Praticare La Pietà, 12 marzo

...e illumini gli occhi della vostra mente, affinché sappiate qual è la speranza della sua vocazione e quali sono le ricchezze della gloria della sua eredità tra i santi. Efesini 1:18DAG 89.1

Che l’occhio della vostra comprensione sia illuminato in modo tale da poter influire sui vostri cuori e che il tempio dell’anima si riempia di misericordia e compassione divina per le anime che periscono e non hanno mai sentito il messaggio. Il nostro lavoro missionario deve essere molto più ampio. L’abnegazione e il sacrificio devono essere praticati come mai prima d’ora. DAG 89.2

Lavorando attivamente per soddisfare i bisogni della causa di Dio, mettiamo le nostre anime in contatto con la Fonte del potere divino. Nessuno può trattenere l’idea che chi ha abbracciato la Verità sia più determinato a impartire che a ricevere. Il vostro dispendio spirituale non deve superare il reddito spirituale. L’uno è essenziale per l’altro. Se si trascura l’uno, si trascura anche altro. I servitori di Dio più attivi, in ogni epoca, sono stati quelli che praticavano più pietà. Le loro necessità spirituali erano supplite dalla Fonte di potere che non si esaurisce mai ed essi la impartivano agli altri. Quando rivolgeremo lo sguardo alla gloria di Dio, allora saremo in grado di coltivare la pietà personale.DAG 89.3

C’è il pericolo che la nostra attività religiosa possa diventare più superficiale a discapito della sua profondità. C’è il pericolo che i nostri operai, dipendano da esseri umani, dalle attrezzature, dai grandi preparativi per l’opera, e perdano la fermezza della loro fede in Dio, in modo da mostrare grande prosperità, trascurando l’opera che deve essere svolta nel cuore. La filantropia, per quanto diffusa, non può sostituire la pietà personale. DAG 89.4

Il pericolo è ovunque e per questa ragione dobbiamo dipendere costantemente da Dio. Che lo Spirito Santo renda i nostri cuori altruistici e pronti ad ascoltare gli ordini dall’alto... Non c’è nulla di insignificante nell’opera di Dio. La fedeltà con cui il lavoro è fatto, decide la nostra ricompensa, più della quantità. Agli occhi di Dio, l’opera di chi ha un solo talento è altrettanto preziosa di chi ha cinque talenti.Manuscript 25, Mar. 72, 1899, “Faithfulness in the Work of God”..DAG 89.5