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Essere Come Gesù

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    Gesù Ha Pagato Il Debito Dei Peccatori Pentiti, 25 dicembre

    Ovvero disprezzi le ricchezze della sua benignità, della sua pazienza e longanimità, non conoscendo che la bontà di Dio ti spinge al ravvedimento? Romani 2:4ESG 363.1

    Fra quelli che diedero i loro cuori a Dio attraverso gli sforzi di Paolo a Roma, c’era Onesimo, uno schiavo pagano, che aveva derubato il suo padrone Filemone, un credente cristiano di Colosse, che era fuggito a Roma. Paolo, con la sua sensibilità e la sua gentilezza, cercò di alleviare la povertà e l’afflizione del disgraziato fuggitivo, e poi si sforzò di far penetrare nella sua mente offuscata la luce della verità. Onesimo ascoltò le parole della vita, confessò i suoi peccati e fu convertito alla fede di Cristo...ESG 363.2

    Si era reso caro a Paolo per la sua pietà, mansuetudine e sincerità, non meno che per la sua tenera cura per il conforto dell'apostolo e per il suo zelo nel promuovere l'opera del Vangelo. Paolo vedeva in lui tratti di carattere che lo avrebbero reso un utile aiuto nel lavoro missionario, e lo avrebbe trattenuto volentieri a Roma. Ma non lo avrebbe fatto senza il pieno consenso di Filemone. Paolo però consigliò Onesimo di ritornare presto da Filemone, a implorare il suo perdono e a fare progetti per il futuro...ESG 363.3

    Per questo servitore fu una dura prova dover ritornare dal padrone che aveva derubato; nonostante ciò non si trasse indietro dal compiere il proprio dovere. La lettera di Paolo a Filemone mostra l’influsso del Vangelo sulla relazione tra padrone e servitore. Paolo fece di Onesimo il portatore di una lettera a Filemone, in cui con grande delicatezza e gentilezza perorava la causa dello schiavo pentito e comunicava i suoi desideri riguardo a lui ... Chiese a Filemone di riceverlo come suo figlio. Disse che era suo desiderio trattenere Onesimo perché potesse svolgere lo stesso servizio fatto da Filemone, ma non prima che Filemone non lo liberasse volontariamente dalla sua posizione di schiavo. Ma che Onesimo potesse lasciare il Suo padrone, ciò doveva avvenire solo mediante la provvidenza di Dio. L’illustrazione dell’amore di Cristo verso i peccatori pentiti è molto appropriata. Come il servo che aveva defraudato il suo padrone non aveva nulla con cui risarcirlo, così i peccatori che hanno derubato Dio di anni di servizio non hanno mezzi per cancellare il loro debito; allora Gesù si interpone tra loro e Dio e dice: ‘pagherò il debito. Lascia che sia loro risparmiato il castigo della loro colpa. Soffrirò Io al loro posto’. Sketches from the Life of Paul, 284-287.ESG 363.4

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