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I tesori delle testimionianze 3

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    Scuotere gli indolenti

    Le anime periscono lontano da Cristo e quelli che si dicono discepoli di Cristo le lasciano morire. I nostri fratelli hanno ricevuto dei talenti per la salvezza delle anime; ma alcuni di essi li hanno avvolti in un tovagliolo e seppelliti nel terreno. Come possono somigliare al’angelo che vola in mezzo al cielo per proclamare i comandamenti di Dio e la fede di Gesù? Che cosa possiamo ancora dire a chi è indolente per scuoterlo dal suo torpore e spingerlo a lavorare per il Maestro? Che cosa si può dire al membro pigro per fargli capire la necessità di disseppellire il suo talento e metterlo a profitto? Nel regno di Dio non ci sono oziosi o indolenti. Voglia Dio far comprendere tutta l’importanza di questo argomento alla chiesa addormentata! Che Sion si levi, indossi la sua veste sontuosa e risplenda!TT3 40.1

    Vi sono molti predicatori consacrati che non hanno mai esercitato una cura pastorale sul gregge di Dio; che non hanno mai vegliato sulle anime come se dovessero renderne conto. La chiesa, anzicé svilupparsi, finisce col diventare un organismo debole, dipendente e inefficiente. I membri abituati a fare assegnamento sul predicatore, fanno ben poco per Gesù. Non portano frutto e diventano sempre più egoisti e infedeli. Essi ripongono la loro speranza nel predicatore e contano su di lui perché mantenga in vita la loro debole fede. Poiché i membri di chiesa non sono stati adeguatamente istruiti da coloro che Dio aveva posto come sorveglianti, molti hanno finito col diventare dei servi pigri seppellendo i loro talenti e lamentandosi del comportamento del Signore nei loro riguardi. Essi vorrebbero essere vezzeggiati come dei bambini malati.TT3 40.2

    Questa situazione di debolezza non deve continuare. Occorre organizzare bene il lavoro nella chiesa affinché i membri imparino a recare la luce agli altri, rafforzando così la propria fede e accrescendo allo stesso tempo la loro conoscenza. Dando quello che hanno ricevuto da Dio, saranno confermati nella fede. Una chiesa che lavora è una chiesa viva. Noi siamo edificati come pietre viventi, e ogni pietra deve emettere luce. Ogni cristiano è paragonato a una pietra preziosa che riceve e riflette la gloria di Dio.TT3 40.3

    L’idea che il predicatore debba portare tutte le responsabilità e svolgere tutto il lavoro è un grave errore. Esaurito dal’eccessivo strapazzo egli rischia di mettere fine alla propria vita in breve tempo. Se invece il peso fosse giustamente distribuito, secondo le istruzioni di Dio, egli potrebbe vivere a lungo. Perché il peso possa essere suddiviso, la chiesa dovrebbe ricevere delle precise istruzioni da parte di coloro che possono insegnare a seguire Cristo e a lavorare come Egli lavorò.TT3 40.4

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