Loading...
Larger font
Smaller font
Copy
Print
Contents

Cristo Innalzato Come Figlio Di Dio

 - Contents
  • Results
  • Related
  • Featured
No results found for: "".
  • Weighted Relevancy
  • Content Sequence
  • Relevancy
  • Earliest First
  • Latest First
    Larger font
    Smaller font
    Copy
    Print
    Contents

    Conoscere Dio significa obbedirgli, 13 giugno

    Se chiedete qualche cosa nel nome mio, io la farò”. «Se mi amate, osservate i miei comandamenti. Giovanni 14;14:15CIF 174.1

    Gesù ha invitato i discepoli a pregare nel suo nome. Essi possono presentarsi a Dio nel nome del Cristo: acquistano valore agli occhi del Signore grazie al sacrificio compiuto in loro favore. Sono preziosi perché è stata imputata loro la giustizia di Gesù. Per amore del Cristo il Signore perdona coloro che lo temono: non scorge in loro la bassezza del peccato, ma riconosce la somiglianza con il Figlio al quale hanno creduto. Il Signore non vuole che il suo popolo manifesti poco rispetto per se stesso; desidera che i suoi figli si valutino in base al prezzo con cui sono stati riscattati. Dio ha amato i peccatori sino a dare il proprio Figlio per la loro redenzione. Egli li tiene in grande considerazione ed è lieto per le loro preghiere che esaudisce a lode del suo nome. Essi possono aspettarsi grandi cose se credono nelle sue promesse. Pregare nel nome del Cristo significa accettare il suo carattere, manifestare il suo spirito e compiere le sue opere. Le promesse del Salvatore sono condizionate. “Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti”. Giovanni 14:15. Egli salva gli uomini, non nel peccato, ma dal peccato; e coloro che lo amano manifesteranno il loro amore con l’ubbidienza. La vera ubbidienza nasce dal cuore. Gesù mise tutto il suo cuore in ciò che faceva. Se lo vogliamo, trasformerà il nostro cuore e la nostra mente secondo la sua volontà e così, ubbidendo, non faremo che seguire i nostri impulsi. La volontà dell’uomo, trasformata e santificata, proverà la sua massima soddisfazione nel servire il Signore. Quando riusciremo a conoscere Dio, nei limiti in cui è possibile, allora la nostra vita diventerà un’espressione continua dell’ubbidienza. Il peccato sembrerà sempre più odioso per coloro che apprezzano il carattere del Cristo e vivono in comunione con Dio. Possiamo osservare la legge di Dio, come il Cristo ha fatto, se ci serviamo della sua forza. Ma non dobbiamo lasciare agli altri le nostre responsabilità e aspettare che essi ci dicano come dobbiamo agire. Non bisogna chiedere consigli agli uomini; il Signore ci indicherà il nostro compito, così come fa per tutti. Se ci avviciniamo a lui con fede, ci farà conoscere il suo piano per noi. I nostri cuori vibreranno quando il Signore ci parlerà, come faceva con Enoc. Coloro che decidono di non fare nulla, in nessun caso, che possa dispiacere a Dio sapranno quale linea di condotta seguire in ogni occasione. Riceveranno non soltanto sapienza, ma anche potenza: la potenza, secondo la promessa di Gesù, per ubbidire e per servire. Tutta la potenza che è stata data al Cristo per aiutare gli uomini, gli è stata data come al capo e al rappresentante di tutta l’umanità. DA 667,668CIF 174.2

    Larger font
    Smaller font
    Copy
    Print
    Contents