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La Vittoria Di Cristo

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    11 maggio, Nessun Peccato Può Essere Nascosto A Dio

    E colui che sarà trovato con le cose votate allo sterminio sarà dato alle fiamme, lui e tutto ciò che gli appartiene, perché ha trasgredito il patto dell’Eterno e ha commesso una cosa malvagia in Israele. Giosuè 7:15VC 137.1

    Il Signore diede indicazioni su ciò che doveva essere fatto, senza indicare il vero colpevole. Egli disse: Domattina dunque vi presenterete tribù per tribù, e la tribù che l’Eterno designerà si presenterà famiglia per famiglia, e la famiglia che l’Eterno designerà si presenterà casa per casa, e la casa che l’Eterno designerà si presenterà persona per persona. (v.14) In tal modo Dio rivela il fatto che è a conoscenza delle cose nascoste, disoneste, nonostante la gente pensa diversamente. Acan manifestò di non riconoscere il suo peccato; mentre il Signore non solo l’ha riconosciuto, ma lo ha perfino punito. Nonostante Giosuè condannò l’azione di Acan, molti avrebbero potuto simpatizzare con il colpevole mentre dichiarava di essere innocente; inoltre, secondo il giudizio umano, avrebbero persino pensato che egli fu maltrattato. Oggi, molti si comportano nello stesso modo quando qualcuno è stato rimproverato a causa del peccato. Davanti a Dio, la resa dei conti sarà inevitabile. Questa è la ragione per cui Giosuè si rivolse ad Acan: Figlio mio, ti prego, da’ gloria all’Eterno, il DIO d’Israele, confessa a lui e dimmi ciò che hai fatto; non me lo nascondere. (v.19 Il Signore rivelò a Giosuè quello che Acan aveva fatto, perché tanti essendo stati guidati da simpatia umana, potrebbero scusare il malfattore. Pertanto Giosuè supplicò il giovane per confessare il suo peccato.... La punizione scese su Acan ancor prima che confessasse il male fatto... prima che la gente potesse ribellarsi e accusare Giosuè di maltrattare il giovane... Alla fine Acan confessò (anche se era ormai troppo tardi) e disse: In verità, sono io che ho peccato contro l’Eterno, il DIO d’Israele e questo è ciò che ho fatto. Quando vidi fra il bottino un bel mantello di Scinar, duecento sicli d’argento e un lingotto d’oro del peso di cinquanta sicli, li desiderai grandemente e li presi; ed ecco, ora sono nascosti in terra in mezzo alla mia tenda; e l’argento è sotto”. (v.21) E tutto Israele lo lapidò con pietre; e, dopo averlo lapidato con pietre, lo bruciarono col fuoco.VC 137.2

    Lo scopo di Dio era di dare a Israele una lezione, che dovrebbe essere per noi un beneficio ai nostri giorni. Letter 13, 1893 (Youth’s Instructor, Jan. 25, 1894; Feb. 1, 1894).VC 137.3

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