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Primi scritti

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    L'amore di Dio per il suo popolo

    Mi è stato mostrato il tenero amore che Dio ha per il suo popolo: è un amore infinito. Ho visto gli angeli con le loro ali spiegate sui giusti. Ogni giusto aveva un angelo che lo accompagnava. Se i santi piangevano, scoraggiati o a causa di un pericolo, i loro angeli volavano rapidamente in cielo a portarne la notizia e gli angeli nella città cessavano di cantare. Allora Gesù incaricava un altro angelo di scendere per incoraggiare, proteggere e fare tutto il possibile per impedire che i santi si allontanassero dalla via stretta.PSCR 52.1

    Ma se i giusti si disinteressavano di ciò che facevano gli angeli per aiutarli, se rifiutavano di essere confortati e continuavano per la loro strada allontanandosi, gli angeli piangevano rattristati. Portavano la notizia in cielo e tutti gli angeli della città piangevano e a voce alta dicevano: “Amen”. Ma se i santi avessero fissato lo sguardo verso il premio davanti a loro e avessero glorificato Dio lodandolo, gli angeli avrebbero portato buone notizie, e gli altri angeli nella città avrebbero suonato le arpe d'oro, cantato ad alta voce “Alleluia!” e le volte del cielo avrebbero risuonato dei loro canti gioiosi.PSCR 52.2

    Nella santa Città ci sono un ordine e un'armonia perfetti. Tutti gli angeli che hanno il compito di visitare la terra hanno una carta d'oro che presentano agli angeli alle porte della città quando entrano ed escono. Il cielo è un posto bellissimo. Desidererei tanto viverci, contemplare Gesù che ha dato la sua vita per me ed essere trasformata alla sua gloriosa immagine. Oh, se ci fosse un linguaggio per esprimere la gloria del mondo futuro! Sono assetata dell'acqua viva di quei fiumi che rendono la città di Dio un luogo felice.PSCR 52.3

    Il Signore mi ha dato una visione di altri mondi. Mi furono date delle ali e un angelo mi accompagnò dalla città fino a un luogo glorioso e luminoso. L'erba era di un verde vivo e gli uccelli cantavano dolci melodie. Gli abitanti erano di aspetto e statura diversi: nobili, maestosi e belli. Erano a immagine di Gesù e i loro volti erano illuminati da una gioia che esprimeva la libertà e la felicità che regnavano in quel luogo. Chiesi a uno di loro perché fossero tanto più belli degli abitanti della terra. Egli rispose: “Abbiamo vissuto ubbidendo fedelmente ai comandamenti di Dio, e non siamo caduti nella disubbidienza, come quelli della terra”. Poi vidi due alberi, uno assomigliava molto all'albero della vita della città. Il frutto di entrambi era bello, ma ce n'era uno che non potevano mangiare. Poi l'angelo che mi accompagnava mi disse: “Nessuno in questo luogo ha mai mangiato i frutti dell'albero proibito; se lo avessero fatto, sarebbero caduti”.PSCR 52.4

    Successivamente fui portata in un mondo che aveva sette lune. Là vidi il caro vecchio Enoc che era stato portato in cielo. Con la mano destra teneva una palma gloriosa, e su ogni foglia era scritto: “Vittoria”. Intorno alla testa c'era una magnifica ghirlanda di foglie bianche, e su ogni foglia era scritto “Purezza”; intorno alla ghirlanda c'erano pietre di vari colori che risplendevano più delle stelle e proiettando la loro luce sulle lettere le mettevano in risalto. Dietro la testa c'era un fiocco che teneva la ghirlanda sulla quale era scritto: “Santità”. Sopra la ghirlanda c'era una bella corona che risplendeva più del sole. Gli chiesi se questo fosse il luogo dov'era stato trasportato dalla terra. Egli rispose: “No. La città è la mia casa, sono venuto qui per visitare questo posto”. Si muoveva come fosse a casa propria.PSCR 53.1

    Chiesi all'angelo che mi accompagnava di permettermi di restare in quel luogo. Non potevo sopportare il pensiero di dover ritornare nel mio mondo immerso nelle tenebre. Ma l'angelo disse: “Devi ritornare e se sarai fedele, tu e i 144.000 avrete il privilegio di visitare tutti i mondi e vedere l'opera di Dio”.PSCR 53.2

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