Capitolo 34
28 — Il lungo digiuno di MosèCBVT7A 81.5
Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per esser tentato dal diavolo. E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, ebbe fame. Il tentatore allora gli si accostò e gli disse: «Se sei Figlio di Dio, di’ che questi sassi diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”. Allora il diavolo lo condusse con sé nella città santa, lo depose sul pinnacolo del tempio e gli disse: «Se sei Figlio di Dio, gettati giù, poiché sta scritto: Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo, ed essi ti sorreggeranno con le loro mani, perché non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede”. Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: Non tentare il Signore Dio tuo”. Di nuovo il diavolo lo condusse con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò, se, prostrandoti, mi adorerai». Ma Gesù gli rispose: Vattene, satana! Sta scritto: Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto. Allora il diavolo lo lasciò ed ecco angeli gli si accostarono e lo servivano. (Matteo 4:1-11)CBVT7A 81.6
In occasioni speciali, Mosè trascorse un lungo periodo (quaranta giorni) di digiuno. Tuttavia, egli non sentiva la fame. Non fu perseguitato o tormentato dal nemico. Mosè fu elevato al di sopra dell’umano, fu avvolto nella gloria di Dio e fu sostenuto in modo speciale da Lui. Fu circondato da quella gloria straordinaria. (Redemption: or the first Advent of Christ, pp. 47, 48)CBVT7A 82.1
29 - Cristo è la Gloria della LeggeCBVT7A 82.2
La gloria che brillava sul volto di Mosè, era un riflesso della giustizia di Cristo rivelata nella Sua legge. La legge, in sé stessa non aveva gloria ma in essa era personificato Cristo. La legge non ha il potere di salvare. Ha solo lo splendore perché in essa Cristo è rappresentato con pienezza di giustizia e verità. (RH April 22, 1902CBVT7A 82.3
29-33 - Mosè vide il ritorno di CristoCBVT7A 82.4
“…e non facciamo come Mosè che poneva un velo sul suo volto, perché i figli di Israele non vedessero la fine di ciò che era solo effimero. Ma le loro menti furono accecate; infatti, fino ad oggi quel medesimo velo rimane, non rimosso, alla lettura dell'Antico Testamento, perché è in Cristo che esso viene eliminato. Fino ad oggi, quando si legge Mosè, un velo è steso sul loro cuore“. (2 Corinzi 3:13-15)CBVT7A 82.5
Sul monte Sinai, mentre Mosè stava per ricevere le tavole della legge, gli fu mostrato Colui che doveva venire. Egli vide tutta l’opera di Cristo, la Sua Missione sulla terra, e quando il Figlio di Dio avrebbe preso su di sé l’umanità e sarebbe diventato un maestro e una guida per il mondo, e alla fine avrebbe dato sé stesso in riscatto per i nostri peccati. Dopo questa offerta perfetta di Cristo per i peccati degli uomini, le offerte speciali che caratterizzarono l’opera del Messia avrebbero dovuto cessare. Con l’avvento di Cristo, il velo dell’incertezza doveva essere tolto e un torrente di luce sarebbe brillato sull’oscuro intendimento del suo popolo. Quando Mosè vide il giorno del ritorno di Cristo, e che davanti agli uomini si apriva una nuova possibilità di salvezza attraverso il Suo sangue, egli rimase affascinato ed estasiato. Il suo cuore era colmo di lode e il suo volto rifletteva la gloria divina che aveva accompagnato la promulgazione della legge, e quando scese dal monte per riunirsi a Israele, quello splendore fu insopportabile per il popolo. A causa delle sue trasgressioni, il popolo non poté contemplare il suo volto, in modo che lui dovette coprirsi con un velo per non spaventarli. CBVT7A 82.6
Se gli Israeliti avessero saputo discernere la luce del Vangelo che fu manifestata a Mosè, se per fede avessero chiesto di guardare risolutamente la fine di ciò che fu abolito, essi avrebbero sopportato quella luce che si rifletteva sul volto di Mosè. CBVT7A 83.1
Ma le loro menti furono accecate; infatti fino ad oggi quel medesimo velo rimane non rimosso alla lettura dell'Antico Testamento, perché è in Cristo che esso viene eliminato. (2 Corinzi 3:14)CBVT7A 83.2
Gli ebrei come popolo, non hanno saputo intravvedere che il Messia da loro rinnegato, era l’Angelo che aveva guidato i loro padri nelle loro peregrinazioni nel deserto. Fino ad oggi il velo è ancora sui loro cuori, e la sua oscurità nasconde loro la buona novella della salvezza mediante i meriti di un Redentore crocifisso. (ST Aug. 25, 1887).CBVT7A 83.3