Collaboratori Di Dio, 24 settembre

Ora né chi pianta né chi annaffia è cosa alcuna, ma è Dio che fa crescere. 1 Corinzi 3:7DAG 291.1

Dobbiamo renderci conto che individualmente siamo cooperatori di Dio. Perciò, miei cari, come mi avete sempre ubbidito non solo quando ero presente, ma molto più ora che sono assente, compite la vostra salvezza con timore e tremore, poiché Dio è colui che opera in voi il volere e l’operare, per il suo beneplacito. (Fil 2:72, 13). Ecco la collaborazione del divino con gli uomini. Abbiamo bisogno della prima e dell’ultima pioggia. Le prime e le ultime piogge sono necessarie. Noi siamo infatti collaboratori di Dio; voi siete il campo di Dio, l’edificio di Dio. (1 Corinzi 3:9). Solo il Signore può dare la preziosa pioggia. Le nuvole, il sole, la rugiada e la notte — sono i favori preziosi del cielo. Ma tutti questi favori benevolmente concessi, dimostreranno un minimo valore a coloro che non li usano diligentemente. Devono essere intrapresi sforzi adeguati nell’agricoltura come la continua aratura. Devono essere usati gli strumenti adeguati e l’abilità dell’uomo. Il seme deve essere seminato nella giusta stagione. Devono essere osservate le leggi che controllano il seme e il raccolto, altrimenti non ci sarà raccolto... L’apostolo ci presenta un altro esempio: “Siamo collaboratori di Dio” (v.9) nel costruire un edificio. La costruzione di un edificio richiede l’abilità e il materiale come il legname che Dio ha generato per la felicità e la benedizione dell’uomo. Il Signore ha fornito gli alberi e ora l’uomo deve usare questi alberi. Devono essere tagliati e preparati usando la sega, l’ascia, il cuneo, e il martello al fine di costruire un edificio. Così viene presentata la collaborazione dell’uomo e del divino. Ogni potere è in Dio. “Senza di me, dice il Signore, non potete fare nulla”. (Giovanni 15: 5). Quindi, quante ore ci occorrerebbero per lavorare da soli? Tutta la gloria proviene da Dio e dobbiamo ricorrere a tutti i modi possibili per dare la nostra collaborazione a Dio... Dobbiamo prendere in considerazione il nostro interesse spirituale con molta attenzione. Se abitiamo in Cristo, non permetteremo che le nostre transazioni commerciali, anche nel nostro servizio per Lui, vengano davanti alla fragranza spirituale, che dovrebbe caratterizzare la collaborazione con i nostri fratelli. Manuscript182, Sept. 24, 1897, Year God’s Husbandry.,,DAG 291.2