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Messaggi Scelti, Vol. 1

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    Pentimento e perdono

    Alla croce del Calvario, l’amore di Cristo non ha precedenti. Se noi per fede cogliamo il senso di questo sacrificio, vediamo il nostro stato peccaminoso. Questo si chiama pentimento. Se andiamo a Cristo con umiltà, riceveremo il perdono, perché Egli è rappresentato presso l’altare, offrendosi come sacrificio per i peccati del mondo. Egli è un Ministro del vero tabernacolo costruito dal Signore e non da mano d’uomo. Le ombre simboliche del tabernacolo ebraico non possiedono più alcuna virtù. L’espiazione quotidiana e annuale tipica di allora, oggi non ha più alcun senso. Però, il sacrificio attraverso un mediatore è essenziale a causa della costante presenza del peccato. Gesù intercede per noi in presenza di Dio offrendo il Suo sangue sparso, come fosse un agnello sacrificale.MS1 285.5

    Cristo, nostro Mediatore, e lo Spirito di Dio intercedono continuamente in presenza del Padre a nostro favore, ma lo Spirito non intercede per noi come lo fa Cristo il quale presenta il proprio sangue sparso dalla fondazione del mondo; lo Spirito opera nei nostri cuori convincendoci al pentimento, alle preghiere, alla lode e al ringraziamento. MS1 286.1

    La gratitudine che fluisce dalle nostre labbra è il risultato dell’azione dello Spirito Santo sulle corde della nostra anima, risvegliando così la musica del cuore. I servizi religiosi, le preghiere, la lode, la confessione dei peccati, ascendono dai veri credenti come incenso davanti al santuario celeste, ma nel passare per i canali corrotti dell’umanità, si contaminano in modo tale che, se non sono purificati dal sangue, non potranno mai essere valorizzati davanti a Dio. Essi non ascendono con purezza immacolata, a meno che l’Intercessore che è alla destra di Dio, presenti e purifichi tutto con la sua giustizia, essi non saranno accettati davanti a Dio.MS1 286.2

    Tutto l’incenso dei tabernacoli terreni deve essere umidificato dalle gocce purificatrici del sangue di Cristo. Lui sostiene davanti al Padre l’incensiere dei suoi meriti, nei quali non vi sono macchie di corruzione terrena. In questo incensiere raccoglie le preghiere, le lodi e le confessioni del suo popolo, e ad esse aggiunge la sua immacolata giustizia. Poi, il profumo dei meriti della propiziazione di Cristo, ascende come incenso davanti a Dio pienamente e totalmente accettato. Così si ottengono risposte benigne. Magari tutti comprendessero che ogni ubbidienza, ogni pentimento, ogni lode, e ogni ringraziamento devono essere collocate sul fuoco ardente della giustizia di Cristo. La fragranza di questa giustizia ascende come una nuvola che circonda il propiziatorio.MS1 286.3

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