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La Verità Sugli Angeli

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    Capitolo 21—GLI ANGELI NEL MONDO FUTURO

    Quando saremo nel cielo

    Poi vidi un gran numero di angeli portare dalla città delle corone gloriose, una corona per ogni santo con il suo nome inciso sopra. Appena Cristo chiese che gli fossero portate le corone, gli angeli gliele presentarono e con la mano destra Gesù pose le corone sulle teste dei giusti. Nella stessa maniera gli angeli portarono le arpe che Gesù nuovamente presentò loro. Gli angeli responsabili diedero la nota e poi ogni voce si unì elevando una lode gioiosa e grata, e ogni mano suonò l’arpa con abilità, elevando una musica melodiosa, possente e perfetta.VA 242.1

    Dopo vidi Gesù condurre i redenti alla porta della città, aprirla e dire alle nazioni che erano rimaste fedeli alla verità, di entrare. EW-288.VA 242.2

    Dalle labbra del Re di gloria verrà pronunciata la benedizione, che risuonerà come la più dolce musica alle loro orecchie: “Venite benedetti dal Padre mio, ereditate il regno preparato per voi dalla fondazione del mondo” (Matteo 25:34). Allora i redenti saranno i benvenuti nelle dimore che Gesù ha preparato per loro. Lì non ci saranno le persone vili della Terra, ma coloro che, mediante l’aiuto divino, hanno formato caratteri perfetti. Ogni tendenza peccaminosa, ogni imperfezione, è stata rimossa dal sangue di Cristo. E l’eccellenza e il fulgore della sua gloria, che eccede quella del sole a mezzogiorno, gli sarà impartita. La bellezza morale e la perfezione del carattere di Cristo brilla attraverso di loro con uno splendore maggiore della gloria eterna. Sono senza difetto davanti al gran trono bianco, condividendo la dignità e i privilegi degli angeli. The Watchman - 31 marzo, 1908VA 242.3

    I redenti riconosceranno e incontreranno quelli che grazie a loro furono condotti al Salvatore. Quali benedette conversazioni avranno con queste persone! “Io ero un peccatore — dirà l’uno — senza speranza e senza Dio nel mondo, e tu sei venuto e mi hai indicato il prezioso Salvatore come unica speranza”. L’altro dirà: “Io ero un pagano in terre straniere; tu hai lasciato gli amici e la comodità della tua casa confortevole, e sei venuto ad insegnarmi come incontrare il Salvatore e credere in lui come l’unico vero Dio. Ho distrutto i miei idoli e ho adorato Dio; e ora posso vederlo faccia a faccia. Sono salvo, eternamente salvo, per ammirare Colui che amo”.VA 243.1

    Altri esprimeranno gratitudine verso quelli che portarono il cibo agli affamati e visitarono gli ignudi. “Quando la disperazione inondava il mio cuore d’incredulità, il Signore t’inviò a me — diranno — per parlarmi con parole di speranza e consiglio. Hai portato il cibo per supplire le mie necessità fisiche, e la Parola di Dio per supplire le mie necessità spirituali. Mi trattasti come un fratello; simpatizzasti con le mie pene, e restaurasti il mio spirito ferito e afflitto, in tal modo da poter afferrare la mano di Cristo, che era lì per salvarmi. Hai tolto la mia ignoranza, insegnandomi pazientemente che vi era un Padre nei cieli che aveva cura di me. Mi leggesti le preziose promesse della Parola di Dio. Mi ispirasti la fede che doveva salvarmi. Il mio cuore fu intenerito, soggiogato e infranto nel contemplare il sacrificio che Cristo aveva fatto per me… Ora sono qui salvo, eternamente salvo, per vivere sempre in sua presenza e adorare Colui che diede la sua vita per me”.VA 243.2

    Che gioia sarà per questi redenti incontrarsi e salutare chi si preoccupò dell’altrui salvezza! RH 5 gennaio 1905.VA 243.3

    Se i giovani ricevono Cristo e credono in lui saranno elevati a un’intima comunione con Dio. Lui gli darà la potenza per diventare figli di Dio e per unirsi con i più onorati nel regno dei cieli. Saranno in compagnia di Gabriele, dei cherubini e serafini, degli angeli e degli Arcangeli.VA 243.4

    “Ed Egli mi mostrò un fiume puro e cristallino, che procede dal trono di Dio e dell’Agnello. E in mezzo alla piazza della città, e su entrambi i lati del fiume, c’era l’albero della vita che dà dodici raccolti e porta il suo frutto ogni mese, e le foglie dell’albero sono per la guarigione delle nazioni. E non ci sarà più alcuna cosa maledetta, e in essa sarà il trono di Dio e dell’Agnello; i suoi servitori gli serviranno ed essi vedranno la sua faccia e avranno in fronte il suo nome. E non ci sarà più notte , ed essi non avranno bisogno di luce, di lampada, né di luce del sole, perché li illuminerà il Signore Iddio, ed essi regneranno nei secoli dei secoli”.Spaulding and Magan Collection 52
    Apocalisse 22: 1-5
    VA 244.1

    Solo quando le promesse di Dio si vedranno alla luce dell’eternità, comprenderemo quello che dobbiamo alla cura e all’intercessione dei suoi angeli. Gli esseri celesti hanno avuto una parte attiva negli eventi umani. Ed 304VA 244.2

    Nella vita futura comprenderemo le cose che qui ci lasciano grandemente perplessi. Ci renderemo conto di quale potente Ausilio abbiamo avuto e come gli angeli di Dio furono incaricati per proteggerci nella misura in cui seguivamo il consiglio della Parola di Dio. ST 3 gennaio 1906VA 244.3

    Nel mondo futuro, Cristo porterà i redenti al fiume della vita e gli insegnerà delle meravigliose lezioni di verità. Aprirà davanti a loro i misteri della natura; vedranno che vi è una Mano maestra che mantiene i mondi al suo posto; presenzieranno alle capacità del grande Artista nel colorare i fiori dei campi e comprenderanno i propositi di un Padre misericordioso che dispensa ogni raggio di luce. Insieme ai santi angeli, i redenti riconosceranno, con inni e canti di riconoscente adorazione, il supremo amore di Dio per un mondo ingrato. Allora si comprenderà pienamente che “Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il Suo Unigenito Figlio, perché chiunque crede in Lui non perisca ma abbia vita eterna”.
    Giovanni 3:16
    RH 3 gennaio 1907
    VA 244.4

    (Gli eredi della grazia), hanno una relazione con Dio ancora più sacra di quella degli angeli che non sono mai caduti. 5T 740VA 245.1

    Dio desidera che si compiano in noi i propositi della sua grazia. Per il potere del suo amore e mediante l’ubbidienza, l’uomo caduto, un verme nella polvere, deve essere trasformato e reso idoneo per diventare membro della famiglia celeste, amico di Dio, di Cristo e dei santi angeli per l’eternità. Il cielo trionferà, perché i posti lasciati vacanti da Satana e dalla sua moltitudine, saranno occupati dai redenti del Signore. UL 61VA 245.2

    Dio creò l’uomo per la gloria divina, affinché dopo essere passato per la prova e l’afflizione, la famiglia umana potesse diventare una con la famiglia celeste. Il proposito di Dio era quello di ripopolare il cielo con la famiglia umana, se avesse dimostrato ubbidienza a ogni parola divina. Adamo doveva essere provato per vedere la sua ubbidienza, come anche quella degli angeli leali, o la sua disubbidienza. 1BC 1082VA 245.3

    I sentimenti d’amore e simpatia che lo stesso Dio impiantò nel cuore si esprimeranno nel modo più sincero e più dolce. Una pura comunione con gli esseri santi, una vita di relazioni positive con gli angeli e con i fedeli di ogni età che lavarono i loro vestiti e le imbiancarono nel sangue dell’Agnello, i sacri vincoli che uniscono “ogni famiglia nei cieli e sulla terra” (Efesini 3:15), tutto questo costituirà la felicità dei redenti. GC 677VA 245.4

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