Loading...
Larger font
Smaller font
Copy
Print
Contents

Messaggi Scelti, Vol. 3

 - Contents
  • Results
  • Related
  • Featured
No results found for: "".
  • Weighted Relevancy
  • Content Sequence
  • Relevancy
  • Earliest First
  • Latest First
    Larger font
    Smaller font
    Copy
    Print
    Contents

    CAPITOLO 20—PRINCIPI STABILITI DA ELLEN G. WHITE DURANTE IL SUO MINISTERO INIZIALE

    Guardiamo a Gesù e non a noi stessi — 1850 MS3 122.1

    L’angelo disse: “Abbiate fede in Dio”. Vidi che alcuni cercavano arduamente di credere. La fede è così semplice! Satana tenta di ingannare alcuni dei figli onesti, convincendoli a guardare a sé stessi per trovare qualche merito proprio. Vidi che dovevano distogliere lo sguardo da sé stessi per guardare ai meriti di Gesù e gettarsi, così come sono dipendenti e mancanti di meriti, nelle braccia della sua misericordia e per fede ottenere forza e alimento da Lui.
    Lettera 8, 1830
    MS3 122.2

    Dipendere unicamente dai meriti di Gesù - 1862MS3 122.3

    Ogni membro della famiglia dove tener conto che può fare del suo meglio per resistere al nemico, e con fervide preghiere e incrollabile fede ognuno deve dipendere dai meriti del sangue di Cristo e reclamare la Sua forza salvatrice.MS3 122.4

    I poteri delle tenebre circondano l’anima e tolgono Gesù dalla nostra vista, e a volte possiamo solo aspettare con dolore e stupore fino a quando la nuvola non passa. Questi momenti sono terribili da sopportare. Sembra che la speranza ci abbandoni e la disperazione s’impossessa di noi. In queste ore terribili, dobbiamo imparare ad avere fiducia e dipendere unicamente dai meriti dell’espiazione di Gesù, e con tutta la nostra mancanza di meriti confidare nei meriti del Salvatore crocifisso e resuscitato. Se faremo questo, non periremo mai. Mai!
    Testimonies, vol. 1, pp. 309, 310 (1862)
    MS3 122.5

    La Verità santifica la vita — 1869 MS3 122.6

    Il fratello e la sorella P. hanno un’opera da fare per mettere in ordine la loro casa e i loro cuori…. Lui (il fratello P.) non ha visto né sentito la necessità dello Spirito di Dio nel suo cuore, affinché influisca sulla sua vita, sul suo parlare e sulle sue azioni. La sua esperienza religiosa è soltanto una forma.MS3 122.7

    Lui ha visto e riconosciuto la teoria della Verità, ma non ha sentito alcun bisogno di compiere in lui un’opera di santificazione per mezzo della verità. Si è’ manifestato l’io. Se nelle riunioni viene detto qualcosa che non è d’accordo col suo modo di pensare lo rifiuta, non con amore e umiltà ma aspramente con parole severe e scostanti.MS3 122.8

    Un tale linguaggio forte non è appropriato per nessun cristiano, specialmente per uno che necessita un’esperienza molto maggiore, e che ha molti errori da correggere.
    Manoscritto 2, 1869
    MS3 123.1

    Il frutto che produce la vera santificazione - 1874 MS3 123.2

    Lei ha sostenuto idee riguardo a una santificazione e una santità che non sono state veritiere, che non producono frutti di giusta qualità. La santificazione non è un’opera esterna: non consiste nel pregare o esortare nelle riunioni, ma s’impossessa della vera vita e modella le parole e le azioni, trasformando il carattere…. Vi sono posti importanti che debbano essere occupati da uomini santificati, che abbiano lo spirito del Maestro. Vi è la necessità di vincere l’IO affinché la loro opera e i loro sforzi non si perdano a causa dei difetti esistenti nel loro carattere.
    Manuscript 6, 1874
    MS3 123.3

    Il carattere perfetto di Enoc e di Elia - 1874 MS3 123.4

    In ogni generazione, cominciando da Adamo, solo pochi hanno resistito a ogni astuzia e si sono mantenuti come nobili rappresentanti di ciò che è in potere dell’uomo fare o essere: Cristo opera con gli sforzi umani, aiuta l’uomo a vincere il potere di Satana. Enoc ed Elia sono i corretti rappresentanti di quello che la razza umana potrebbe diventare mediante la fede in Gesù Cristo, se sceglie di esserlo. Satana è grandemente turbato perché questi uomini nobili e santi si mantennero puri in mezzo alla corruzione morale che li circondava; perfezionando i loro caratteri giusti furono annoverati e degni di essere traslati in cielo. Il loro potere morale di nobile rettitudine fu incorruttibile, vincendo le tentazioni di Satana, egli non poté collocarli sotto il dominio della morte. Lui (Satana) si rallegrò quando riuscì a vincere Mosè con le sue tentazioni, rovinando il suo illustre carattere, inducendolo al peccato davanti al popolo e arrogandosi la gloria che apparteneva a Dio.
    The Review and Herald, 3 marzo, 1874
    MS3 123.5

    La salvezza attraverso la fede e le opere - 1878 MS3 123.6

    Tutte le vostre buone opere non possono salvarvi. Tuttavia, è impossibile per voi essere salvati senza di esse. Ogni sacrificio fatto nel nome di Cristo sarà per voi un guadagno eterno.
    The Review and Herald, March 21, 1878
    MS3 123.7

    La fiducia in Cristo è essenziale -1879MS3 124.1

    Lei ha amato Cristo, e tuttavia a volte la sua fede è stata debole e i suoi concetti confusi; ma Gesù è il suo Salvatore. Non la salva perché lei sia perfetto, ma perché lei ha bisogno di Lui, e perché nella sua imperfezione ha fiducia in Lui. Gesù l’ama, prezioso figlio mio.
    Lei può intonare: “Sotto l’ombra del Tuo trono, posso dimorare sicuro; il tuo braccio è forte e la mia difesa è sicura”.
    Lettera 46, 1879
    MS3 124.2

    Le opere di giustizia pesate al giudizioMS3 124.3

    A volte i ministri dicono alla gente che non devono fare altro che credere, perché Gesù ha fatto tutto il necessario, perciò le opere non sono più necessarie. Invece, la Parola di Dio dice con chiarezza che nel giudizio le bilance saranno perfettamente equilibrate e che le decisioni si baseranno sulle prove presentate.MS3 124.4

    Un uomo può diventare il governante di dieci città, un altro di cinque e un altro ancora di due, e ogni uomo riceverà esattamente in proporzione al profitto dei talenti che gli sono stati affidati. I nostri sforzi riguardo le opere di giustizia in nostro favore e per la salvezza delle anime, avranno un influsso decisivo sulla nostra ricompensa.
    The Review and Herald, 25 ottobre, 1881
    MS3 124.5

    L’unica speranza di Ellen White era solo in Cristo - 1881MS3 124.6

    Recentemente, ho avuto una visione concernente l’eternità. Sono stata accompagnata presso un grande trono bianco, e ho visto la mia vita futura. Non posso vantarmi di nulla, e neppure pretendere nulla, perché “Sono indegna, sono indegna dei Tuoi favori, o mio Dio”! — questo è il mio grido al Signore. La mia unica speranza è in un Salvatore crocifisso e risuscitato. Io rivendico i meriti attraverso il sangue di Cristo. Egli salverà tutti coloro che ripongono la loro fiducia in Lui.
    The Review and Herald, 1 novembre, 1881
    MS3 124.7

    Lottate per la perfezione del carattere - 1882MS3 124.8

    Non potremo mai vedere nostro Signore in pace, a meno che le nostre anime siano immacolate. Dobbiamo portare l’immagine perfetta di Cristo. Ogni pensiero deve essere sottomesso alla volontà di Cristo. Come si esprime il grande apostolo, “dobbiamo raggiungere la statura della pienezza in Cristo” Mai arriveremo a questa condizione senza uno sforzo fervente. Ogni giorno dobbiamo lottare contro il male esterno e il peccato interiore, se vogliamo raggiungere la perfezione del carattere cristiano.
    The Review and Herald, 30 maggio, 1882
    MS3 124.9

    Larger font
    Smaller font
    Copy
    Print
    Contents