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Con Dio Fino All’ultimo Giorno

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    Un Regalo Straordinario Di Dio, 25 dicembre

    Or sia ringraziato Dio per il suo dono ineffabile. 2 Corinzi 9:15DAG 386.1

    La scorsa notte, la celebrazione del natale nel santuario di Battle Creek si è svolta in modo solenne anche se modesto. Abbiamo espresso gratitudine a Dio per tutto ciò che è stato fatto e detto, perché Gesù il Principe della Vita era venuto in questo piccolo mondo a Betlemme per offrire sé stesso per salvare l’uomo dal peccato. Egli venne per adempiere le profezie che dovevano essere annunciate dai profeti e dai veggenti, e per iniziare una grande opera missionaria mediante la sua Parola. E per questa ragione ogni anima è soggetta al più solenne obbligo e gratitudine a Dio, poiché Gesù, il Redentore del mondo si è impegnato a salvare ogni figlio e figlia di Adamo. Colui che non accetta questo dono celeste, può incolpare solo sé stesso. Il sacrificio di Gesù è completo, pienamente coerente con la giustizia e l’onore della santa legge di Dio. L’innocente ha sofferto per il colpevole, e questo richiama la piena e completa gratitudine. Il 25 dicembre alle dieci e mezzo ho preso la parola. Il Signore mi suggerì le più belle e sincere parole per questa occasione. Ho cercato di presentare il tema alla luce della Parola di Dio. Dissi che l’opera di Dio concernente la salvezza delle anime non poggia soltanto sul ministro in carica, ma che ogni uomo è chiamato a svolgere il proprio compito. L’opera del Signore deve continuare da tutti i membri che fanno parte del corpo di Cristo. Ognuno deve essere istruito in modo appropriato per collaborare nella conversione delle anime. Chi si è arruolato nell’esercito del Signore, lo ha fatto non per divertimento, bensì per sopportare le avversità come un fedele soldato della croce di Cristo. Ogni soldato di Cristo deve fare la propria parte, deve essere vigile e coraggioso. Alla fine del mio discorso, molte altre testimonianze sono state aggiunte in quella occasione. Dopo il culto siamo ritornati a casa. Alla cena di natale abbiamo invitato Fred Walling, il figlio di mia nipote, sua moglie, la madre di sua moglie con i loro due bambini, di cui uno di tre mesi e l’altro di sei anni. Queste povere persone si sentivano come estranei, di conseguenza avevano bisogno di un piccolo incoraggiamento. Manuscript 24, Dec. 25, 1889, diary.DAG 386.2

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