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La Verità Sugli Angeli

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    Altre apparizioni dopo la risurrezione

    Nel tardo pomeriggio del giorno della risurrezione, due dei discepoli erano in cammino verso Emmaus, una piccola cittadina a circa dodici chilometri da Gerusalemme…. Al mattino avevano appreso la notizia della sparizione del corpo di Cristo dalla tomba, e udito il rapporto delle donne sulla visione degli angeli e sull’incontro con Gesù. Adesso tornavano alle loro case per meditare e per pregare... Non avevano percorso ancora molta strada quando un altro viandante si accostò a loro. Immersi nella tristezza e nella delusione, non lo guardarono attentamente e continuarono a parlare dell’argomento che stava loro a cuore. Conversavano sull’insegnamento di Gesù senza riuscire a intenderlo pienamente. Ma proprio in quel momento Gesù era accanto a loro e voleva consolarli… Ma prima volle impartire loro una lezione che non avrebbero più dimenticato… Cominciando da Mosè, proprio dagli inizi della storia biblica,VA 184.3

    Gesù espose le cose che nelle Scritture lo riguardavano… Basandosi sulle profezie, Gesù dette ai discepoli un’idea corretta della sua missione per l’umanità… Il sole era sceso all’orizzonte…. Quando i discepoli giunsero a casa, il viandante parve volesse continuare il viaggio. Ma essi gli si erano affezionati e desideravano udirlo ancora; perciò gli dissero: “Rimani con noi” Siccome pareva che non volesse accettare l’invito, insistettero: “Perché si fa la sera e il giorno è già declinato”. E Gesù cedette alle loro preghiere “ed entrò per rimanere con loro”. (Luca 24:29) Il pasto frugale della sera fu subito preparato e venne posto davanti all’ospite che stava seduto a capo della tavola. Questi alzò le mani per benedire il cibo. I discepoli rimasero sbalorditi. Il loro compagno di viaggio stendeva le mani proprio come faceva il Maestro; lo guardarono di nuovo e videro sulle sue mani il segno dei chiodi. Insieme gridarono: “E’ il Signor Gesù! E’ risorto dai morti!” Si alzano per gettarsi ai suoi piedi e adorarlo, ma Egli sparisce al loro sguardo… Hanno fretta di comunicare questa grande notizia, per cui non possono rimanere seduti a parlare…. Senza toccare cibo e traboccanti di allegrezza, rifanno la strada che hanno appena percorso: vogliono dare l’annuncio ai discepoli che si trovano in città. DA 795-801VA 185.1

    I due discepoli entrarono a Gerusalemme attraverso la porta orientale che, in occasione delle feste, rimaneva aperta la notte… Si recarono nella camera alta, dove Gesù aveva trascorso l’ultima sera, prima della morte.. La porta della camera era scrupolosamente sbarrata. Bussarono ma nessuno rispose. Tutto taceva. Dissero i loro nomi, e allora la porta si aprì lentamente. Entrarono, e insieme con loro entrò un altro, invisibile. La porta fu subito richiusa per timore delle spie. Trovarono i discepoli molto eccitati; lodavano e ringraziavano Dio dicendo: “Il Signore è veramente risuscitato ed è apparso a Simone”. I due pellegrini, ancora ansimanti per la corsa che avevano fatto, raccontarono la meravigliosa storia del loro incontro con Gesù. Appena tacquero… un’altra persona apparve loro… Allora udirono una voce che non poteva essere che quella del loro Maestro…VA 185.2

    “Ma essi smarriti e impauriti, pensavano di vedere uno spirito. Ed Egli disse loro: “Perché siete turbati? Perché vi sorgono in cuore tali pensieri? Guardate le mie mani e i miei piedi, perché son ben io. Toccatemi e guardate, perché uno spirito non ha la carne e ossa come vedete che io ho. E detto questo, mostrò loro le mani e i piedi”.DA 802, 803.
    Luca 24: 37-40
    VA 186.1

    Un certo numero di discepoli cominciò a incontrarsi regolarmente la sera nella camera alta, ma Tommaso di solito non vi andava. Una sera, decise d’incontrarsi anch’egli con altri. I discepoli cenavano, parlavano delle testimonianze che Cristo aveva dato loro riguardo alle profezie. “Venne Gesù, a porte chiuse, e si presentò in mezzo a loro, e disse: “Pace a voi”. VA 186.2

    Poi il Maestro si rivolse direttamente a Tommaso e disse: “Porgi qua il dito e vedi le mie mani; e porgi la mano e mettila nel mio costato, e non essere incredulo, ma credente”… Non aveva più bisogno di altre prove. Il suo cuore trasalì di gioia, e gettandosi ai piedi di Gesù esclamò: “Signore mio e Dio mio”. (Giovanni 20 : 27,28) DA 807VA 186.3

    Gesù aveva detto ai discepoli di andare in Galilea, ed essi vi si recarono appena finita la settimana di Pasqua. Si ritrovarono in sette, vestiti semplicemente con gli abiti modesti dei pescatori... Nel frattempo, lungo la riva qualcuno li guardava senza essere visto… Dopo l’alba… i discepoli si accorsero di uno straniero in piedi sulla spiaggia…. e Giovanni riconobbe lo straniero e disse a Pietro: “È il Signore”. DA 809, 810VA 186.4

    Su una montagna della Galilea avvenne una grande assemblea alla quale assistettero tutti i credenti… Nel tempo stabilito, circa cinquecento credenti si trovarono riuniti, a piccoli gruppi, sul fianco della montagna, pronti ad ascoltare la testimonianza di coloro che avevano visto Cristo dopo la sua risurrezione.VA 186.5

    Improvvisamente, Gesù apparve tra loro. Nessuno avrebbe saputo dire da dove e com’era venuto… Allora Gesù disse: “Ogni potestà mi è stata data in cielo e sulla terra”. Le Sue parole fecero volgere l’attenzione dei suoi ascoltatori dalle cose terrene e temporali a quei celesti ed eterne... DA 818, 819.VA 187.1

    Dopo la Sua resurrezione, Gesù rimase sulla terra ancora per quaranta giorni per preparare i discepoli per l’opera che dovevano fare, e spiegare tutto quello che finora non avevano capito. Egli parlò delle profezie concernenti il Suo avvento, il rifiuto da parte dei Giudei e della Sua morte, mostrando che tutti i passi delle profezie si erano compiute. Disse loro che dovevano considerare il compimento delle profezie come una garanzia della potenza che li avrebbe assistiti nella loro opera futura. AA 26VA 187.2

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