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Conflitto E Coraggio

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    La Speranza Per Il Fuggiasco, 27 febbraio

    E sognò di vedere una scala appoggiata sulla terra, la cui cima toccava il cielo; ed ecco, gli angeli di DIO salivano e scendevano su di essa. Genesi 28:12CeC 62.1

    Minacciato di morte dalla collera di Esau, Giacobbe abbandonò la casa paterna come un fuggiasco; portava tuttavia con sé la benedizione del padre. Isacco gli aveva infatti confermato la promessa dell’alleanza divina e, come suo erede, gli aveva imposto di cercare una moglie presso la famiglia di sua madre, in Mesopotamia. Egli intraprese il suo viaggio solitario portando con sé soltanto un bastone, oppresso da una profonda angoscia. Doveva percorrere centinaia di chilometri attraverso paesi abitati da tribù barbare e nomadi. Tormentato dal rimorso e dalla paura di essere raggiunto dal fratello infuriato, cercò di evitare ogni contatto umano; temeva infatti di aver perso definitivamente le benedizioni che Dio si era proposto di concedergli; Satana incalzava perseguitandolo con le sue insinuazioni...CeC 62.2

    Vittima della disperazione, quasi non osava pregare: ma fu in questa terribile solitudine che avvertì, come mai prima, la necessità della protezione di Dio. Si umiliò profondamente e piangendo confessò il suo peccato, implorando un segno della protezione divina. Il suo cuore tormentato non riusciva a trovare conforto. Aveva perso completamente la fiducia in se stesso e temeva che il Dio dei suoi padri lo avesse ormai abbandonato. CeC 62.3

    Il Signore, tuttavia, non aveva dimenticato Giacobbe: la sua misericordia avrebbe ancora protetto il suo servitore disorientato e sfiduciato. Il Signore pietosamente gli rivelò ciò di cui aveva bisogno: un Salvatore.CeC 62.4

    Stanco per il cammino, il viandante si sdraiò sulla nuda terra e posò la testa su una pietra. Durante il sonno vide una scala luminosa e splendente, che collegava il cielo con la terra; gli angeli salivano e scendevano e in cima c’era il Signore della gloria...CeC 62.5

    Quando Giacobbe si svegliò, era notte fonda e si ritrovò immerso in un profondo silenzio. Lo scenario luminoso della sua visione era scomparso. Riuscì a scorgere solo il vago profilo delle colline e, in alto, un cielo terso e stellato. Aveva avuto la chiara sensazione che Dio fosse con lui. Non era più solo. “...Certo, l’Eterno è in questo luogo” disse “e io non lo sapevo... Questa non è altro che la casa di Dio, e questa è la porta del cielo”. Genesi 28:16, 17 PP, 183-187CeC 62.6

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