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Cristo Innalzato Come Figlio Di Dio

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    Febbraio

    La legge di Dio per tutto l’universo, 1 febbraio

    Anticamente tu hai stabilito la terra e i cieli sono opera delle tue mani. Salmo 102:25CIF 42.1

    Nel principio, tutte le cose create erano una rivelazione di Dio. Il Cristo ha disteso i cieli e ha posto le fondamenta della terra. La sua mano ha collocato i mondi nello spazio e ha formato i fiori dei campi. “Egli con la sua potenza rende stabili i monti”; “Suo è il mare perché egli l’ha fatto”. Salmi 65:6; 95:5. Grazie al Cristo la terra si è riempita di bellezza e il cielo di canti. Su tutte le cose, in terra e in cielo, egli ha scritto il messaggio dell’amore del Padre. Sebbene il peccato abbia alterato l’opera perfetta di Dio, quel messaggio rimane vivo. Tuttora il creato proclama la gloria della sua magnificenza. Nulla, eccetto il cuore egoistico dell’uomo, vive solo per sé. Né l’uccello che fende l’aria, né l’animale che si muove sul terreno: tutti si rendono utili ad altre vite. Non vi è foglia della foresta o umile filo d’erba che non svolga il suo compito. Ogni albero, arbusto o foglia elabora e trasmette quegli elementi di vita senza i quali non potrebbero sussistere né uomini né animali. Questi, a loro volta, contribuiscono alla vita degli alberi, degli arbusti e delle foglie. I fiori emanano il loro profumo e offrono la loro bellezza in benedizione per il mondo. Il sole diffonde la sua luce e allieta i mondi; l’oceano, fonte di tutte le nostre sorgenti, riceve i corsi d’acqua da ogni terra; ma prende per dare. Il vapore acqueo ricade sotto forma di pioggia sulla terra per renderla fertile.CIF 42.2

    Gli angeli gloriosi provano gioia nel dare; offrono amore e instancabile servizio agli uomini dall’anima decaduta ed empia. Le creature del cielo fanno appello al cuore umano; portano in questo mondo oscuro la luce del cielo; con un servizio amorevole e paziente, operano per condurre le anime perdute alla comunione con il Cristo, il quale è più vicino a loro di quanto non se ne rendano conto.CIF 42.3

    Ma oltre a queste manifestazioni minori, noi possiamo contemplare Dio nella persona di Gesù. Guardandolo, scorgiamo la gloria del Padre. Il Cristo ha detto: “Non fo nulla da me”. “Il vivente Padre mi ha mandato e io vivo a cagione del Padre”. “Io non cerco la mia gloria”, ma “la gloria di colui che l’ha mandato”. Giovanni 8:28; 6:57; 8:50; 7:18. In queste parole è espresso il grande principio che è la legge di vita dell’universo. Il Cristo ha ricevuto tutto da Dio; ma ha preso per dare. Come nel cielo, così è nel suo ministero verso tutte le creature. Tramite il diletto Figliuolo, la vita del Padre si riversa su tutti; sempre per mezzo suo, essa ritorna in un servizio traboccante di lode e di gioia, simile a una grande corrente d’amore, fino alla sorgente di tutte le cose. Così, attraverso il Cristo, si completa il circolo del bene, manifestazione del carattere del grande Donatore, espressione della legge della vita. DA pp. 20,21CIF 42.4

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