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Conflitto E Coraggio

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    La Vita Di Giuseppe Era Come Quella Di Cristo, 14 marzo

    Gli arcieri l’hanno provocato, gli hanno lanciato dardi, l’hanno perseguitato; ma l’arco suo è rimasto saldo. Genesi 49:23,24CeC 77.1

    La vita di Giuseppe simboleggia quella del Cristo. L’invidia aveva spinto i suoi fratelli a venderlo come schiavo: in questo modo essi pensavano di impedire che diventasse più potente di loro. Quando Giuseppe fu deportato in Egitto, sperarono di non essere più tormentati dai suoi sogni e di aver fatto il possibile perché non si realizzassero. Tuttavia, Dio fece in modo che essi stessi attuassero ciò che avevano cercato di impedire. Anche i sacerdoti e gli ebrei più autorevoli nutrivano invidia per il Cristo, perché temevano che egli accentrasse su di sé l’attenzione del popolo. Così, per impedirgli di diventare re, lo condannarono a morte, realizzando proprio quel piano che avevano voluto ostacolare. La schiavitù in Egitto permise a Giuseppe di diventare il salvatore della famiglia di suo padre. Questo fatto non rende meno grave la colpa dei suoi fratelli. La crocifissione del Cristo, eseguita dai suoi nemici, permise che diventasse il Redentore, il Salvatore dell’umanità perduta, il Sovrano di tutto il mondo... tuttavia quel crimine rimane, in tutta la sua atrocità, come se quell’intervento non fosse mai avvenuto. Come Giuseppe fu venduto ai mercanti dai suoi fratelli, così anche il Cristo fu abbandonato ai suoi peggiori nemici da uno dei discepoli. Per la sua onestà, Giuseppe fu accusato ingiustamente e gettato in prigione; il Cristo fu disprezzato e rifiutato proprio perché la sua giustizia e la sua vita di rinuncia costituivano un costante rimprovero per i peccatori. Benché egli fosse totalmente innocente, fu condannato in base a false testimonianze. La bontà e la pazienza di Giuseppe, di fronte all’ingiustizia e alla violenza, la sua propensione al perdono e la sua nobile generosità nei confronti dei fratelli rappresentano la pazienza che il Salvatore stesso manifestò nella sua vita. Gesù non si lamentò per la cattiveria e gli abusi dei malvagi. Come allora perdonò i suoi assassini, ancora oggi è disposto a perdonare tutti coloro che si rivolgono a lui per confessare i loro peccati ed esserne liberati. ibid 239CeC 77.2

    Colui che riceve Cristo per fede ... vive in comunione con Dio ... in un’atmosfera del cielo, che è la grazia di Dio, un tesoro che il mondo non può comprare. Chi è in comunione con Dio può, anche se umile, il suo valore morale è prezioso come quello di Giuseppe. SDA Bible Commentary 1/1097CeC 77.3

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