG 27.7
Alcuni pensano che avvicinandosi alla fine dei tempi ogni figlio di Dio dovrà agire indipendentemente da qualunque organizzazione religiosa. Io, però, ho ricevuto istruzioni dal Signore che in quest'opera non è prevista l'indipendenza individuale.2Dal manoscritto letto davanti ai delegati dell'assemblea della Conferenza Generale, Washington D.C., 30 maggio 1909. — Testimonies for the Church 9:257, 258 (1909).UG 28.1
Avvicinandoci alla crisi finale, invece di pensare che ci sia meno bisogno di ordine e di armonia, dovremmo essere più organizzati che mai. — Selected Messages 3:26 (1892).UG 28.2
L'autorità particolare della chiesa di Dio
Dio ha investito la sua chiesa di un potere e di un'autorità particolari che nessuno può permettersi di trascurare e disprezzare, perché così facendo disprezza la voce di Dio. — Testimonies for the Church 3:417 (1875).UG 28.3
Dio ha dato alla sua chiesa il più ampio potere sotto il cielo. Dobbiamo rispettare la voce di Dio che parla attraverso l'unità dei membri. — Testimonies for the Church 3:451 (1875).UG 28.4
Tempi di debolezza e cecità spirituale
Ho avuto la conferma di tutto quello che ho detto a Minneapolis: nelle chiese ci deve essere una riforma. La riforma è necessaria perché tra le persone che erano state grandemente benedette e che avevano avuto opportunità e privilegi preziosi si sono insinuate debolezze e cecità spirituali.UG 28.5
Alcuni, usciti dalle chiese denominazionali come riformatori, attualmente agiscono come quelle chiese dalle quali sono usciti. Speravamo che non ci fosse bisogno di un'ulteriore separazione.3È la sola dichiarazione che si conosca scritta da E.G. White che fa capire che forse aveva perso fiducia nell'organizzazione della chiesa avventista del settimo giorno. Il dubbio qui espresso non venne mai ripetuto nei rimanenti ventisei anni della sua vita.UG 28.6
Per amore di pace cercheremo di mantenere “l'unità dello Spirito” ma non smetteremo di protestare contro il fanatismo a voce e per iscritto. — The Ellen G. White 1888 Materials, 356, 357 (1889).UG 28.7
A coloro che sono fieri della luce ma non agiscono coerentemente, Cristo dice: “Perciò vi dichiaro che nel giorno del giudizio la sorte di Tiro e di Sidone sarà più tollerabile della vostra. E tu, o Caper-naum (avventisti del settimo giorno che avete avuto una grande luce), sarai forse innalzata fino al cielo (in un posto di privilegio)? No, tu scenderai fino al soggiorno dei morti. Perché se in Sodoma fossero state fatte le opere potenti compiute in te, essa sarebbe durata fino a oggi”. — The Review and Herald, 1 agosto 1893.4I commenti tra parentesi sono di E.G. White.UG 28.8
La chiesa è nelle condizioni di Laodicea: la presenza di Dio non è in mezzo a essa. — Notebook Leaflets 1:99 (1898).UG 28.9
L'abuso di potere in chi dirige la chiesa
La Conferenza Generale stessa si sta corrompendo con sentimenti e principi sbagliati... Degli uomini hanno profittato in modo sleale di coloro che consideravano sotto la loro giurisdizione. Erano fermamente decisi a dominare la volontà di altri individui; il loro intento era comandare o distruggere. Si è andato via via sviluppando un potere fortissimo per cui gli uomini si sentono dèi; questo mi fa paura e dovrebbe suscitare in tutti il timore. È una maledizione ovunque e da chiunque che un simile potere sia esercitato. — Testimonies to the Ministers and Gospel Workers, 359-361 (1895).UG 29.1
In generale ci sono troppe responsabilità affidate a pochi uomini, alcuni dei quali non hanno Dio come consigliere. Che cosa sanno questi uomini delle necessità dell'opera in paesi stranieri? Come possono decidere sui problemi che vengono loro sottoposti? Coloro che operano all'estero dovrebbero attendere la risposta tre mesi, ammesso che sia data senza alcun ritardo. — Testimonies to the Ministers and Gospel Workers, 321 (1896).UG 29.2
Coloro che operano nei paesi lontani non si sentono liberi di agire e di prendere decisioni secondo il loro giudizio senza aver chiesto il permesso a Battle Creek. Prima di procedere essi aspettano da Battle Creek un sì o un no. — Special Testimonies, Series A 9:32 (1896).UG 29.3
Non è saggio scegliere un uomo solo come presidente della Conferenza Generale. Il compito della Conferenza Generale è molto vasto e alcune cose si sono inutilmente complicate. Manca uno spirito di discernimento; ci dovrebbe essere una ripartizione delle responsabilità nel campo o qualche altro piano che modifichi l'attuale si-tuazione.5La chiesa avventista venne organizzata nel 1863 con 3.500 membri, una mezza dozzina di federazioni, circa trenta operai ministri e un comitato della Conferenza Generale composto da tre persone. Il presidente della Conferenza Generale era all'altezza per poter dirigere e consigliare una così piccola organizzazione. Poteva assistere personalmente a ogni incontro importante e inoltre occuparsi delle pubblicazioni. Tuttavia già dal 1896 l'opera della chiesa si era molto ingrandita negli Stati Uniti e si era estesa all'Europa, all'Australia e anche all'Africa. Non era più possibile per un singolo uomo supervisionare adeguatamente un così vasto lavoro. Ellen G. White spingeva per una divisione dei campi in modo che i membri di chiesa del mondo intero non dovessero ricevere il consiglio da un solo uomo. E questo venne risolto con la creazione di federazioni di unioni e divisioni. — Testimonies to the Ministers and Gospel Workers, 342 (1896).UG 29.4
Dirigenti imprudenti non parlano a nome di Dio
La voce che viene da Battle Creek, ritenuta autorevole per la realizzazione del lavoro, non è più la voce di Dio... È da qualche anno ormai che non considero più la Conferenza Generale come voce di Dio. — Manuscript Releases 1:185, 216 (1898).UG 29.5
Il fatto che questi uomini che occupano un posto sacro, come una volta si riteneva fosse la Conferenza Generale, siano la voce di Dio è cosa del passato. — General Conference Bulletin, 3 aprile 1901, p. 25.UG 29.6
Non è necessaria una nuova denominazione
Alcuni utilizzano quei brani delle Testimonianze che parlano della fine del tempo di prova e dello scuotimento che interesserà il popolo di Dio per parlare di un nuovo popolo più puro e più santo che sorgerà dal precedente. Ebbene, sappiate che questo è il gioco del nemico. Se molti accettassero questa idea, e parlassero e agissero in conformità a queste affermazioni, assisteremmo a uno dei momenti di più alto fanatismo mai avutosi tra gli avventisti del settimo giorno; questo è ciò che Satana vuole. — Selected Messages 1:179 (1890).UG 29.7
[Caro fr. M.] il Signore non le ha dato un messaggio che l'autorizzi a chiamare gli avventisti del settimo giorno Babilonia e a far uscire da essa il popolo di Dio. Tutte le ragioni che lei ha addotto non hanno per me alcun peso, perché la luce che il Signore mi ha dato è contraria a questo messaggio. Io so che il Signore ama la sua chiesa e non ritiene che debba essere disorganizzata o divisa in tanti gruppuscoli indipendenti. Questa sua opinione è completamente inverosimile; non esiste la minima prova che questo debba accadere. — Selected Messages 2:63, 68, 69 (1893).UG 30.1
Cari fratelli, il Signore ha un'organizzazione di cui si serve per la sua opera. Quando qualcuno agisce separatamente dall'insieme del popolo di Dio che osserva i comandamenti, quando misura la chiesa sulla scala dei valori umani e dà giudizi negativi, allora sappiate che non è Dio che lo guida. È sulla strada sbagliata. — Selected Messages 3:17, 18 (1893).UG 30.2
Dio rimetterà ogni cosa al suo posto
Non siate nel dubbio e nel timore che il lavoro non vada avanti. Dio è a capo dell'opera e metterà ogni cosa al suo posto. Se ci sono dei problemi Dio li sistemerà e accomoderà ogni cosa. Dobbiamo essere fiduciosi e convinti che sia Dio al timone della nave che trasporta il suo popolo verso un porto sicuro. — Selected Messages 2:390 (1892).UG 30.3
Dio non ha forse una chiesa vivente? Effettivamente ha una chiesa, ma è quella militante, non quella trionfante. Ci dispiace che ci siano membri imperfetti, che ci sia la zizzania in mezzo al grano. Anche se nella chiesa c'è del male, e ci sarà fino alla fine del mondo, la chiesa degli ultimi tempi deve essere la luce di un mondo inquinato e demoralizzato per colpa del peccato. La chiesa, sia pure difettosa e debole, sia pure bisognosa di essere consigliata, rimproverata e avvertita, è il solo oggetto terrestre sul quale Cristo posa il suo sguardo. — Testimonies to the Ministers and Gospel Workers, 45, 49 (1893).UG 30.4
Satana non trionferà. La vittoria apparterrà al messaggio del terzo angelo. Come il comandante del Signore abbatté le mura di Gerico, così il popolo che osserva i comandamenti di Dio trionferà e sconfiggerà tutti i fattori negativi. — Testimonies to the Ministers and Gospel Workers, 410 (1898).UG 30.5
È necessaria una distribuzione delle responsabilità
Quello che ora desideriamo è una riorganizzazione. Si deve iniziare dalla base e ricostruire su principi diversi. Gli uomini che dirigono le diverse istituzioni, da quelle educative e sanitarie alle Federazioni dislocate in aree e paesi diversi, devono rappresentare queste istituzioni e avere voce nella programmazione. Sono necessari più di due o tre uomini per dirigere tutto il vasto territorio. L'opera è immensa e non esiste mente umana che possa pianificare tutto il lavoro che deve essere fatto.UG 30.6
Quello che voglio dire è che Dio non ha dato a nessuno di noi il potere assoluto di controllare questo o quel ramo dell'opera. L'averlo invece fatto ha enormemente sacrificato lo sviluppo del lavoro... Ci deve essere un rinnovamento e una riorganizzazione; è necessario che nei comitati ci sia più forza e potere.6Dal messaggio di apertura di Ellen G. White all'Assemblea della Conferenza Generale il 2 aprile 1901. — General Conference Bulletin, 3 aprile 1901, p. 25, 26.UG 31.1
Si devono organizzare nuove Federazioni. È stato volere di Dio che in Australia venisse organizzata un'Unione... Non è necessario chiedere consiglio a Battle Creek, che si trova a migliaia di chilometri di distanza, e poi restare per settimane nell'attesa di una risposta. Chi è sul posto deve poter decidere. — GCB, 5 apr. 1901, General Conference Bulletin, 5 aprile 1901, p. 69, 70.UG 31.2
Risposta della sessione della conferenza generale del 1901
Chi pensate sia stato in mezzo a noi sin dall'inizio della Conferenza? Chi ha tenuto lontano quei problemi spiacevoli che generalmente si presentano in tali riunioni? Chi ha camminato su e giù per le navate di questo Tabernacolo? Il Dio dei cieli e i suoi angeli. E non sono venuti qui per distruggerci, ma per darci pace e giustizia. Sono stati in mezzo a noi per svolgere l'opera di Dio, per tenere lontane le forze delle tenebre e perché la missione che Dio ha affidata a noi sia compiuta senza ritardi. Gli angeli del Signore hanno operato con noi.UG 31.3
La piega che gli avvenimenti hanno preso durante questa assemblea mi ha meravigliato più di qualsiasi altra cosa nella mia vita. Questa non è la nostra opera. È l'opera di Dio. Avevo ricevuto istruzioni in proposito, ma fino alla chiusura di questa riunione non le avevo ben capite. Gli angeli di Dio hanno camminato con noi. Vorrei che ognuno di voi lo ricordasse e vorrei inoltre che si ricordasse che il Signore ha detto di voler guarire le ferite del suo popolo. — General Conference Bulletin, 25 aprile 1901, p. 463, 464.UG 31.4
Durante la Conferenza Generale il Signore ha lavorato potentemente per il suo popolo. Ogni volta che ripenso a questa riunione, rivivo un dolce sentimento di solennità e il mio cuore si riempie di gratitudine. Abbiamo intravisto i passi maestosi del nostro Signore e Redentore. Lodiamo il suo santo nome, perché egli ha liberato il suo popolo. — The Review and Herald, 26 novembre 1901.UG 31.5
Si è reso necessario organizzare Unioni di Federazioni in modo che la Conferenza Generale non eserciti una dittatura sulle varie Federazioni. Il potere della Conferenza non deve essere accentrato in uno, due o sei uomini: ci deve essere un comitato di uomini per le singole Divisioni.7Per ulteriori informazioni sui cambiamenti decisi all'Assemblea della Conferenza Generale del 1901 cfr. The Seventh-day Adventist Encyclopedia (vol. 10 of the Commentary Reference Series), ed. riveduta, 1050-1053. — Manoscritto 26, 1903 (3 aprile 1903).UG 31.6
Riaffermata la fiducia nell'organizzazione
Non possiamo più distoglierci dal fondamento che Dio ha posto. Non possiamo far parte di nessun'altra nuova organizzazione perché questo significherebbe abbandonare la verità. — Selected Messages 2:390 (1905).UG 31.7
Ho ricevuto l'ordine di dire al popolo avventista del mondo intero che Dio ci ha chiamati a essere il suo tesoro esclusivo. Egli ha stabilito che la sua chiesa terrena rimanga perfettamente unita nello Spirito e sotto la guida del Signore Dio degli eserciti fino alla fine dei tempi. — Selected Messages 2:397 (1908).UG 32.1
Talvolta quando un ristretto numero di dirigenti ha cercato, nel nome della Conferenza Generale, di mettere in opera dei progetti insensati condizionando così l'opera di Dio, ho detto che non potevo più considerare la voce della Conferenza Generale, rappresentata da quei pochi uomini, come voce di Dio. Questo, però, non vuol dire che non si debbano rispettare le decisioni di una Conferenza Generale composta da un'assemblea debitamente designata e formata da rappresentanti di tutte le parti del campo. Dio ha stabilito che i rappresentanti della sua chiesa universale esercitino tutta l'autorità competente quando sono riuniti in una Conferenza Generale. Lo sbaglio che alcuni commettono è quello di dare alla mente di un uomo o alle menti di pochi uomini tutta l'autorità e l'influenza di cui Dio ha investito la chiesa attraverso il giudizio e la voce della Conferenza Generale riunita per elaborare piani in vista del progresso della sua opera. — Testimonies for the Church 9:260, 261 (1909).UG 32.2
Dio ha conferito alla sua chiesa speciale autorità e potenza, e nessuno che la disprezza o che fa l'indifferente sarà giustificato per aver disprezzato la voce di Dio. — The Acts of the Apostles, 164 (1911).UG 32.3
Mi sento incoraggiata e benedetta perché sento che il Dio d'Israele è ancora alla guida del suo popolo e che continuerà a esserlo fino alla fine.8Dal messaggio finale di Ellen G. White all'Assemblea della Conferenza Generale della chiesa avventista. Queste parole rassicuranti vennero lette davanti all'assemblea dal presidente della Conferenza Generale, A.G. Daniells, il 27 maggio 1913. — Selected Messages 2:406 (1913).UG 32.4
Una dichiarazione di W.C. White
Le ho detto [alla signora Lida Scott] come mia madre considerasse l'esperienza della chiesa del rimanente e di quanto fosse certa che Dio non avrebbe permesso a questa denominazione un'apostasia così grande da rendere necessaria la nascita di un altro movimento. — W. C. White a E. E. Andross, 23 maggio 1915, [schedario del White Estate].UG 32.5
C'è ancora bisogno di un risveglio spirituale
Un pomeriggio ero intenta a mettere per iscritto quello che si sarebbe potuto fare durante l'ultima Conferenza Generale [del 1901] se tutti avessero seguito il volere di Dio: coloro che avevano avuto una forte luce non hanno camminato in essa e così l'assemblea era terminata senza che ci fosse alcun cambiamento. Gli uomini non si erano umiliati davanti a Dio come avrebbero dovuto e lo Spirito Santo non era stato dato. Ero arrivata a questo punto quando persi conoscenza e mi sembrò di assistere a una scena che accadeva a Battle Creek: eravamo riuniti nella sala del Dime Tabernacle, all'inizio si pregò, poi si cantò un inno e di nuovo fu pronunciata una preghiera. Alla fine vennero rivolte a Dio le più sentite suppliche. La riunione era contraddistinta dalla presenza dello Spirito Santo.UG 32.6
Ognuno sembrava disposto a mettere via il proprio orgoglio e a fare delle confessioni sincere, e coloro che dirigevano questa riunione erano gli stessi che avevano delle responsabilità ma che prima di questo momento non avevano avuto il coraggio di confessare i propri peccati. Nella comunità ci fu una grande gioia come mai prima di allora.UG 33.1
Mi ripresi dallo stato di incoscienza e per un momento non capii dove fossi. Avevo ancora la penna tra le mani. Una voce dentro di me diceva: “Questo sarebbe potuto accadere. Era proprio questo che il Signore avrebbe voluto realizzare per il suo popolo. Tutto il cielo non aspetta altro che donare la grazia”. Riflettei su dove saremmo potuti arrivare se durante l'ultima Conferenza Generale fosse stato completato il lavoro. — Testimonies for the Church 8:104-106 (5 gennaio 1903).UG 33.2
Sono rimasta profondamente colpita da quello che mi è stato mostrato recentemente durante la notte. Mi è sembrato che in molti posti ci fosse un grande movimento e un'opera attiva di risveglio. Il nostro popolo si sta muovendo, sta rispondendo alla chiamata di Dio.9Dal primo messaggio di Ellen G. White all'assemblea della Conferenza Generale del 1913. — Testimonies to the Ministers and Gospel Workers, 515 (1913).UG 33.3
La pazienza di Dio con il suo popolo
La chiesa ha fallito miseramente le aspettative del suo redentore, ma nonostante questo il Signore non si ritrae dal suo popolo. Egli rimane al suo fianco non perché vi ha trovato una qualche bontà, ma perché il suo nome non può essere disonorato agli occhi del nemico della verità e della giustizia e perché le forze del male non devono trionfare distruggendo il popolo di Dio.UG 33.4
Egli sopporta la sua ostinazione, la sua incredulità e la sua follia. Lo ha disciplinato con meravigliosa pazienza e compassione. Se ascolterà i suoi insegnamenti egli lo purificherà dalle sue tendenze perverse, salvandolo per l'eternità e farà del suo popolo un monumento immortale del potere della sua grazia. — The Signs of the Times, 13 novembre 1901.UG 33.5
Ricordiamoci sempre che la chiesa, per quanto difettosa e debole, è l'unico oggetto terreno sul quale Cristo dirige il suo sguardo: la segue costantemente con sollecitudine e la rende forte con il suo Spirito. — Selected Messages 2:396 (1902).UG 33.6
Dio collabora con chi gli è fedele
Il Signore Gesù avrà sempre un popolo, scelto per servirlo. Quando gli ebrei rifiutarono Cristo, il principe della vita, il regno di Dio fu loro tolto e dato ai gentili. Dio continuerà a operare secondo questa linea per ogni settore della sua opera.UG 33.7
Il Signore non può operare con una chiesa infedele, qualunque sia la sua posizione, anche la più sacra ed elevata. In questo caso egli sceglie altre persone pronte ad accollarsi grandi responsabilità. Ma se a loro volta anche queste non si purificano, se non si fissano dei principi puri e santi in ogni settore, allora il Signore le rattristerà e le umilierà, e se non si pentono le toglierà dal loro posto e le correggerà. — Manuscript Releases 1:102 (1903).UG 34.1
Giudicati secondo la luce ricevuta
La chiesa avventista del settimo giorno dovrà essere pesata sulla bilancia del santuario. Essa sarà giudicata in base ai privilegi e ai vantaggi che le sono stati accordati. Su di essa verrà pronunciato un verdetto di colpevolezza se la sua esperienza personale non corrisponderà ai vantaggi che Cristo, a prezzo infinito, le ha concesso, se le benedizioni conferitele non l'avranno qualificata a compiere l'opera affidatale. Essa sarà giudicata secondo la luce ricevuta e le opportunità che le sono state accordate...UG 34.2
I solenni avvertimenti manifestatisi con la distruzione di molte care istituzioni10Il Sanitarium di Battle Creek, l'istituzione avventista più grande e meglio conosciuta al mondo, bruciò completamente il 18 febbraio 1902 e l'incendio fu seguito a ruota da quello della Review and Herald Publishing As-sociation il 30 dicembre 1902. utili per il servizio ci dicono: “Ricorda dunque da dove sei caduto, ravvediti, e compi le opere di prima”. Apocalisse 2:5.UG 34.3
La chiesa che è ora tormentata dall'apostasia, se non si pentirà e non si convertirà, subirà le conseguenze del proprio operato e finirà con il disprezzarsi. Essa sarà sanata solo se resisterà al male e praticherà il bene cercando Dio con umiltà, rispondendo alla chiamata di Gesù, appoggiandosi alla verità eterna e adeguandosi al piano di Dio. Allora essa apparirà in tutta la sua semplicità e purezza, accordatele da Dio, sarà liberata da ogni inutile vincolo terreno. La verità la renderà libera. I suoi membri, a quel punto, saranno davvero gli eletti di Dio, i suoi rappresentanti. — Testimonies for the Church 8:247-251 (1903).UG 34.4
La storia d'Israele c'insegna
In questi ultimi tempi il popolo di Dio sarà esposto agli stessi pericoli dell'antico Israele. Chi non è pronto a ricevere gli avvertimenti di Dio incorrerà negli stessi pericoli di Israele e l'incredulità gli impedirà di “entrare nel riposo”. Il cuore duro e lo spirito di ribellione furono per l'antico Israele la causa di molte sciagure. La durezza di cuore, l'incredulità, la superbia, l'ostinazione e la cecità provocarono la caduta finale della nazione. La loro storia è per noi un segnale di avvertimento.UG 34.5
“Badate fratelli, che non ci sia in nessuno di voi un cuore malvagio e incredulo, che vi allontani dal Dio vivente.UG 34.6
Infatti siamo divenuti partecipi di Cristo, a condizione che manteniamo ferma sino alla fine la fiducia che avevamo da principio”. Ebrei 3:12, 14. — Lettera 30, 1895.UG 34.7
La chiesa militante è imperfetta
La chiesa militante non è la chiesa trionfante e la terra non è il cielo. La chiesa è formata da persone, uomini e donne imperfetti che Cristo deve educare, disciplinare, istruire sia per la vita terrena che per quella del cielo. — The Signs of the Times, 4 gennaio 1883.UG 35.1
Alcuni pensano che, entrando a far parte della chiesa, ogni aspettativa sarà soddisfatta e che nella chiesa incontreranno solo persone pure e perfette. Sono zelanti nella fede e quando vedono che i membri di chiesa sbagliano dicono: “Abbiamo lasciato il mondo perché non volevamo avere niente a che fare con il male ma il male c'è anche qui” e, come i servi della parabola, chiedono: “Come mai dunque c'è della zizzania?” Matteo 13:27.UG 35.2
In realtà non dovremmo essere delusi perché il Signore non ci ha mai spinti a credere che la chiesa sia perfetta. Nonostante tutto il nostro impegno non riusciremo a portare la chiesa militante all'altezza della chiesa trionfante. — Testimonies to the Ministers and Gospel Workers, 47 (1893).UG 35.3
La chiesa trionfante sarà fedele all'immagine di Cristo
Ben presto l'opera terminerà. I membri della chiesa militante che saranno trovati fedeli entreranno a far parte della chiesa trionfante. — Evangelism, 707 (1892).UG 35.4
La vita di Cristo fu una vita dedicata a diffondere il messaggio dell'amore di Dio al maggior numero possibile di persone. Il suo modo di vivere irradiava compassione e la sua condotta era caratterizzata dalla grazia, dall'umiltà, dalla verità e dall'amore. Ogni membro della chiesa militante dovrebbe avere le stesse qualità se vuole raggiungere un giorno la chiesa trionfante. — Fundamentals of Christian Education, 179 (1891).UG 35.5