Gli indemoniati di Gadara
Nelle prime ore del mattino il Salvatore e i discepoli giunsero alla riva, mentre la luce del sole nascente illuminava il mare e la terra come una benedizione di pace. Ma appena sbarcati videro qualcosa più terribile di una violenta tempesta. Due pazzi, nascosti tra i sepolcri, si scagliarono su di loro come se volessero farli a pezzi. Dalle loro braccia pendevano le catene che avevano spezzato fuggendo dalla prigione. Le loro carni sanguinavano per i tagli che si erano prodotti. I loro occhi lampeggiavano attraverso i capelli lunghi e arruffati. Sembrava che i demoni che li possedevano avessero tolto loro ogni parvenza di umanità, assomigliavano più a belve che a uomini.VA 159.2
I discepoli e i loro compagni furono terrorizzati, ed essendosi accorti che Gesù non era con loro, tornarono indietro per cercarlo. Il Maestro era ancora là dove lo avevano lasciato. Chi aveva placato la tempesta, e che in precedenza aveva già affrontato e vinto Satana, non fuggiva davanti ai demoni. Quando i due indemoniati si avvicinarono a lui con i denti digrignati e la schiuma alla bocca, Gesù stese la mano che poco prima aveva calmato i marosi, e quegli uomini frementi di rabbia si dovettero fermare, impotenti.VA 159.3
Egli ordinò con autorità agli spiriti immondi di uscire da loro. Le Sue parole penetrarono nelle menti ottenebrate di quei due disgraziati. Essi si resero conto confusamente, che si trovavano di fronte a qualcuno che avrebbe potuto liberarli da quei demoni tormentatori. Si gettarono quindi ai piedi del Salvatore per adorarlo, ma appena ebbero aperto le labbra per implorare la sua misericordia, i demoni parlarono attraverso di loro, e gridarono con veemenza: VA 160.1
“Che v’è fra noi e te, Figliolo dell’Iddio Altissimo? Sei tu venuto qua prima del tempo per tormentarci”?
Matteo 8:29VA 160.2
Gesù chiese: “Qual è il tuo nome? Egli rispose: il mio nome è legione perché siamo molti”. Servendosi di questi disgraziati come mezzi di comunicazione, i demoni supplicarono Gesù di non scacciarli dal paese. Non molto lontano, sul fianco del monte, pascolava un branco di porci. I demoni chiesero di poter entrare in loro, e Gesù lo permise. Immediatamente il panico colse gli animali, che si precipitarono con furia nel lago, dove perirono.VA 160.3
Un meraviglioso cambiamento era avvenuto in quei due uomini. Si era fatta luce nella loro mente. I loro occhi rivelavano intelligenza; i loro volti a lungo deformati da Satana, avevano ritrovato la loro dolcezza; le mani macchiate di sangue erano ora tranquille. Con letizia lodavano Dio per la liberazione ottenuta… Ora invece rinsaviti, con aspetto normale, sedevano ai piedi di Gesù, ascoltavano le sue parole e glorificavano il loro Salvatore. DA 336-338.VA 160.4