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Messaggi Scelti, Vol. 3

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    CAPITOLO 25—PRINCIPI GENERALI ORIENTATIVI

    In ogni luogo, dove vi è una ChiesaMS3 188.1

    In ogni luogo dove vi è una chiesa, sia piccola o grande, là ci dovrebbe essere una scuola.
    Lettera 108, 1899
    MS3 188.2

    Non le massime degli uomini, ma la Parola di DioMS3 188.3

    Il nutrimento che si riceve dalla Parola di Dio è l‘elemento divino che l’anima necessita per ottenere uno sviluppo sano di tutte le facoltà spirituali. In tutte le nostre scuole, la Parola deve diventare l’essenza dell’educazione, solo lei può dare la forza, la saggezza e il potere morale, se viene incorporata nell’esperienza. Non sono le parole di sapienza del mondo, non sono le massime degli uomini né le teorie degli esseri umani, ma la Parola di Dio.
    Manoscritto 41a, 1896
    MS3 188.4

    Non si deve seguire un piano rigido nell’educazione MS3 188.5

    Il Signore esige che ogni persona che accetta responsabilità eserciti capacità intelligenti e educate, e sviluppi le sue idee con coscienza, basandosi sulle precedenti esperienze. Il Signore non ha designato un piano definito, speciale ed esatto nell’educazione. Il timore di Dio è quello che costituisce il principio della saggezza. Quando gli uomini, coi loro tratti di carattere, assumono il compito di maestri, e seguono un piano d’insegnamento in accordo alle proprie capacità, essi non devono suppore che devono essere una copia dei maestri che li hanno preceduti, altrimenti rovinerebbero la propria utilità.
    Manoscritto 170, 1901
    MS3 188.6

    Una definizione di vera educazioneMS3 188.7

    La vera educazione è la preparazione delle facoltà mentali, morali e fisiche per la realizzazione di tutti i doveri, che siano gradevoli o no, è la preparazione di ogni abitudine e pratica, del cuore, della mente e dell’anima, per il servizio divino. E nelle corti celesti, di noi si potrà dire: “Siete collaboratori di Dio”. (1 Corinzi 3:9)
    Lettera 189, 1899
    MS3 188.8

    Qualità lodevoli delle scuole svizzereMS3 189.1

    Vedo alcune cose qui in Svizzera che credo siano degni d’imitazione. Gli insegnati delle scuole, spesso escono con gli allievi per la ricreazione, insegnano loro come divertirsi e controllano ogni disordine e ogni errore. Questa è una regola invariabile, e comprende i bambini dai cinque ai quindici anni di età. Come ricompensa per il buon comportamento e la perseveranza negli studi, gli insegnanti accompagnano gli studenti a fare lunghe passeggiate, sospendendo le lezioni prima. Questo sistema educativo mi piace, perché gli alunni hanno meno opportunità di cedere alla tentazione. Essi giocano con i bambini e contemporaneamente inseriscono nei giochi le giuste regole.MS3 189.2

    Amore e non regole inflessibiliMS3 189.3

    Non posso approvare in nessun modo, l’idea che i bambini devono sentirsi che sono sempre sottomessi a una costante sfiducia, permanentemente sotto controllo, e che non possono comportarsi come bambini. Gli insegnanti partecipando ai loro giochi diventano uno con loro; dimostrano ai bambini che desiderano che siano felici, e questo darà fiducia agli alunni. Essi possono essere controllati con amore, e non da regole severe, strette e inflessibili, durante i pasti e nella ricreazione.
    Lettera 42, 1886.
    MS3 189.4

    I nostri talenti ci sono stati concessi affinché aumentassimo il loro uso. Magari! i genitori si potessero rendere conto che le famiglie sulla terra possono essere simboli della famiglia del cielo. Magari! comprendessero la loro responsabilità della quale dovranno rendere conto nel mantenere le loro case immuni da ogni contaminazione di male morale. Il desiderio di Dio è che nelle nostre famiglie ci sia l’atmosfera celeste.MS3 189.5

    Piacevoli scene e un’opera interessanteMS3 189.6

    Sin dalla più tenera età i bambini imparano le cose, e se sono partecipi a scene piacevoli in seno alla famiglia, impareranno la cortesia, la gentilezza e l’amore cristiano. Le loro menti si formano con ciò che vedono e sentono, e i genitori stanno seminando il seme che produrrà una raccolta per la felicità o la disgrazia. Se i genitori sono cristiani solo di nome, se non sono facitori della Parola, infondono nei propri figli le loro stesse debolezze. I bambini bramano qualcosa che impressioni le loro menti. Genitori, per amore di Cristo, date alle loro anime assetate e affamate qualcosa con cui alimentarsi.MS3 189.7

    Per natura, i bambini sono molto attivi, e se i genitori non gli forniscono qualcosa per tenerli occupati, Satana approfitterà per inventare qualcosa per tenerli impegnati in qualche opera malvagia. Pertanto, educate i vostri figli affinché facciano un lavoro utile. Potete rivestire ogni lavoro di dignità che lo trasformi in qualcosa di vantaggioso e elevato.MS3 189.8

    Siate amabili nella vostra relazione con i vostri figliMS3 190.1

    Cercate di rendere piacevole la vita dei vostri bambini. I momenti sgradevoli verranno presto. Fate il possibile affinché le vostre attività come insegnanti ed educatori dei vostri figli siano piacevoli e divertenti. Incoraggiateli affinché facciano di voi i loro compagni. Certamente nei bambini troverete impulsi peccaminosi e inclinazioni malsane, ma se li incoraggiate a cercare la vostra amicizia, potrete modellare i loro gusti e sentimenti ed essi stessi elimineranno il malcontento, il dispiacere e la ribellione. Vincete il loro orgoglio vivendo un esempio di mansuetudine e umiltà di cuore. Dalle nostre conversazioni è necessario eliminare tutto ciò che è duro e deplorevole. Quando ci rivestiamo di Cristo, con mansuetudine e umiltà di cuore, saprete rappresentarlo in tutti i rapporti con i vostri figli. A tutti quelli che collaborano con Gesù per la salvezza delle anime, il Salvatore dice:MS3 190.2

    Siate collaboratori di Dio… voi siete il campo di Dio, l', edificio di Dio. 1 Corinzi 3:9
    Manoscritto 143, 1899.
    MS3 190.3

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