Loading...
Larger font
Smaller font
Copy
Print
Contents

La Verità Sugli Angeli

 - Contents
  • Results
  • Related
  • Featured
No results found for: "".
  • Weighted Relevancy
  • Content Sequence
  • Relevancy
  • Earliest First
  • Latest First
    Larger font
    Smaller font
    Copy
    Print
    Contents

    Balaam, un profeta malvagio

    Mediante un angelo, Dio apparve a Balaam durante la notte e gli domandò: VA 88.3

    “Chi sono questi uomini che stanno con te? E Balaam rispose a Dio: Balak, il figlio di Tsipor, re di Moab mi ha mandato a dire: il popolo che è uscito d’Egitto….or vieni e maledicilo… e Dio disse a Balaam: tu non andrai con loro, non maledirai quel popolo, perché esso è benedetto”.
    Numeri 22:9-12
    VA 88.4

    E l’angelo aggiunse che i figli d’Israele erano condotti sotto la bandiera del Dio del cielo, e nessuna maledizione umana poteva ritardare la loro avanzata.VA 88.5

    Il mattino, Balaam di malavoglia congedò i messaggeri dicendogli di ritornare al loro paese dal loro re, perché il Signore non gli avrebbe permesso di andare con loro…. Allora Balak mandò di nuovo dei principi in maggior numero e più ragguardevoli di quelli precedenti. Questa volta la richiesta di Balak era molto più urgente: “Nulla ti trattenga dal venire da me, poiché io ti ricolmerò di onori e farò tutto ciò che mi dirai….e Balaam rispose: quand’anche Balak mi desse la sua casa piena d’argento e d’oro, io non potrei trasgredire l’ordine dell’Eterno, del mio Dio, per far cosa piccola o grande”. (Numeri 22;16,17,18) 4aSG 44.VA 89.1

    Balaam fu messo alla prova per la seconda volta: ….Avrebbe voluto soddisfare la richiesta del re, e anche se gli aveva comunicato la volontà del Signore in modo definitivo, pregò i messaggeri che rimanessero, perché voleva ancora una volta consultare Dio, come se l’Infinito fosse un uomo soggetto alla persuasione. PP 440VA 89.2

    Allora un angelo fu inviato a Balaam per dirgli: “Se quegli uomini sono venuti a chiamarti, levati e va con loro; soltanto farai ciò che io ti dirò”. 1 SP 321VA 89.3

    Balaam ricevette il permesso di seguire gli ambasciatori di Moab se essi, la mattina dopo l’avessero chiamato. Ma i principi infastiditi dal ritardo, e immaginando un altro rifiuto, ripartirono senza attendere la risposta. Tutti i pretesti che avrebbero potuto giustificare la sua adesione alle richieste di Balak erano svaniti. Ma Balaam era determinato ad assicurarsi la ricompensa; prese l’animale sul quale aveva l’abitudine di cavalcare e intraprese il viaggio. Temendo che Dio revocasse il suo assenso, spronò con energia l’asina, perché procedesse più in fretta. PP 441VA 89.4

    “Ma l’ira di Dio si accese contro Balaam, e l’angelo dell’Eterno si pose sulla strada per ostacolare il suo percorso”. L’asina a differenza dell’uomo vide il divino messaggero e per evitarlo deviò dalla strada, camminando per i campi. Allora Balaam colpì con crudeltà l’animale finché esso ritornò sul sentiero. Quando però l’asina giunse in una strettoia chiusa da due muri, l’Angelo apparve ancora una volta; nel tentativo di scansare quella figura minacciosa, l’animale schiacciò contro il muro il piede del padrone. ST 25 novembre 1880.VA 89.5

    L’ira di Balaam non conobbe limiti, e ancora una volta percosse l’animale con più crudeltà di prima. Allora l’Eterno aprì la bocca all’asina, “e la giumenta muta, parlando con voce umana, frenò la pazzia del profeta” (2 Pietro 2:16) . “Che t’ho fatto che tu mi percuoti già per la terza volta?” VA 90.1

    Furioso per essere stato ostacolato nel suo viaggio, Balaam rispose alla bestia come se questa fosse un essere intelligente: “Perché ti sei fatta beffe di me. Ah! Se avessi una spada in mano, ti avrei ammazzato subito”. In quel momento gli occhi di Balaam si aprirono vide l’angelo dell’Eterno che stava in piedi sulla strada con la spada sguainata pronta a uccidere. Terrorizzato Balaam, si prostrò con la faccia a terra. L’angelo gli disse: “Perché hai percosso l’asina già tre volte? Ecco io sono uscito per resisterti, perché il tuo cammino è perverso davanti a me. L’asina mi ha visto ed è uscita di strada davanti a me tre volte; se non fosse uscita di strada davanti a me, certo io t’avrei già ucciso e avrei lasciato in vita lei.”VA 90.2

    Quando Balaam vide l’Angelo esclamò spaventato: “Ho peccato, perché non sapevo che tu ti fossi posto contro di me sulla strada; e ora, se questo ti dispiace, io me né ritornò indietro”. PP 442, 443.VA 90.3

    Dopo che l’angelo dell’Eterno ordinò a Balaam di non compiere il desiderio dei moabiti, gli permise di continuare il suo viaggio. Balak incontrò Balaam, e gli chiese: “Non ti ho mandato con insistenza a chiamare? E Balaam rispose: “Ecco sono venuto da te, ma posso io adesso dire qualsiasi cosa? La parola che Dio mi metterà in bocca, quella dirò” Balaam ordinò che si preparassero i sacrifici secondo i riti religiosi. Allora Dio inviò il suo angelo per insegnargli ciò che avrebbe dovuto dire, come lo aveva fatto prima quando Balaam era dedito al servizio di Dio.VA 90.4

    “E Dio mise le parole in bocca a Balaam: “Balak mi ha fatto venire da Aram il re di Moab dicendo: Vieni, maledicimi Giacobbe, vieni esecra Israele. Come farò a maledire quello che Iddio non ha maledetto? Perché devo esecrare ciò che Dio non ha esecrato?....VA 91.1

    Balak era arrabbiato e disgustato. Poi esclamò: “Che cosa mi hai fatto. Ti ho chiamato per maledire i miei nemici, ed ecco non hai fatto che benedirli”.VA 91.2

    Balak riteneva che il grandioso spettacolo del vasto accampamento degli ebrei avesse impaurito Balaam a tal punto da togliergli il coraggio di pronunciare la sua maledizione su Israele. Pensò che se lo avrebbe portato in un luogo dove Israele non appariva così impressionante, forse avrebbe cercato di maledirlo. Ma nuovamente in Zofim… Balaam offrì sacrifici, e si ritirò per incontrare l’angelo dell’Eterno, e l’angelo, lo informò su quello che doveva dire. 1SP 322-324.VA 91.3

    Larger font
    Smaller font
    Copy
    Print
    Contents