Decisioni E Azioni, 19 marzo

Egli stesso portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, affinché noi, morti al peccato, viviamo per la giustizia; e per le sue lividure siete stati guariti. 1 Pietro 2:24DAG 96.1

Grazie a Cristo che ha preso il peccato su di Sé per dare all’uomo una seconda possibilità. Se vuole, l’uomo può ritornare ad essere leale con Dio. Ma se l’uomo si rifiuta di obbedire ai comandamenti di Dio, se respinge gli avvertimenti e i messaggi che ha ricevuto da Dio, per accettare le parole seducenti di coloro che ascoltano l’ingannatore, la sua ignoranza è volontaria e deliberatamente si mette sotto la condanna di Dio. Sceglie la disobbedienza, perché l’obbedienza significa portare la croce, praticare l’abnegazione e seguire Gesù. La mente naturale tende verso il piacere e l’autogratificazione, ed è nei piani di Satana provvedere a queste cose in abbondanza, affinché l’eccitazione domini gli uomini e non dia loro il tempo di considerare la seguente domanda: In quale condizione si trova la mia anima? L’amore per il piacere è contagioso…. In tale contesto, la mente è sempre alla ricerca di qualche divertimento. La capacità di godere delle ricchezze della gloria, aumenterà in proporzione al desiderio che abbiamo di possederle. Come possiamo aumentare il nostro apprezzamento per Dio e per le cose celesti in questa vita? Se permettiamo che le esigenze e le preoccupazioni di questo mondo assorbano tutto il nostro tempo e ogni nostra attenzione, le nostre facoltà spirituali si indeboliranno e moriranno per mancanza d’esercizio. In una mente totalmente concentrata sulle cose terrene, la luce del cielo non può più entrare. La grazia trasformatrice di Dio non può essere sentita sulla mente e il carattere. I talenti che dovrebbero essere usati vengono ignorati e trascurati. In tal caso come possiamo rispondere all’invito di Gesù “Venite, perché è già tutto pronto?” (Luca 14:17) Come è possibile che un uomo riceva questa lode “Bene, buono e fedele servo; tu sei stato fedele in poca cosa; io ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo signore” quando è stato disubbidiente, ingrato ed empio? (Matteo 25:23) Ha educato la sua mente a escludere le chiare esigenze di Dio e a provare disgusto per ciò che è religioso. Ama le cose terrene più che le cose del cielo. L’obbedienza ai comandamenti di Dio darà come risultato che i nostri nomi siano scritti nel libro della vita dell’Agnello, “Perché siamo divenuti partecipi di Cristo”. (Ebrei 3:14) Manuscript 28, Mar. 19, 1899, “Think Not That I Am Come to Destroy the Law.”DAG 96.2