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Con Dio Fino All’ultimo Giorno

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    Mantenersi Sempre In Equilibrio, 11 settembre

    Io infatti vi ho dato l’esempio, affinché come ho fatto io facciate anche voi. Giovanni 13:15DAG 278.1

    Noi dobbiamo formare oggi il nostro carattere per il cielo. Nessun carattere può essere completo senza passare per le prove e le sofferenze. È necessario passare attraverso le prove. Cristo per primo era sottoposto alla prova del carattere per il nostro bene, affinché anche noi potessimo imparare a sopportare le prove con l’aiuto di Dio. Cristo è il nostro esempio di pazienza, di tolleranza, e di mansuetudine. Egli era in disaccordo con tutto il mondo corrotto, eppure non cedette alla passione e alla violenza sia con le parole sia con le azioni nonostante gli abusi ai quali è stato sottoposto in cambio delle Sue buone opere. La Sua afflizione era grande, Egli è stato rifiutato e trattato in modo indicibile, eppure non ha mai contrattaccato. Possedeva l’autocontrollo, la dignità e la maestà. Ha sofferto in silenzio e ha dimostrato compassione, pietà e amore... Cerchiamo di imitare il nostro Redentore in tutte queste cose. Quando le cose non vanno bene non dobbiamo adirarci. Non perdiamo il controllo quando le cose non sono come vorremmo che fossero. Quando gli altri sbagliano, non è una scusa per noi di fare altrettanto. Due errori non ci portano alla soluzione giusta. Per vincere, dobbiamo comportarci come Cristo. Quando era dispiaciuto, Gesù non mormorò mai, non si lamentò mai. Non ebbe alcun risentimento. Non fu mai scoraggiato, agitato, confuso o irritato. Anzi, era paziente, calmo. Agiva sempre con grande autocontrollo. Tutte le Sue opere e in qualsiasi circostanza, erano fatte con tranquilla dignità e facilità. Non amava gli applausi. Non temeva le minacce dei Suoi nemici. Quando si trovava in mezzo alla moltitudine eccitata e violenta, si muoveva come si muove il sole sopra le nuvole. Evitava le passioni umane e il trambusto mondano. Eppure, non era indifferente alle pene degli uomini. Il Suo cuore era toccato dalle sofferenze e dalle necessità dei Suoi fratelli, come se Lui stesso fosse afflitto. Aveva una straordinaria calma interiore, una pace serena. La Sua volontà era sempre sottomessa a quella del Padre Suo. Non la mia volontà, ma la Tua sia fatta... era la Sua preghiera espressa con le labbra pallide e tremolanti. Letter 51a, Sept. 11, 1874, to Edson and Emma White.DAG 278.2

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