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Messaggi Scelti, Vol. 3

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    CAPITOLO 22—L’ENFASI SUL TEMA DELLA SALVEZZA 1890-1908

    Fornire la salvezzaMS3 159.1

    Penitenze, mortificazioni della carne, la confessione costante del peccato senza sincero pentimento, digiuni, le feste religiose, le cerimonie esteriori non accompagnate da vera devozione, tutte queste cose non hanno alcun valore. Il sacrificio di Cristo è sufficiente, Lui fece un’offerta totale ed efficace a Dio, e lo sforzo umano senza il merito di Cristo non ha alcun valore. Non solamente disonoriamo Dio seguendo questa condotta ma distruggiamo la nostra utilità presente e futura.MS3 159.2

    Tralasciare di apprezzare il valore dell’offerta di Cristo, ha un effetto degradante, sterilizza le nostre aspettative e ci priva dei nostri privilegi. C’induce a ricevere teorie insicure e pericolose riguardanti la salvezza che è stata acquistata per noi a un costo infinito. Il piano della salvezza non è inteso a dare il potere divino all', uomo, affinché col suo sforzo e impegno umano abbia un successo totale.MS3 159.3

    Essere perdonati nel modo in cui Cristo perdona, non significa solamente ricevere il perdono, ma significa essere rinnovati nello spirito della nostra mente. Il Signore dice: “Io ti darò un cuore nuovo”.
    L’immagine di Cristo deve essere impressa nella mente, nel cuore e nell’anima. L’apostolo dice:
    MS3 159.4

    Ora noi abbiamo la mente di Cristo. (1 Corinzi 2:16) Senza un processo trasformatore che può avvenire solo attraverso il potere divino, le tendenze originali a peccare restano nel cuore con tutta la loro forza per forgiare nuove catene, per imporre una schiavitù che non potrà mai essere spezzata dallo sforzo umano. Gli uomini non potranno mai entrare nel cielo con i loro vecchi gusti, inclinazioni, idoli, idee e teorie. Il cielo non sarebbe un luogo di gioia per loro, perché tutte le cose contrasterebbero con i loro gusti, appetiti e inclinazioni, e si opporrebbero ai tratti naturali e spontanei del loro carattere..MS3 159.5

    La felicità è il risultato della santità e la conformità alla volontà di Dio. Coloro che desiderano essere santi nel cielo, devono prima essere santi sulla terra, perché quando lasciamo questa terra, porteremo il nostro carattere con noi, e questo significa che porteremo alcune delle caratteristiche celesti che ci furono impartite (sulla terra) attraverso la giustizia di Cristo.MS3 159.6

    Review and Herald, 19 agosto, 1890MS3 159.7

    Giustificazione e santificazione si ottengono per fede - 1890MS3 160.1

    Quando mediante il pentimento e la fede accettiamo Cristo come nostro Salvatore, il Signore perdona i nostri peccati, e ci libera dalla penalità prescritta dalla trasgressione della legge. Il peccatore appare davanti a Dio come una persona giusta. Gode del favore del cielo, e attraverso lo Spirito è in comunione con il Padre e con il Figlio.MS3 160.2

    Poi c’è ancora un’altra opera da compiere, e quest’opera è di natura progressiva. L’anima deve essere santificata dalla Verità. E anche questo si ottiene per fede, poiché solamente per la grazia di Cristo che riceviamo per fede, il carattere di una persona può essere trasformato. È importante capire bene la natura della fede.MS3 160.3

    Molti credono che Cristo sia il Salvatore del mondo, che l’Evangelo è reale e che rivela il piano di salvezza, ma non possiede la fede salvifica. Sono intellettualmente convinti della verità, ma questo non basta per essere giustificati. Il peccatore deve avere quella fede che si appropria dei meriti di Cristo. Noi leggiamo che i demoni “credono e tremano”, ma la loro fede non gli concede la giustificazione. Neppure la fede di chi accetta in modo meramente intellettuale la Verità della Bibbia riceverà i benefici della salvezza. Questa fede non raggiunge il punto vitale perché la verità, non raggiunge il cuore e non trasforma il carattere della persona.MS3 160.4

    Nella fede genuina e salvifica c’è fiducia in Dio per credere nel grande sacrificio espiatorio fatto dal Figlio di Dio sul Calvario. In Cristo, il credente giustificato contempla la sua unica speranza e il suo unico Liberatore. Può esistere una fede senza fiducia, ma la fiducia non può esistere senza la fede. Ogni peccatore portato alla conoscenza della potenza salvifica di Cristo, manifesterà questa fiducia in grado crescente nella misura in cui avanza in esperienza.
    Signs of the Times, 3 novembre, 1890
    MS3 160.5

    Resistere alla tentazione - 1891MS3 160.6

    Molti sembrano pensare che sia impossibile non cadere in tentazione, che non hanno alcuna forza per vincere, e peccano contro Dio pronunciando con le loro labbra parole di scoraggiamento e dubbio, anziché parlare di fede e coraggio. Cristo fu tentato in ogni punto come noi, senza però peccare. Egli disse: “Il principe di questo mondo viene, ma non ha nulla di me”. Che cosa significa questo? Significa che il principe del male non poteva trovare nessuna posizione vantaggiosa in Cristo per poterlo tentare; e lo stesso può succedere a noi.
    The Review and Herald, 19maggo, 1891
    MS3 160.7

    La perfezione non si raggiunge con un salto - 1891MS3 161.1

    Noi dobbiamo guardare al di là del tempo, verso l’eternità. Dobbiamo cercare di vivere in modo tale che Cristo possa dire: “Sei stato un servo fedele e buono”. Cerchiamo di vivere in questo modo.MS3 161.2

    Possiamo commettere errori, possiamo sbagliare, ma Dio non ci lascerà nell’errore. “Se pecchiamo, abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto”. Possiamo avere speranza, se siamo prigionieri della speranza. Appropriamoci delle ricche promesse di Dio. Il giardino di Dio è pieno di ricche promesse. Raccogliamole, portiamole con noi, dimostriamo che crediamo in Dio. Accettiamo alla lettera la sua Parola; che nessuno di noi dubiti o diffidi di Dio.MS3 161.3

    Siamo cristiani in crescita. Non dobbiamo rimanere inerti. Dobbiamo essere oggi più avanti di quello che eravamo ieri, imparando tutti i giorni ad essere più fiduciosi, e riposare completamente in Gesù. Così potremo crescere sempre di più. Non raggiungerete la perfezione con un solo salto. La santificazione è l’opera di tutta una vita.MS3 161.4

    Ricordo, che nel 1843 un uomo e sua moglie, entrambi aspettavano il ritorno del Signore nell’anno 1844, stavano osservando e vegliando. Tutti i giorni pregavano Dio. Ogni sera, prima di dirsi “Buona notte” solevano dire: “Forse il Signore verrà mentre dormiamo, perciò vogliamo essere pronti”. Il marito chiedeva alla moglie se durante il giorno lui avesse detto qualche parola che lei pensava non essere d’accordo con la verità e la fede che professavano, ed essa le faceva la stessa domanda. Quindi s’inginocchiavano davanti al Signore e gli chiedevano che se avevano peccato col pensiero o parola o azione, perdonasse loro la trasgressione. Anche noi desideriamo essere semplici così.MS3 161.5

    Abbiamo bisogno d’essere come bambini, dipendere dai meriti di un Salvatore crocifisso e risorto, perché solo così si può essere fortificati. Come? Gli angeli di Dio vi circonderanno come un muro di fuoco. La giustizia di Cristo che voi reclamate, vi precede, e la gloria di Dio è la vostra retroguardia. Il Signore santifica le nostre lingue i pensieri e le nostre menti, affinché possiamo soffermarci su temi celesti, affinché possiamo impartire questa conoscenza e questa luce agli altri. C’è un grande progresso in prospettiva per noi; non tratteniamoci qui. Che il Signore vi aiuti a trarre il maggior profitto nelle vostre responsabilità.
    Manuscript 9, 1891
    MS3 161.6

    La spiegazione della giustificazione - 1891MS3 161.7

    La santificazione per fede, per molti è un mistero. Il peccatore è giustificato da Dio quando si pente dei suoi peccati. Egli vede Gesù sulla croce del Calvario. Perché tutta questa sofferenza? La legge di Jehovah è stata calpestata. La legge del governo di Dio nel cielo sulla terra è stata trasgredita, e come è stato pronunciato: la pena per il peccato è la morte.
    Ma Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. (Giovanni 3:16)
    MS3 161.8

    Oh, quale amore! Che amore incomparabile! Cristo, il Figlio di Dio è morto per l’uomo colpevole.MS3 162.1

    Il peccatore vede la spiritualità della legge di Dio e dei suoi obblighi eterni. Egli vede l’amore di Dio nel provvedere un Sostituto e una certezza per l’uomo colpevole, e questo Sostituto è Qualcuno uguale a Dio.MS3 162.2

    Questa manifestazione della grazia per il mondo, nel dono della salvezza, riempie di stupore il peccatore. Quest’amore di Dio per l’uomo spezza ogni barriera. L’uomo va alla croce, che è stata posta a metà strada tra la divinità e l’umanità, e si pente dei suoi peccati, perché Cristo lo ha attirato a sé. Egli (Cristo) non aspetta che la legge purifichi dal peccato, perché non esiste nessun elemento perdonatore nella legge per salvare i trasgressori da essa. L’uomo guarda al sacrificio espiatorio come sua unica speranza, in virtù del pentimento davanti a Dio, perché le leggi del governo divino sono state violate, e la fede nel nostro Signor Gesù Cristo è la sola cosa che può salvare il peccatore e purificarlo da ogni trasgressione.MS3 162.3

    L’opera mediatrice di Cristo iniziò nello stesso momento in cui iniziò la colpevolezza, la sofferenza e la miseria umana, non appena l’uomo divenne un trasgressore. La legge non fu abolita per salvare l’uomo e per raggiungere la sua unione con Dio. Ma Cristo ha assunto il ruolo di garante e liberatore nel farsi peccato per l’uomo, affinché potesse diventare giustizia di Dio - in e per mezzo di - Colui che era e che è uno con il Padre. I peccatori possono essere giustificati da Dio unicamente quando Lui perdona i loro peccati e li libera dal castigo che meritano, e li tratta come se fossero veramente giusti e come se non avessero mai peccato, accogliendoli nel favore divino e trattandoli come se fossero giusti. Essi sono giustificati unicamente per la giustizia di Cristo imputata al peccatore. Il Padre accetta il Figlio, e in virtù del sacrificio espiatorio di Suo Figlio accetta il peccatore.MS3 162.4

    Una fede superficiale non bastaMS3 162.5

    La fede di molti è generica, danno il loro assenso al cristianesimo come unica speranza per le anime che periscono; ma credere questo solo intellettualmente non è sufficiente per la salvezza dell’anima….. È necessario non solo avere fede ma avere fiducia in Dio. Questa era la vera fede di Abramo, una fede che ha prodotto frutti:MS3 162.6

    Abramo credette a Dio, e ciò gli fu messo in conto come giustizia”; e fu chiamato amico di Dio.
    Giacomo 2:23
    MS3 162.7

    Quando Dio gli disse di offrire suo figlio in sacrificio, era la stessa voce che aveva parlato dicendogli di lasciare la sua terra e andare in un luogo che Dio gli avrebbe mostrato. Abramo fu salvato per la fede in Cristo, come anche oggi il peccatore viene salvato grazie alla fede in Cristo.MS3 163.1

    La fede che giustifica, produce sempre: prima il pentimento vero e poi le buone opere che sono il frutto di questa fede. Non c’è fede salvifica che non produca buoni frutti. Dio ha mandato Cristo nel nostro mondo affinché diventasse il Sostituto del peccatore. Quando il peccatore esercita la vera fede nel costoso sacrificio espiatorio, reclamando Cristo come personale Salvatore, immediatamente è giustificato davanti a Dio, e quindi perdonato. MS 46, 1891.MS3 163.2

    Come vincere - 1891 MS3 163.3

    Giovanni indicò al popolo l’Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo. Egli disse: Ecco l’Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo. Molto è implicato in questa parola “toglie”. La domanda è: Continueremo a peccare come se per noi fosse impossibile vincere? Come faremo a vincere? Come Cristo ha vinto, questo è l’unico modo per vincere. Egli pregò il Padre celeste, possiamo farlo anche noi…. Quando siete tentati di parlare male e agire male, resistete a Satana e dite: Non sottometterò la mia volontà al tuo dominio. Coopererò col potere divino e per grazia sarò Vincitore.
    Manoscritto 83, 1891
    MS3 163.4

    Cristo compensa le nostre mancanze inevitabili - 1891MS3 163.5

    Gesù ama i Suoi figli anche se essi peccano. Essi appartengono a Gesù, dobbiamo trattarli come acquisto fatto col sangue di Cristo Gesù. Ogni atto irragionevole fatto a loro è registrato nei libri come fosse fatto contro Cristo. Lui mantiene il Suo sguardo pietoso sopra di loro, e quando fanno del loro meglio, invocando aiuto da Dio, siate certi che il loro servizio sarà accettato anche se imperfetto.MS3 163.6

    Gesù è perfetto. La giustizia di Cristo è stata loro imputata, e Lui dirà: “Toglietegli le vesti sporche e rivestiteli di abiti magnifici” (Zaccaria 3:4). Gesù compensa le nostre inevitabili carenze. Quando i cristiani sono fedeli tra di loro vicendevolmente, veri e leali al Capitano delle moltitudini del Signore, senza mai tradire ciò che è stato affidato loro consegnandolo nelle mani del nemico, saranno trasformati conforme al carattere di Cristo. Gesù dimorerà nei loro cuori per mezzo della fede.
    Lettera 17a, 1891.
    MS3 163.7

    (Vedi anche una dichiarazione similare scritta nel 1885 in “Faith and works, (Fede e Opera) p. 50)MS3 163.8

    Presentatevi davanti a Cristo non appena commettete un peccato - 1892 MS3 164.1

    Molti non pregano. Si sentono sotto la condanna del peccato e credono che non devono andare a Dio finché non hanno fatto qualcosa per meritare il suo favore, finché Dio abbia dimenticato le loro trasgressioni. Loro dicono: “Non posso avere le mani pure davanti al Signore senza ira o dubbi, e perciò non posso andare”. Così loro rimangono lontani da Cristo e facendolo commettono peccati tutto il tempo, perché senza di Lui non possono fare altro che male. Non appena si commette un peccato, dovete correre al trono della grazia, e raccontare tutto a Gesù. Siate addolorati per aver peccato, perché col peccato avete indebolito la vostra spiritualità, avete offeso gli angeli celesti e ferito l’amorevole cuore del vostro Redentore. Quando avrete chiesto a Gesù il perdono con animo contrito, credete che Lui vi ha perdonato. Non dubitate della Sua divina misericordia e non rifiutate il conforto del Suo infinito amore
    Bible Echo,1 febbraio 1892(Discourse at Malbourne, Australia, 19 dicembre 1891)
    MS3 164.2

    Cosa succede se pecchiamo dopo essere stati perdonati - 1892MS3 164.3

    Il nostro pentimento avviene grazie all’influsso dello Spirito Santo. Gesù ci attira a sé mediante il Suo divino Spirito e per fede …e il sangue di Gesù ci purifica da ogni peccato. Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. 1 Giovanni 1:7,9MS3 164.4

    Supponiamo di peccare dopo essere stati perdonati, dopo che siamo diventati i figli di Dio. Dobbiamo cadere nella disperazione? No! Poiché Giovanni scrive: Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; e se qualcuno ha peccato, noi abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. 1 Giovanni 2:1MS3 164.5

    Gesù è nel tribunale celeste, dove implora il Padre in nostro favore. Lui presenta le nostre preghiere e li mescola all’incenso prezioso dei Suoi meriti, affinché le nostre preghiere siano accettate dal Padre. Egli mette il profumo nelle nostre preghiere, e il Padre ci ascolta perché chiediamo le cose di cui abbiamo bisogno, e noi diventiamo per gli altri un soave odore di vita a vita.MS3 164.6

    Gesù venne per soffrire al nostro posto, per impartirci la Sua giustizia. Non c’è che una sola via d’uscita per noi, ed essa consiste nel partecipare alla natura divina. Molti sostengono che Gesù non era come noi, che non era come noi nel mondo, che Lui era divino, e che noi non possiamo vincere come ha vinto Lui. Invece Paolo scrive:MS3 164.7

    Infatti, egli non viene in aiuto agli angeli, ma viene in aiuto alla discendenza di Abramo. Perciò, egli doveva diventare simile ai suoi fratelli in ogni cosa, per essere un misericordioso e fedele sommo sacerdote nelle cose che riguardano Dio, per compiere l', espiazione dei peccati del popolo. Infatti, poiché egli stesso ha sofferto la tentazione, può venire in aiuto di quelli che sono tentati.
    Ebrei 2:16-18
    MS3 164.8

    Infatti, non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato. Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovar grazia ed essere soccorsi al momento opportuno. Ebrei 4:15,16MS3 165.1

    Gesù ci dice:MS3 165.2

    Chi vince lo farò sedere presso di me sul mio trono, come anch', io ho vinto e mi sono seduto con il Padre mio sul suo trono. Apocalisse 3:21MS3 165.3

    Gesù circondò la razza umana con la Sua umanità, e unì la divinità con l’umanità; così all’essere umano fu dato il potere morale attraverso i meriti di Cristo. Coloro che professano il Suo nome devono santificarsi attraverso la Sua grazia, per poter esercitare un influsso santificante su tutti coloro con cui si uniscono.
    Review and Herald, 1 marzo 1892
    MS3 165.4

    Non c’è più tempo per incrociare le braccia - 1892 MS3 165.5

    Quando sentiamo la nostra completa dipendenza da Cristo per la salvezza, dobbiamo forse incrociare le braccia e dire: “Non devo fare più nulla, sono già salvo, perché Gesù ha fatto già tutto per me!” Assolutamente no! Dobbiamo usare le nostre energie per diventare partecipi della natura divina. Dobbiamo vegliare continuamente, aspettando, pregando e lavorando. Ma anche se facciamo tutto il possibile non possiamo pagare il riscatto per le nostre anime. Non possiamo fare nulla per generare la fede, perché la fede è il dono di Dio; né tantomeno possiamo perfezionarla perché Cristo è il Compitore della nostra fede. Tutto viene da Cristo. Ogni desiderio di una nuova vita viene da Cristo, e questa è una prova che lui ci attrae a sé, e che stiamo rispondendo al suo potere di attrazione.
    Bible Echo, 15 maggio, 1892
    MS3 165.6

    La natura di Cristo impiantata in noi - 1894 MS3 165.7

    La Verità, la preziosa Verità è santificante nella sua influenza. La santificazione dell’anima per opera dello Spirito Santo, è l’introduzione della vita di Cristo nell’umanità, è la grazia di nostro Signore Gesù Cristo rivelata nel carattere e nella grazia di Cristo che ci induce a buone opere. Così il carattere si trasforma sempre più all’immagine di Cristo in giustizia e santità di verità. Ci sono ampi requisiti nella verità divina, le quali consistono in una linea dopo l’altra di buone opere. Le Verità del Vangelo non sono sconnesse; unite insieme, formano una catena di gemme celesti, come è stato nell’opera personale di Cristo, e come fili d’oro corrono attraverso tutta l’opera e l’esperienza cristiana.MS3 165.8

    Cristo è il completamento della Verità. Egli dice: “Io sono la Via, la Verità, e la Vita”. Per tutti i veri credenti Cristo è il centro della loro vita, e il loro carattere è irradiato da Cristo; s’incontrano in Cristo, e si muovono in Cristo. La Verità viene dal cielo per purificare l’uomo da ogni contaminazione morale. Essa induce all’azione benevola, a un amore misericordioso, tenero verso i bisognosi, verso gli afflitti e i sofferenti. Questa è ubbidienza pratica alle parole di Cristo.
    Manoscritto 34, 1894
    MS3 165.9

    Satana si vantava di essere santificato - 1894MS3 166.1

    Satana affermava di essere santificato, ed esaltò sé stesso al disopra di Dio anche nelle corti celesti. Il suo potere ingannatore fu così grande, che corruppe un gran numero di angeli, e conquistò la loro simpatia per i suoi interessi egoistici. Quando tentò Gesù nel deserto, dichiarò di essere santificato, e che era un angelo santo proveniente dal cielo. Ma Gesù non fu ingannato dalle sue pretese, nè tantomeno lo saranno coloro che vivono di ogni parola che procede dalla bocca di Dio.MS3 166.2

    Dio non accetterà un’ubbidienza capricciosa e imperfetta. Coloro che affermano di essere santificati, e tuttavia distolgono le loro orecchie per non ascoltare la legge, dimostrano di essere figli della disubbidienza, i loro cuori carnali non sono soggetti alla legge di Dio, e neppure possono esserlo.
    Manoscritto 40, 1894
    MS3 166.3

    Fede e buone opere - 1895MS3 166.4

    La nostra accettazione da parte di Dio è sicura solamente attraverso il suo diletto Figlio, e le buone opere non sono altro che il risultato dell’opera del suo amore perdonatore. Le opere non ci danno alcun credito, perché la salvezza dell’anima non può essere rivendicata per mezzo delle opere. La salvezza è un dono gratuito di Dio al credente, che gli è concesso solamente da Cristo. L’anima tribolata può trovare pace attraverso la sua fede in Cristo, ed essa sarà in proporzione alla sua fede e fiducia. Non può presentare le sue buone opere come merito per ricevere la salvezza della sua anima. Le buone opere hanno qualche valore reale? Il peccatore che tutti i giorni commette peccato impunemente, è considerato da Dio con lo stesso favore di colui che attraverso la fede in Cristo lotta per ottenere la sua integrità? La risposta della Scrittura è:MS3 166.5

    Noi siamo opera Sua, creati in Cristo Gesù per le buone opere, che Dio ha in precedenza preparato, affinché le pratichiamo. Efesini 2:10MS3 166.6

    Nella Sua divina disposizione, in virtù del suo immeritato favore, il Signore ha ordinato che le buone opere devono essere ricompensate. Noi siamo accettati solo per i meriti di Cristo, e gli atti di misericordia, le opere di carità che facciamo, sono i frutti della fede, ed essi diventano una benedizione per noi, perché gli uomini saranno ricompensati secondo le loro opere.MS3 166.7

    È la fragranza dei meriti di Cristo che rende le nostre opere gradite a Dio, ed è la grazia che ci permette di fare le opere per le quali Lui ci ricompensa.MS3 166.8

    Le nostre opere in sé stesse e per sé stesse non hanno alcun merito. Quando abbiamo fatto tutto il possibile in ciò che facciamo, dobbiamo considerarci come servi inutili. Noi non meritiamo alcun ringraziamento da Dio, perché abbiamo fatto solo quello che è nostro dovere fare, e le nostre opere non si sarebbero potute fare con la forza della nostra natura peccaminosa. Il Signore ci ha chiesto di avvicinarci a Lui, e Lui si avvicinerà a noi, e quando noi ci avviciniamo a Lui, riceviamo la grazia con cui fare quelle opere che saranno premiate da Lui.
    Review and Herald, 29 gennaio 1895
    MS3 167.1

    Circondati dall’atmosfera del cielo MS3 167.2

    Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo. (1 Giovanni 4:19) La vera conversione, la vera santificazione, causerà il cambiamento delle nostre opinioni e sentimenti vicendevoli verso Dio.MS3 167.3

    Noi abbiamo conosciuto l', amore che Dio ha per noi, e vi abbiamo creduto. Dio è amore; e chi rimane nell', amore rimane in Dio, e Dio rimane in lui. 1 Giovanni 4:16MS3 167.4

    Dobbiamo accrescere la nostra fede. Dobbiamo conoscere la santificazione dello Spirito, e attraverso ferventi preghiere dobbiamo cercare Dio, affinché il Suo Spirito divino possa operare in noi. Così il Signore sarà glorificato dall’esempio dell’agente umano, divenendo suo collaboratore. La santificazione dell’anima, del corpo e dello spirito ci circonderà dell’atmosfera del cielo. Se il Signore ci ha scelti dall’eternità, lo ha fatto perché potessimo diventare santi, perché la nostra coscienza sia purificata dalle opere morte per servire il Dio vivente. In nessun modo non dobbiamo fare dell’io il nostro dio. Lui diede sé stesso per morire al nostro posto, affinché potesse purificarci da ogni iniquità. Il Signore continuerà quest’opera di perfezionamento in nostro favore se permettiamo che ci controlli. Lui compie quest’opera per il nostro bene e per la gloria del suo nome.MS3 167.5

    L', importanza di una fede semplice e implicitaMS3 167.6

    Dobbiamo dare una testimonianza vivente davanti alla gente, presentando loro la semplicità della fede. Dobbiamo prendere alla lettera la Parola di Dio, e credere che Lui farà precisamente come ha promesso. Se Lui ci riprende, lo fa per il nostro bene, e perché noi possiamo essere partecipi della Sua natura divina. Lui termina in noi un’opera quotidiana di santificazione che si identifica in tutti i disegni e piani divini. Non dobbiamo forse percepire l’opera che dobbiamo fare? Non presenteremo agli altri il loro dovere, il privilegio che hanno di crescere nella grazia e nella conoscenza di Gesù Cristo?MS3 167.7

    Perché questa è la volontà di Dio: che vi santifichiate, che vi asteniate dalla fornicazione.
    1 Tessalonicesi 4:3
    MS3 167.8

    Non stiamo avanzando verso il premio della nostra elevata vocazione.MS3 168.1

    L’IO ha trovato un posto eccessivo. Permettete che l’opera sia fatta sotto la guida dello Spirito Santo. Il Signore esige tutte le facoltà della mente e dell’essere. E’ sua volontà che ci conformiamo a lui nel temperamento, nello spirito e nelle nostre meditazioni. L’opera della giustizia non può progredire a meno che esercitiamo una fede implicita.MS3 168.2

    Ogni giorno dobbiamo avanzare sotto la grandiosa potenza di Dio che opera. Il frutto della giustizia è tranquillità e sicurezza per sempre. Se avessimo esercitato più fede in Dio, e meno fiducia nelle nostre idee e sapienza, Dio avrebbe manifestato la Sua potenza in modo marcato nel cuore umano. Uniti a Lui mediante una viva fede, abbiamo il privilegio di godere delle virtù e dell’efficacia della sua mediazione. Perciò essendo crocefissi con Cristo, morti con Cristo e risorti con Cristo, cammineremo nella nuova vita insieme a Lui.
    Lettera 105, 1898
    MS3 168.3

    Necessità di una vera santificazione - 1902MS3 168.4

    Due notti fa, mi sono svegliata alle dieci, seriamente preoccupata per quanto riguarda la mancanza di Spirito Santo tra il nostro popolo. Mi alzai e camminai per la stanza, implorando il Signore di accostarsi ancora di più, molto più vicino al nostro popolo, per concedergli una forza tale che lo renda capace di fare la Sua opera in modo portentoso, e per mezzo di lui sia rivelata l’abbondante grazia di Cristo.MS3 168.5

    Nel Sermone sul Monte Cristo diede una definizione della vera santificazione. Lui visse una vita di santità. Lui era la lezione, lo scopo, l’obiettivo, ed è quello che i suoi seguaci dovrebbero essere. Dobbiamo essere crocefissi con Cristo, sepolti con Lui, e vivificati dal Suo Spirito, perché così saremo ripieni della Sua vita.MS3 168.6

    L’opera di tutta la vita MS3 168.7

    L’obiettivo di Dio è la nostra santificazione. Egli ci ha scelti dall’eternità affinché fossimo santi. Cristo ha dato sé stesso per la nostra redenzione, perché attraverso la fede nel Suo potere per salvare dal peccato, possiamo essere completi in Lui. Cristo, dandoci la Sua parola, ci ha dato il pane dal cielo. Lui dichiara che se mangiamo la Sua carne e beviamo il Suo sangue, riceveremo la vita eterna. Perché allora non ci preoccupiamo di questo? Perché non ci sforziamo di comprendere meglio tutto questo? Perché i cristiani non aprono gli occhi per vedere l’opera che Dio richiede loro di fare? La santificazione è un’opera progressiva, di tutta una vita. Il Signore dichiara:MS3 168.8

    Perché questa è la volontà di Dio: che vi santifichiate. 1 Tessalonicesi 4:3

    E voi non desiderate che le vostre inclinazioni e desideri siano conformi alla volontà divina? Come cristiani, ci siamo compromessi a realizzare e compiere le nostre responsabilità, e dimostrare al mondo che abbiamo una stretta relazione con Dio. In questo modo, Cristo deve essere rappresentato dalle parole e dalle opere misericordiose dei suoi discepoli. Il Signore chiede una perfetta ubbidienza alla Sua legge, che è l’espressione del Suo carattere.MS3 169.1

    Annulliamo dunque la legge mediante la fede? No di certo! Anzi, confermiamo la legge. Romani 3:31MS3 169.2

    Questa legge è l’eco della voce di Dio che ci dice: “Santificatevi, Santificatevi! Desiderate la pienezza della grazia di Cristo! Sì, desiderate la giustizia! Siate affamati e assetati di giustizia”. La promessa è: “Sarete saziati”. Che i vostri cuori siano colmi dell’intenso desiderio di questa giustizia, la cui opera è pace, tranquillità e sicurezza per sempre.MS3 169.3

    Partecipi della natura divina MS3 169.4

    È nostro privilegio essere partecipi della natura divina, essendo fuggiti dalla corruzione che dilaga nel mondo a causa della concupiscenza. Il Signore ci chiede di essere perfetti, e poiché Lui esige questo, ha provveduto affinché noi possiamo essere partecipi della natura divina. Solo così possiamo ottenere il successo nella nostra lotta per la vita eterna. La forza è data da Cristo. Egli dice:MS3 169.5

    …ma a tutti quelli che l', hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar figli di Dio: a quelli, cioè, che credono nel suo nome. Giovanni 1:12MS3 169.6

    Dio esige da noi la conformità alla Sua immagine. La santità è il riflesso che emette sul popolo i raggi brillanti della Sua gloria. Ma per riflettere questa gloria, l’uomo deve collaborare con Dio. Il cuore e la mente devono essere svuotati da tutto ciò che conduce al male. La Parola di Dio deve essere letta e studiata con un sincero desiderio di ottenere da essa forza spirituale. Il pane del cielo deve essere mangiato e digerito affinché possa diventare una parte della vita. Solo in questo modo potremo guadagnare la vita eterna. Allora la preghiera del Salvatore troverà risposta: “Santificali nella Tua Verità; la Tua Parola è la Verità”.
    Lettera 153, 1902
    MS3 169.7

    Le opinioni e le pratiche devono conformarsi alla Parola di Dio MS3 169.8

    Molti pretendono di essere stati santificati da Dio, tuttavia quando viene presenta loro la grande norma di giustizia si disgustano grandemente e manifestano uno spirito che dimostra che non sanno nulla di ciò che significa essere santificati. Non hanno la mente di Cristo. Coloro che sono pienamente santificati rispetteranno e ubbidiranno alla Parola di Dio, prontamente, appena è aperta, ed esprimeranno un forte desiderio di conoscere ciò che è Verità su ogni punto di dottrina. Un sentimento esaltato non è una prova di santificazione.MS3 169.9

    L’affermazione: “Io sono salvato, io sono salvo”, non prova che l’anima è veramente salvata o santificata. Molti raggiungono una grande eccitazione se gli viene detto che sono santificati, in realtà non hanno nessuna comprensione intelligente di quello che il termine significhi, perché non conoscono le Scritture né la potenza di Dio. Si lusingano di essere in conformità alla volontà di Dio perché si sentono felici; ma quando sono provati, quando la Parola di Dio è presentata per essere applicata alla loro esperienza, chiudono gli orecchi per non udire la Verità e dicono: “Io sono già santificato”. Questo pone fine alla controversia. Non vogliono avere nulla a che fare con lo studio delle Scritture per discernere ciò che è Verità; così dimostrano che si sono ingannati. La Santificazione significa molto più che un’esplosione di sentimenti. Solamente l’intera conformità alla volontà del nostro Padre che è nei cieli, è santificazione. La volontà di Dio è espressa nella sua Santa legge. L’osservanza di tutti i comandamenti di Dio è santificazione. La parola di Dio deve essere la nostra guida e non le opinioni o le idee degli uomini.
    The Review and Herald, 25 marzo, 1902
    MS3 170.1

    La Santificazione, un', esperienza di continua crescita - 1908MS3 170.2

    Se manteniamo le nostre menti fisse in Cristo, Egli verrà a noi come la pioggia, come la prima e l’ultima pioggia sulla terra. Come il Sole di Giustizia uscirà con la guarigione sulle sue ali. Potremo crescere come il giglio, rivivere come il grano, e prosperare come la vite. Guardando costantemente a Cristo come nostro personale Salvatore, e prendendolo come nostro modello per imitarlo, cresceremo in Lui in ogni cosa. La nostra fede aumenterà, la nostra coscienza sarà santificata. Sempre di più diventeremo simili a Cristo in ogni nostra opera e parole. Grazie a Dio crederemo alla Sua Parola.MS3 170.3

    Il frutto dello Spirito è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo. Contro queste cose non c', è legge.
    Galati 5:22,23
    Lettera 106, 1908
    MS3 170.4

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