Non Dobbiamo Sminuire Gli Errori, 18 settembre

L’uomo buono dal buon tesoro del cuore trae cose buone; ma l’uomo malvagio dal suo malvagio tesoro trae cose malvagie. Matteo 12:35DAG 285.1

Non dovresti mai collaborare con gli infedeli, a meno che non hai le prove che non siano tali. Quando l’infedeltà di un lavoratore è chiaramente dimostrata, non dovresti collaborare con lui affinché egli n trovi scuse e ti dica “sei stato duro con me”. Non devi fare nulla che provochi l’errore e quindi anche la rabbia. Non provocare nei cuori dei credenti e dei non credenti i sentimenti ancor peggiori di quanto non siano già. Non portare accuse contro di loro che possono risultare crudelmente ingiuste. Con un tale atteggiamento puoi portare le anime alla perdizione... Nel tuo lavoro dovresti rivelare la simpatia di Cristo. Le tue parole devono esprimere la simpatia. Non devi usare il linguaggio di Canaan. Tu non sei più nel mondo, perché sei uscito da esso e devi essere lontano dai suoi metodi e dalle sue pratiche. Nella parola e nelle azioni devi rivelare gli scopi dell’amore di Dio, devi sempre trattare i tuoi colleghi con rispetto... Colui che sta servendo Cristo, sta solo facendo il suo dovere per mezzo dello Spirito Santo. Nessuna parola di rimprovero o di rabbia deve essere pronunciata, perché tali parole disonorano il Cristo. Ciascun cristiano deve imparare a controllare sé stesso. Il Signor Gesù ha scelto gli esseri umani come Suoi strumenti ed essi devono svolgere i Suoi scopi. La Sua morte sulla croce del Calvario era il culmine della Sua umiliazione. Il Suo lavoro come Redentore è al di là della concezione finita. Solo coloro il cui Io è morto, le cui vite sono nascoste con Cristo in Dio che possono avere una concezione della completezza dell’offerta fatta per salvare la razza caduta. Nella vita quotidiana dobbiamo seguire l’esempio di Cristo. Facendo così nella vita religiosa verrà la pace che passa ogni comprensione. Non dobbiamo impegnarci in alcuna occupazione o impresa per ottenere la lode o l’onore degli uomini. Non si deve mai dire una parola o fare una cosa che sminuisca l’ideale nella mente degli altri riguardo Colui che è morto di una morte vergognosa sulla croce. Letter 196, Sept. 18, 1901, to an administrator at the St. Helena Sanitarium.DAG 285.2