La Potenza Della Preghiera, 27 giugno

Il Signore non ritarda l’adempimento della sua promessa, come alcuni credono che egli faccia, ma è paziente verso di noi, non volendo che alcuno perisca, ma che tutti vengano a ravvedimento. 2 Pietro 3:9DAG 199.1

Mi stupisce il fatto come Dio possa sopportare oltre la perversità dei Suoi figli, la loro disobbedienza, l’abuso della Sua misericordia e la falsa testimonianza contro di Lui, così a lungo. Ma le vie e i modi del Signore non sono come le nostre, per cui non dobbiamo meravigliarci della Sua tolleranza, tenera pietà e infinita compassione, poiché Egli ha dato una prova inconfondibile del Suo carattere che è lento all’ira, misericordioso verso tutti quelli che lo amano e osservano i Suoi comandamenti. Sono molto grata al Signore per la pace concessami questa mattina. La scorsa notte mi sono riposata bene. So che il mio Signore non mi abbandonerà mai, specialmente in tempo di necessità... Le anime periscono nei loro peccati in ogni parte del mondo, e la mia anima ne soffre. Il mio grande desiderio è di salvarle dalla morte. Oh! Quanti ancora non sono stati avvertiti, non hanno mai sentito la Verità, mentre le nostre preghiere e le speranze sono rivolte per quelli che rifiutano i privilegi e l’opportunità tanto necessarie per la loro salvezza. Essi sembrano essere fatti di ghiaccio. Ma i nostri cuori devono essere scaldati con il fuoco divino; i nostri sforzi come cristiani e il nostro esempio devono essere seri e potenti. I nostri doveri hanno una grande importanza. Il nostro senso di dipendenza ci avvicinerà a Dio e il nostro senso del dovere unito alle nostre preghiere, produce una fede sempre più forte. Dobbiamo prendere il Signore sulla parola; agire con fede, di credere nelle Sue promesse e di lottare per ricevere la grazia di Dio. L’apprendimento non è essenziale; il genio non è essenziale; l’eloquenza può mancare; ma le preghiere devono essere fatte con il cuore contrito, devono essere continue e rivolte a Dio senza che nessuno ci ascolti. Il potere di Dio ci renderà efficaci. Letter 35, Jure 27,1878, to the president of the General Conference, her husband.DAG 199.2