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La Vittoria Di Cristo

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    23 marzo, Preziose Lezioni Attraverso L’esperienza Di Giacobbe

    E quegli disse: «Lasciami andare, perché sta spuntando l’alba». Ma Giacobbe disse: «Non ti lascerò andare, se non mi avrai prima benedetto!». Genesi 32:26VC 88.1

    Parlare alle anime delle loro colpe, non li aiuta a decidersi di cambiare. Cercate prima di presentargli quali sono le possibilità, e in che modo possono raggiungere il cambiamento. Aiutateli a conoscere Cristo e la Sua misericordia; insegnategli ad avere fiducia nella Sua potenza di perdono. Gesù è in attesa di stringerli tra le Sue braccia, di dare loro il potere di vivere una vita nobile e onesta. Dio, spesso porta le persone a una profonda crisi al fine di mostrare la loro debolezza e indicare la fonte della forza. Solo attraverso la preghiera essi possono combattere i loro punti deboli convertendoli in punti di forza. L’esperienza di Giacobbe contiene molte preziose lezioni per noi. Dio, lottando con Giacobbe, ci insegna che non possiamo vincere con le proprie forze, ma lottando con Lui possiamo ricevere le forze dall’alto... Giacobbe lottò con l’angelo tutta la notte, e fu indebolito a causa della slogatura dell’anca. Ma nonostante il dolore non lasciò la presa. Giacobbe lottò finché non ebbe la certezza di essere stato perdonato. La sua determinazione si fece più forte, la sua fede più perseverante fino alla fine. L’angelo cercò di liberarsi esortando: Lasciami andare perché sta spuntando l’alba». Ma Giacobbe rispose: Non ti lascerò andare, se non mi avrai prima benedetto. Voi tutti che siete deboli e sofferenti, aggrappatevi all’Angelo... e supplicate le Sue benedizioni...VC 88.2

    Se Giacobbe fosse stato vanaglorioso o presuntuoso, sarebbe stato immediatamente distrutto; ma la sua fu la garanzia di chi confessa la propria indegnità, ma si fida della fedeltà di un Dio, che conserva l’alleanza... Attraverso l’umiliazione, il pentimento, l’abbandono del peccato, questo mortale prevalse con la Maestà del cielo. Giacobbe, fissò la sua tremante presa sulle promesse di Dio e sul Suo infinito amore, e quindi era certo che il Signore avrebbe esaudito la sua richiesta. Come prova che Giacobbe fu perdonato, il suo nome fu cambiato in ricordo del suo peccato per uno che aveva commemorato la sua vittoria. “Il tuo nome” — disse l’Angelo — “non è più Giacobbe, ma Israele”, poiché tu hai lottato con Dio e con gli uomini, e hai vinto”. Vogliamo anche noi ottenere la forza di Dio, la vittoria dopo la vittoria, o vogliamo lottare con le nostre forze ed essere sconfitti? Cerchiamo quindi di arrendersi a Dio per ottenere il potere al fine di vincere le nostre battaglie contro il male. Manuscript 2,1903.VC 88.3

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