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La Vittoria Di Cristo

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    7 settembre, Cristo Vuole Che Portiamo Frutti Mediante La Collaborazione Con Lui

    Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie via; ma ogni tralcio che porta frutto, lo pota affinché ne porti ancora di più. Giovanni 15:2VC 256.1

    Stavo riflettendo sulla lezione che Cristo ha dato ai Suoi discepoli poco prima della Sua entrata nel giardino del Getsemani, sapendo che questa era per Lui l’ultima occasione prima della crocefissione. Egli disse loro: Io sono la vera vite e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie via. (Giovanni 15:1) Ecco la lezione che anche noi dobbiamo studiare. Noi abbiamo ora le nostre opportunità di portare i frutti nel nostro lavoro, ma se siamo distratti e indifferenti, allora quale sarà la nostra vera posizione? Egli ci dice che senza di Lui non possiamo fare niente se siamo come un ramo secco da cui non si può trarre linfa e nutrimento vitale. I nostri tralci devono essere risanati, affinché possano portare abbondanti frutti sani e nutrienti. Nel nostro mondo c’è un nemico e le potenze delle tenebre che dobbiamo affrontare. Questo conflitto, nostro malgrado, durerà ancora a lungo. Come accadde che il nostro Salvatore era in conflitto con i poteri delle tenebre, ciò accadrà anche a noi. Lo scopo della venuta di Cristo in questo mondo come un bambino a Betlemme, era creare una difesa contro queste potenze nemiche... E quando Egli partì, che cosa fece? In che modo affrontò la controversia? Chi sono coloro che si confrontano con il male in questo mondo al fine di sconfiggerlo? Sono seguaci di Cristo, e non solo si tratta di ministri. In questo conflitto è coinvolto tutto il popolo di Dio. Pensare il contrario è un grande errore. Molti credono che solo i ministri si prendono cura di tutti gli altri, giorno dopo giorno durante il conflitto. Noi non sappiamo a quale compito il Signore ci chiamerà... Dio elargisce i Suoi doni a ognuno, e non a caso, ma “secondo le sue capacità” Chi sa usarne cinque ne riceverà cinque. Chi ne sa impiegare due ne riceverà due. Colui che sa diligentemente farne fruttare uno ne riceverà uno solo. Nessuno dovrebbe lamentarsi di non averne ricevuti di più. Chi deve amministrare cinque talenti, dovrà farli fruttare per cinque, e chi ne ha ricevuto uno renderà conto di uno. Dio si attende un rendimento in ragione di quello che uno ha, e non di quello che non ha. (2 Corinzi 8:12) Ogni talento deve essere impiegato per la gloria di Dio. Manuscript 56, 1890VC 256.2

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