La Vostra Luce Risplenda, 21 luglio

Voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme e in tutta la Giudea, in Samaria e fino all’estremità della terra. Atti 1:8DAG 224.1

Il mio cuore si rallegrò nel vedere tra i convertiti (Willis, Michigan) tanti giovani uomini e donne, che si sono sottomessi all’amore di Gesù, riconoscendo il buon lavoro che Dio ha svolto nelle loro anime. È stato davvero un momento grandioso.DAG 224.2

“Col cuore infatti si crede per ottenere giustizia e con la bocca si fa confessione per ottenere salvezza”. Romani 10:10 Per coloro che sono venuti da poco alla fede, è essenziale riscoprire il piacere e il dovere di diventare collaboratori di Dio, al fine di esercitare un’influenza santificante su tutti coloro con cui sono in contatto. “I miei testimoni siete voi” - dice l’Eterno. Isaia 43:10 Tutti hanno ricevuto un compito come testimonianza della salvezza.DAG 224.3

Nella vera religione non esiste l’egoismo, non c’è nulla di esclusivo. Il Vangelo di Cristo è diffuso ed è battagliero. È descritto come il sale della terra, il lievito trasformatore, la luce che illumina nelle tenebre. È impossibile che uno accetti il favore e l’amore di Dio e goda della comunione con Lui e non senta nessuna responsabilità riguardo alle anime per cui Cristo è morto, che sono nelle tenebre e che periscono nei loro peccati. Se coloro che professano di essere seguaci di Dio e non diventano la luce del mondo, il potere vitale li abbandonerà, e senza Cristo nella loro vita diventano freddi e indifferenti. La loro anima morta li renderà morti anziché vivi rappresentanti di Gesù. Ognuno deve sollevare la croce con modestia e umiltà; deve assumersi i propri doveri, impegnandosi nel lavoro a favore di coloro che hanno bisogno di aiuto e di luce. Tutti quelli che accettano i propri doveri acquisiranno un’esperienza, i loro cuori s’illumineranno e saranno stimolati a preservare le forze per l’opera di Dio. È Dio che interviene nel loro cuore perché agiscano secondo il Suo volere. Review and Herald, July 21, 1891.DAG 224.4