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Cristo Innalzato Come Figlio Di Dio

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    Dio stesso era il Maestro di Daniele, 28 giugno

    Io onoro quelli che mi onorano. 1 Samuele 2:30CIF 189.1

    Nell’acquisizione della sapienza babilonese Daniele e i suoi compagni riuscirono molto meglio degli altri studenti, ma le loro conoscenze non erano frutto del caso: le ottennero col fedele uso delle loro facoltà intellettuali e sotto la guida dello Spirito Santo. Essi erano in contatto con la fonte di ogni sapienza e facevano della conoscenza di Dio la base della loro educazione. Essi pregavano con fede per acquisire la saggezza e vivevano in armonia con le loro preghiere. Essi ricercavano la costante benedizione di Dio, evitando tutto ciò che rischiava di indebolire le loro facoltà, cogliendo tutte le occasioni per svilupparle. Avevano un’unica preoccupazione: onorare il Signore. Sapevano che per rappresentare la vera religione, in seno al paganesimo, essi dovevano possedere un’intelligenza lucida e perfezionare il loro carattere. Dio stesso era il loro istruttore. Pregando costantemente, studiando in modo coscienzioso e stando in contatto con l’Invisibile, essi camminavano con Dio come aveva fatto Enoc.CIF 189.2

    Il vero successo in qualsiasi ambito di lavoro non è il risultato della fortuna o del destino. E il risultato delle benedizioni divine, la conseguenza della fede, della saggezza, della virtù e della perseveranza. Brillanti qualità intellettuali, un livello morale elevato non sono frutto del caso. Dio suscita le occasioni, il successo dipende dall’uso che se ne fa.CIF 189.3

    Mentre Dio attuava in Daniele e nei suoi compagni “il volere e l’operare per la sua benevolenza” (Filippesi 2:13, Luzzi), essi stavano lavorando per la loro salvezza. Così si manifesta l’opera del principio divino della collaborazione senza la quale nessun vero successo può essere conseguito. Senza la potenza divina i tentativi umani sono votati al fallimento e senza la partecipazione umana l’azione divina non ha alcun effetto su numerosi individui. Per poter acquisire la grazia divina dobbiamo fare la nostra parte.CIF 189.4

    Come collaborò con Daniele e i suoi compagni, il Signore collaborerà con tutti coloro che si sforzano di agire secondo la sua volontà. Mediante il dono del suo Spirito, Dio potenzierà ogni sincero proposito, ogni nobile intenzione. Coloro che desiderano ubbidire fedelmente incontreranno numerosi ostacoli. Influssi sottili e tenaci potranno trascinarli verso forti tentazioni, ma Dio è in grado di neutralizzare tutti gli espedienti messi in atto per mettere in difficoltà i suoi figli. Tramite la sua forza supereranno tutte le tentazioni e tutte le difficoltà. PK 486,487CIF 189.5

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