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Cristo Innalzato Come Figlio Di Dio

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    L’amore: la prova del discepolato, 11 ottobre

    Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri. Giovanni 13:35CIF 294.1

    Il grande desiderio espresso da Gesù nell’ultimo incontro con i discepoli, era che potessero amarsi, come Egli li aveva amati. Aveva insistito ripetutamente su questo soggetto. La prima raccomandazione che fece quando si trovò riunito con loro per l’ultima cena fu: “Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri. Com’io v’ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri”. Giovanni 13:34. Questo comandamento era nuovo per i discepoli, perché essi non si erano ancora amati come il Cristo li aveva amati. Dovevano avere nuove idee e nuovi impulsi per poter attuare quel nuovo comandamento. La vita e la morte di Gesù avrebbero offerto loro una nuova rivelazione di quell’amore. Il comandamento dell’amore ha ricevuto un nuovo significato dopo il sacrificio di Gesù. L’opera della grazia è un servizio continuo che manifesta amore, abnegazione e sacrificio. Mentre era su questa terra, Gesù ha sempre espresso in maniera irresistibile l’amore di Dio. Tutti coloro che beneficiano della presenza del suo Spirito, amano come Egli ha amato e infondono questo sentimento nelle loro relazioni reciproche.CIF 294.2

    Questo amore è la prova che sono veri discepoli. “Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri”. Giovanni 13:35. Quando gli uomini si uniscono, non per interesse ma per amore, dimostrano che opera in loro una potenza superiore a quella umana. L’esistenza di una tale unità è la prova che l’immagine di Dio è stata ristabilita negli uomini e che in essi è stato infuso un nuovo principio di vita; essa dimostra anche che la potenza divina può respingere gli agenti soprannaturali del male e la grazia di Dio ha conquistato le inclinazioni egoistiche del cuore naturale. L’amore manifestato nella chiesa provocherà certamente l’ira di Satana; d’altra parte Gesù non ha promesso ai discepoli una vita facile. “Se il mondo vi odia, sapete bene che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe quel ch’è suo; ma perché non siete del mondo, ma io v’ho scelti di mezzo al mondo, perciò vi odia il mondo. Ricordatevi della parola che v’ho detta: Il servitore non è da più del suo signore. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma tutto questo ve lo faranno a cagione del mio nome, perché non conoscono Colui che m’ha mandato”. Giovanni 15:18-21. Il messaggio del Vangelo si diffonde tramite una lotta attiva, in mezzo ai contrasti, ai pericoli, alle sconfitte e alle sofferenze. Coloro che compiono quest’opera seguono l’esempio del loro Maestro. DA 677,678CIF 294.3

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