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Cristo Innalzato Come Figlio Di Dio

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    I Suoi collaboratori, 2 ottobre

    Voi siete la luce del mondo; una città posta sopra un monte non può essere nascosta. Matteo 5:14CIF 285.1

    Il nostro Signore ha pianificato che la Sua chiesa debba riflettere sul mondo la stessa Sua pienezza e grandezza. Egli ci elargisce costantemente la Sua grazia, affinché a nostra volta possiamo dimostrare al mondo l’amore e la bontà di Cristo. Mentre tutto il cielo è al lavoro per mandare i messaggi in ogni parte del mondo per portare avanti l’opera della redenzione, la chiesa dell’Iddio vivente deve collaborare con Cristo. Siamo membri del suo corpo mistico. Lui è il Capo che controlla tutti i membri del corpo. Gesù stesso, nella Sua infinita misericordia, sta lavorando con gli uomini, realizzando in loro trasformazioni spirituali così incredibili che gli angeli lo osservano con stupore e gioia. Lo stesso amore disinteressato che caratterizza il Maestro è visto nel carattere e nella vita dei suoi seguaci. Cristo si aspetta che gli uomini diventino partecipi della Sua natura divina mentre sono in questo mondo, quindi non solo riflettendo la Sua gloria per la lode di Dio, ma illuminando le tenebre del mondo con lo splendore del cielo. Saranno così adempiute le parole di Cristo: “Voi siete la luce del mondo”. Matteo 5:14CIF 285.2

    “Noi siamo, infatti, collaboratori di Dio...” - 1 Corinzi 3:9 — “come buoni amministratori della multiforme grazia di Dio”. 1 Pietro 4:10 La conoscenza della grazia di Dio, la verità della sua Parola e anche i doni temporali — tempo e mezzi, talenti e influenza — occorre la fiducia da parte di Dio per essere impiegati nella Sua gloria e nella salvezza degli uomini. Niente può essere più offensivo per Dio, colui che ci elargisce costantemente molti doni, afferrare questi doni egoisticamente, senza dare nulla in cambio allo stesso Donatore. Oggi, Gesù è nei cieli a preparare le dimore per quelli che lo amano; anzi, non sono solo dimore, ma un intero regno che sarà nostro. Tutti quelli che erediteranno queste benedizioni, devono rinnegare se stessi, devono sacrificare l’io per Cristo e per il bene degli altri. È ora il momento, prima che il tempo sarà chiuso, prima che l’ultimo messaggio sarà pronunciato al mondo, di lavorare con serietà e di mostrare l’altruismo. La mia anima s’inquieta nel sentire il grido di un uomo Macedone, che veniva da ogni direzione, dalle città e dai villaggi della nostra terra, dall’altra parte dell’Atlantico e dall’ampio Pacifico, e dalle isole: “Passa in Macedonia e soccorrici”. Atti 16:9CIF 285.3

    Fratelli e sorelle, rispondete a questo grido dicendo: “Faremo del nostro meglio mandandovi sia i missionari sia il denaro; rinunceremo agli abiti, alle nostre case, ai gioielli; rinunceremo di gratificare i nostri appetiti, e affideremo tutti i mezzi possibili alla causa di Dio; ci dedicheremo senza riserve alla Sua opera”. 5T, pp. 731-733CIF 285.4

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