Resa Incondizionata, 16 maggio

Io sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me; e quella vita che ora vivo nella carne, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato sé stesso per me. Galati 2:20DAG 156.1

Dio non chiede altro che una resa incondizionata. I credenti convertiti a metà e i peccatori non potranno far parte del regno dei cieli. Lì non sarebbero felici; perché non sanno nulla dei princìpi elevati e santi che caratterizzano i membri della famiglia reale. Il vero cristiano mantiene sempre aperte verso il cielo le finestre dell’anima, vive in comunione con Gesù. La sua volontà è conforme a quella di Cristo e il suo maggior desiderio consiste nell’assomigliare sempre più a Cristo... Dobbiamo lottare ferventemente e instancabilmente per raggiungere l’ideale di Dio per noi. Non dobbiamo farlo come una penitenza ma come l’unico mezzo per raggiungere la vera felicità. L’unico modo per ottenere pace e gioia consiste nel mantenere una relazione vivente con Colui che sacrificò la Sua vita per noi, che morì affinché noi potessimo vivere e che vive per unire il suo potere agli sforzi di coloro che stanno lottando per ottenere la vittoria. La santità consiste nell’essere sempre in armonia con Dio. Noi lotteremo per essere quello che Cristo desidera che siamo: cristiani di fatto e in verità, affinché il mondo possa vedere nelle nostre vite una rivelazione del potere salvifico della Verità? Questa terra è la nostra scuola di preparazione, e mentre siamo qui, dovremo affrontare prove e difficoltà. Il nemico di Dio cercherà continuamente di separarci dalla nostra lealtà al Signore. Ma quando ci afferriamo a chi immolò la sua vita in sacrificio per noi, saremo al sicuro. L’abbraccio di Cristo comprende il mondo intero. Morì sulla croce per distruggere chi aveva il potere della morte e per sradicare il peccato da ogni anima credente. Ci invita a offrire noi stessi sull’altare del servizio come olocausto vivente. Dobbiamo consacrare incondizionatamente a Dio tutto ciò che abbiamo e siamo. Nella scuola di preparazione terrena dobbiamo imparare le lezioni che ci renderanno idonei per entrare nella scuola superiore, dove la nostra educazione continuerà sotto la direzione personale di Cristo. Allora ci rivelerà il significato della Sua Parola. Non dovremmo noi, nei pochi giorni di prova che ci restano, comportarci come uomini e donne che cercano la vita nel regno di Dio, e un’eternità piena di benedizioni? Review and Herald, May 16, 1907.DAG 156.2