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Messaggi Scelti, Vol. 3

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    CAPITOLO 10—UNA MESSAGGERA ISPIRATA

    Esperienze raccontate e avvenute come messaggera di DioMS3 59.1

    Per mezzo secolo sono stata la messaggera del Signore, e fintanto che il Signore mi darà vita, continuerò a portare i messaggi che Dio mi dà per il suo popolo. Io non attribuisco nessuna gloria a me stessa. Nella mia giovinezza il Signore ha fatto di me la Sua messaggera per comunicare al Suo popolo testimonianze d’incoraggiamento, d’avvertimento e di rimproveri. Per 60 anni sono stata in contatto con i messaggeri celesti, e sono stata costantemente istruita riguardo le cose divine, e il modo in cui Dio sta operando ininterrottamente per togliere dall’errore le anime e portarle alla luce.MS3 59.2

    Molte anime smarrite sono state aiutate, perché hanno creduto che i messaggi che mi furono dati furono inviati come una dimostrazione di misericordia verso gli erranti. Quando ho visto quelli che richiedevano una fase diversa dell’esperienza cristiana, dissi loro che era per il loro bene sia presente sia eterno. Fintanto che il Signore mi lascia in vita, farò il mio lavoro con fedeltà, sia che gli uomini e le donne ascoltino, ricevano e obbediscano, o facciano il contrario. La mia opera mi è stata assegnata in modo chiaro, e riceverò grazia per essere ubbidiente.MS3 59.3

    Io amo Dio, e amo Suo Figlio Gesù Cristo, e sento un grande interesse per ogni anima, che pretende essere un figlio di Dio. Sono determinata a essere un fedele amministratore mentre il Signore mi dà vita. Non mancherò né mi scoraggerò.MS3 59.4

    Ma per mesi la mia anima ha passato un’intensa agonia a causa di coloro chi hanno accettato i sofismi di Satana e li stanno comunicando ad altri, 1,2 1. Si riferisce agli insegnamenti panteistici. 2. I sostenitori della dottrina panteistica utilizzavano gli scritti di Ellen G. White per sostenere le loro opinioni sbagliate. rendendo concepibile ogni interpretazione in svariate forme, allo scopo di distruggere la fiducia nel messaggio dell’Evangelo per questa ultima generazione e l’opera speciale che Dio mi ha dato da fare. Io so che il Signore mi ha dato quest’opera, e non ho bisogno di presentare nessuna scusa per quello che ho fatto. Nella mia esperienza, costantemente sto ricevendo prove del potere sostenitore e operatore di miracoli di Dio nel mio corpo e nella mia anima, la quale ho dedicato al Signore.MS3 59.5

    Io non appartengo a me stessa, perché sono stata comprata a un grande prezzo, e sono sicura che il Signore stia operando in mio favore, e devo riconoscere la sua abbondante grazia. Per quale ragione dovrei quindi lamentarmi? Il Signore mi ha rialzato tante volte dalla malattia, mi ha sostenuto meravigliosamente, per cui non potrò mai dubitare. Ho tante prove inconfutabili delle sue benedizioni speciali, che non ho nessuna possibilità di dubbio. Egli mi ha dato la libertà di proclamare la sua Verità davanti a un gran numero di persone. Non solo mi è concesso un aiuto speciale mentre sono davanti a grandi congregazioni, ma quando uso la penna, mi sono date presentazioni meravigliose del passato, del presente e del futuro.
    Lettera 86, 1906.
    MS3 59.6

    Mi fu dato linguaggio ed espressioneMS3 60.1

    Tra tutte le preziose certezze che Dio mi ha dato riguardo alla mia opera, nessuna è più preziosa di questa: che Lui mi avrebbe dato il linguaggio per esprimermi dovunque fossi. Nei luoghi, dove vi era una forte opposizione, ogni lingua fu fatta tacere. Ho presentato il messaggio semplice e oralmente al nostro popolo e alla moltitudine, e le mie parole sono state accettate come provenienti dai Signore.
    Lettera 84, 1909
    MS3 60.2

    La coerenza dei messaggi di Ellen WhiteMS3 60.3

    Molti cittadini di Battle Creek assistettero alla riunione di domenica pomeriggio. L’interesse dei partecipanti era notevole. In questa riunione ebbi l’opportunità di dichiarare decisamente che i miei punti di vista non erano cambiati. La benedizione del Signore si posò su molti dei partecipanti che udirono il messaggio. Io dissi: Forse siete ansiosi di sapere in che cosa crede la signora White…. Voi l’avete udita parlare molte altre volte. Essa deve rendere al Maestro lo stesso servizio che fu diretto al popolo di Battle Creek anni fa. Lei riceve lezione dallo stesso Istruttore. Le direttive che le furono date sono queste: Ricevi i messaggi che ti dò, affinché il popolo possa conoscerli”. I messaggi sono stati scritti come Dio me li ha dati.
    Lettera 39, 1905
    MS3 60.4

    La Fiducia di Ellen White nella fonte divina delle sue rivelazioniMS3 60.5

    Quale battaglia sono costretta a combattere! Sembra che i miei fratelli mi stanno giudicando, e affermano che io abbia preso una posizione che non è necessaria. Loro non vedono che il Signore nella Sua saggezza mi ha fatto rivelazioni che non possono essere contraddette o contestate. Nessuno può cancellare ciò che mi fu presentato e impresso nelle tavole della mia anima. Tutte le opposizioni e le negazioni per annullare la mia testimonianza mi obbligano, per la sollecitudine dello Spirito di Dio, a ripeterlo in modo più deciso e a restare nella luce rivelata con tutto il potere della forza che Dio mi ha dato.
    Manoscritto 25, 1890.
    MS3 60.6

    Affrontare il pericolo in modo positivoMS3 60.7

    Satana continuerà a divulgare le sue teorie errate e ad affermare che i suoi sentimenti sono veraci. Sedurre gli spiriti è la sua opera. Devo affrontare il pericolo positivamente, negando il diritto di usare i miei scritti allo scopo di servire il diavolo, che tenta d’ingannare il popolo di Dio.MS3 60.8

    Il Signore ha risparmiato la mia vita, affinché io possa presentare le testimonianze che Egli mi ha dato, per difendere ciò che Dio stesso difende, e denunciare ogni traccia di sofismi satanici. Nei sofismi spirituali, una cosa segue l’altra allo scopo d’ingannare gli eletti.
    Manoscritto 126 del 1905
    MS3 61.1

    Irremovibile di fronte all’opposizioneMS3 61.2

    Si potranno lanciare contro di me i maggiori attacchi, ma questo non cambierà nulla nella mia missione o nella mia opera. Molte volte ho dovuto affrontare queste cose. Il Signore ha cominciato a istruirmi quando avevo appena diciassette anni. Il messaggio che Dio mi ha dato è stato in linea retta, di luce in luce, verso l’alto e in avanti, da una Verità ad un’altra più avanzata.
    Manoscritto 29, 1897
    MS3 61.3

    Non ho mai reclamato il titolo di “profetessa” MS3 61.4

    Durante il discorso pronunciato a Battle Creek, (2 ottobre 1904), ho affermato di non aver alcuna pretesa nel considerarmi una profetessa. Alcuni dei presenti sono rimasti sorpresi da questa dichiarazione, e poiché molto è stato detto a questo proposito, voglio darvi una spiegazione. Altri mi hanno chiamata profetessa, ma io non ho mai preteso questo titolo.MS3 61.5

    Non ho sentito che era mio dovere chiamarmi così. Coloro che arditamente pretendono di essere profeti in questo nostro tempo, frequentemente sono un’offesa per la causa di Cristo. La mia opera include molto di più di ciò che significa questo nome. Io mi considero una messaggera, alla quale il Signore ha affidato dei messaggi per il Suo popolo.
    Lettera 55, 1905 (Selected Messages, vol. 1, pp.35, 36)
    MS3 61.6

    Opera di un profeta è tutt’altroMS3 61.7

    Sono stata istruita che non devo essere disturbata nella mia opera da coloro che si dedicano a fare supposizioni sulla natura di quest’opera, e le cui menti stanno lottando con intricati problemi connessi alla presunta opera di un profeta.MS3 61.8

    La mia missione abbraccia l’opera di un profeta, ma non finisce li. Essa abbraccia molto di più di quello che le menti di coloro che stanno seminando i semi dell’incredulità possono comprendere.
    Lettera 244, 1906.
    (Diretta agli anziani della chiesa di Battle Creek; Vedi Selected Messages, vol. 1, pp. 34-36)
    MS3 61.9

    Nessuna difesaMS3 62.1

    Mi rattrista la posizione dei fratelli J. e K. Voi potete domandarvi: “Quale effetto ha tutto questo su di lei?” Solo un grande dolore dell’anima, ma allo stesso tempo pace perfetta e perfetto riposo e fiducia in Gesù. Per difendere me stessa, la mia posizione o la mia missione, non riesco nemmeno a pronunciare dieci parole. Non cercherò di dar prove della mia opera: “Li riconoscerete dunque dai loro frutti”. (Matteo 7:20)MS3 62.2

    Lasciamo le conseguenze a DioMS3 62.3

    A volte sento una grande preoccupazione durante la notte. Mi alzo quindi dal letto e comincio a camminare per la stanza pregando il Signore di aiutarmi a portare il peso e a non dire nulla che faccia credere alla gente che il messaggio che lui mi ha dato non è la Verità. Quando posso depositare questo peso sul Signore, mi sento veramente libera. Gioisco di una pace che non posso esprimere. Mi sento elevare come se fossi sostenuta dalle braccia eterne e la pace e la gioia riempiono la mia anima.MS3 62.4

    Più volte mi viene ricordato che non devo cercare di chiarire la confusione e la contraddizione nella fede e i sentimenti d’incredulità che si esprimono. Non devo sentirmi depressa, ma devo parlare con le parole del Signore, con autorità e lasciare a Lui le conseguenze.MS3 62.5

    Il Grande Medico mi istruisce affinché presenti la parola che il Signore mi dà, sia che gli uomini l’accettino o no. Mi è stato detto che io non ho nulla a che fare con i risultati ma, Dio, il Signore, l’Eterno stesso, mi conserverà in perfetta pace se riposo nel suo amore e faccio l’opera che lui mi ha chiesto di fare.
    Lettera 146, 1902
    MS3 62.6

    Non esporrò i peccati conosciuti solo per quelli che li commettonoMS3 62.7

    I nostri fratelli o molti di loro, non sanno quello che lei stesso e il Signore sa…. Ho deciso di non esporre i peccati di quelli che professano credere nella Verità, ma lascerò queste cose, affinché essi stessi le confessino.
    Lettera 113, 1893
    MS3 62.8

    Ellen White beneficiata dai Messaggi datiMS3 62.9

    Desidero parlare alle grandi congregazioni, poiché so che il messaggio non proviene da me, ma è quello che il Signore imprime nella mia mente per trasmetterlo agli altri. Quando mi trovo davanti al popolo con un messaggio, lui non mi lascia mai sola. E mentre mi trovo davanti alla gente, il Signore presenta alla mia mente la più preziosa Verità, sono partecipe del messaggio evangelico e mi alimento della Parola come chiunque degli ascoltatori. I miei sermoni mi fanno bene perché ricevo nuove rappresentazioni ogni volta che apro le mie labbra per parlare alla gente. Mai potrò dubitare della mia missione, perché partecipo ai privilegi e sono alimentata e vivificata sapendo che sono stata chiamata alla grazia di Cristo. Ogni volta che presento la verità al popolo e richiamo l’attenzione dei fratelli alla vita eterna che Cristo ha reso possibile ottenere per noi, mi sento beneficiata come loro dalle benevoli scoperte della grazia, dell’amore e della potenza di Dio in favore del suo popolo nella giustificazione e riconciliazione con Dio.
    Manoscritto 174, 1903
    MS3 62.10

    Il privilegio di essere una messaggera di DioMS3 63.1

    Sono molto grata al Signore che mi ha dato il privilegio di essere la Sua messaggera per comunicare preziose Verità agli altri.
    Lettera 80, 1911
    MS3 63.2

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