Capitolo 79: Le tentazioni della gola
Una delle tentazioni più forti che l’uomo deve affrontare è quella della gola. Fra la mente e il corpo intercorre una misteriosa e anche meravigliosa relazione: la prima agisce sul secondo e viceversa. Il primo scopo della vita deve essere quello di conservare l’organismo in buona salute, di svilupparne le energie affinché ogni parte di questa macchina vivente possa funzionare armoniosamente. Trascurare il corpo equivale a trascurare la mente. Dio non può essere glorificato dai suoi figli se essi hanno un corpo malato e una mente debilitata. Cedere alle tentazioni del palato a scapito della salute, vuol dire abusare dei propri sensi. Chi si abbandona a ogni tipo di intemperanza, nel mangiare e nel bere, distrugge le proprie energie fisiche e indebolisce le proprie facoltà morali. Chiunque agisce in questo modo subirà le conseguenze della violazione delle leggi fisiche.TT1 282.1
Il Redentore del mondo sapeva che la soddisfazione degli appetiti avrebbe provocato l’indebolimento del fisico, determinato una disfunzione degli organi percettivi e impedito una chiara comprensione delle realtà sacre ed eterne. Egli sapeva che il mondo si sarebbe impegnato a soddisfare i piaceri della gola e che questa debolezza avrebbe finito per indebolire le energie morali. Se l’indulgenza per gli appetiti era così forte nel genere umano che per infrangerne il potere in favore dell’uomo il Figlio di Dio era stato costretto a digiunare quasi sei settimane, oggi i cristiani hanno una grande opera da compiere se vogliono vincere come egli vinse! La forza della tentazione di cedere agli appetiti può essere misurata solo da quell’angoscia inesprimibile provata dal Cristo durante il suo prolungato digiuno nel deserto.TT1 282.2
Il Cristo sapeva che per realizzare con successo il piano della salvezza doveva iniziare la sua opera proprio da dove l’uomo aveva fallito: Adamo aveva peccato per soddisfare i piaceri della gola. Per insegnare agli uomini l’importanza di ubbidire alla legge di Dio, il Cristo iniziò l’opera di redenzione con la riforma delle abitudini fisiche dell’umanità. La decadenza della virtù e la degenerazione del genere umano sono da attribuirsi soprattutto all’indulgenza nei confronti degli appetiti.TT1 282.3
Tutti, ma in modo particolare i pastori che insegnano la verità, hanno la solenne responsabilità di vincere le tentazioni della gola. Se essi avessero il controllo delle proprie passioni e dei propri appetiti, l’efficacia della loro attività sarebbe maggiore e le loro stesse facoltà intellettuali risulterebbero rafforzate dall’attività fisica e da quella mentale.TT1 282.4
Grazie ad abitudini di stretta temperanza, ed esercitando il corpo e la mente, essi sarebbero in grado di produrre una maggiore quantità di lavoro e di preservare la lucidità delle facoltà mentali. In questo modo i pensieri e le parole fluirebbero più facilmente, le attività religiose risulterebbero più efficaci e l’effetto sugli ascoltatori sarebbe più incisivo.TT1 282.5