Capitolo 4:3-5
La fede afferra la giustizia di Cristo — (cap. 3:28; 5:1; Efesini 2:8)7ACB 215.1
La fede è la condizione su cui Dio basa la promessa del perdono ai peccatori. Non che ci sia una virtù nella fede per cui la salvezza è meritata, ma perché la fede può afferrare i meriti di Cristo, l’unico rimedio previsto contro il peccato. La fede può presentare una perfetta ubbidienza a Cristo e protegge il peccatore dalle tentazioni. Se il peccatore crede in Cristo come suo personale Salvatore, egli, in base alle Sue promesse, ottiene il perdono e la giustificazione. L’anima che si pente si rende conto che la sua giustificazione viene da Cristo, perché sa che Egli è morto per lui.7ACB 215.2
Abramo credette a Dio, e ciò gli fu messo in conto di giustizia. Ora a chi opera, il salario non è messo in conto come grazia, ma come debito; mentre a chi non opera ma crede in colui che giustifica l’empio, la sua fede è messa in conto come giustizia. (Romani 4:3-5)7ACB 215.3
La giustizia è l’ubbidienza alla legge. La legge richiede quindi giustizia e questo il peccatore deve alla legge; ma egli non è capace di generarla. L’unico modo in cui egli può raggiungere la giustizia è attraverso la fede. Per fede egli può portare a Dio i meriti di Cristo e il Signore ripone l’ubbidienza di Suo Figlio sul conto del peccatore. La giustizia di Cristo è accettata al posto del fallimento dell’uomo, e Dio accoglie, perdona e giustifica il pentito e lo tratta come se fosse giusto e lo ama come ama Suo Figlio. Questo è il modo in cui viene accreditata la giustizia per fede. (RH, Nov.4, 1890)7ACB 215.4