Dio Reclama I Nostri Affetti, 14 marzo

Nessuno può servire a due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro; oppure sarà fedele all’uno e disprezzerà l’altro; voi non potete servire a Dio e a mammona. Matteo 6:24AN 82.1

Molti si trovano sul terreno “incantato” del nemico. Le cose di poca importanza, folli feste, scherzi e cose simili — affascinano le menti di molti mentre servono Dio con un cuore diviso... Le parole di Gesù: “Nessuno può servire due padroni”, non sono state ascoltate. MS 38, 1890AN 82.2

Una delle caratteristiche più marcate degli abitanti della terra ai tempi di Noè era la loro sconfinata mondanità. Hanno mangiato e bevuto, comprato e venduto, si sposavano. Certo, nulla di questo è un peccato, a condizione che non è portato all’eccesso... Dio stesso istituì il matrimonio quando diede Eva ad Adamo. Tutte le leggi di Dio sono meravigliosamente adattate per la natura dell’uomo. Il peccato degli antidiluviani era quello di pervertire ciò che di per sé era lecito. Hanno corrotto i doni di Dio usandoli per ministrare i loro desideri egoistici... L’eccessivo amore e devozione per ciò che è di per sé lecito, comporta la rovina di migliaia di anime. Alle questioni di minore importanza è spesso data alle cose di poca importanza, mentre dovrebbe essere interamente dedicata a Dio. Dobbiamo sempre essere attenti a non portare all’eccesso ciò che è lecito. Molte anime si perdono nell’impegnarsi in questo genere di cose che, se correttamente gestite, sono innocue, ma se pervertite e male applicate, diventano peccaminose e demoralizzanti. MS 24, 1891AN 82.3

Se la nostra attenzione è rivolta costantemente sulle cose che concernono questa vita, non possiamo tenere i nostri pensieri fissi sulle cose celeste. Satana cerca di guidare le nostre menti lontano da Dio per centrarle sulla moda, sui costumi e le richieste del mondo, che portano malattie e morte... In questo mondo dobbiamo ottenere l’idoneità per il mondo superiore. Dio si aspetta che usiamo tutte le nostre facoltà nell’aiutare e benedire i nostri simili. Egli reclama i nostri migliori affetti. MS 29, 1886AN 82.4