Capitolo 5: La guarigione dello Spirito
Molti di coloro che si rivolsero al Cristo per essere aiutati erano malati, ed egli non si rifiutò di guarirli. E quando la sua forza penetrava in loro, essi diventavano consapevoli dei loro peccati e molti venivano guariti sia dalle loro malattie spirituali sia da quelle fisiche.OGM 34.1
Tra questi c’era il paralitico di Capernaum. Come il lebbroso, questo paralitico aveva perso ogni speranza di guarire. La sua malattia era il risultato di una vita di peccato e le sue sofferenze erano aggravate dal senso di colpa. Aveva chiesto aiuto ai dottori e ai farisei, ma inutilmente. Essi lo avevano dichiarato incurabile, denunciato come un peccatore e avevano detto che sarebbe morto vittima della collera di Dio.OGM 34.2
L’uomo paralizzato era sprofondato nella disperazione. Poi sentì parlare delle opere di Gesù. Altri disperati, peccatori come lui, erano stati guariti. Questo lo incoraggiò a credere che anche lui poteva essere guarito se qualcuno lo avesse condotto dal Salvatore. Ma la speranza veniva meno ogni volta che ricordava la causa della sua malattia. Tuttavia non poteva rinunciare alla possibilità di guarire. Il suo più grande desiderio era quello di liberarsi dal peso del peccato. Voleva tanto vedere Gesù e avere la certezza di essere perdonato e di essere in pace con Dio. A quel punto sarebbe stato contento di vivere o anche di morire, secondo la volontà di Dio.OGM 34.3
Non c’era tempo da perdere. La sua carne devastata portava già i segni della morte. Pregò i suoi amici di portarlo da Gesù sul suo lettino ed essi lo accontentarono volentieri. Ma c’era così tanta gente dentro e fuori la casa dove si trovava il Salvatore che fu impossibile per il malato e i suoi amici raggiungerlo o almeno arrivare a sentire la sua voce. Gesù stava insegnando nella casa di Pietro. Come sempre, i suoi discepoli erano accanto a lui e “c’erano, là seduti, dei farisei e dei dottori della legge, venuti da tutti i villaggi della Galilea, della Giudea e da Gerusalemme”. Luca 5:17. Molti erano venuti come spie, cercando un motivo per accusare Gesù. Dietro a lui si accalcava una folla eterogenea fatta di zelanti, fedeli, curiosi e scettici. Erano rappresentate diverse nazionalità e tutte le classi sociali. “E la potenza del Signore era con lui per compiere guarigioni”. Luca 5:17. Lo Spirito della vita soffiava sui presenti ma i dottori e i farisei non lo avvertivano. Non si rendevano conto del loro stato e la guarigione non era per loro. “Ha colmato di beni gli affamati, e ha rimandato a mani vuote i ricchi”. Luca 1:53.OGM 34.4
Quelli che portavano il paralitico cercarono in tutti i modi di farsi strada tra la folla ma non c’era niente da fare. Il malato si guardò intorno con un’angoscia indescrivibile. Come poteva abbandonare le speranze quando il tanto sospirato aiuto era a portata di mano? Seguendo il suo consiglio, i suoi amici lo portarono sul tetto della casa e, una volta aperto il tetto, lo calarono fino ai piedi di Gesù.OGM 34.5
Egli smise di parlare. Gettò uno sguardo su quell’espressione triste e su quegli occhi imploranti fissi su di lui. Conosceva bene il desiderio di quell’uomo oppresso. Era stato il Cristo che lo aveva reso consapevole del suo peccato quando era ancora a casa. Quando si era pentito dei suoi peccati, e creduto nel potere che Gesù aveva di guarirlo, la bontà del Salvatore aveva benedetto il suo cuore. Gesù aveva notato un primo barlume di fede, che poi si era trasformato nella convinzione che lui era l’unico a poter aiutare i peccatori. Aveva visto che quella convinzione diventava più forte a ogni sforzo fatto per avvicinarsi a lui. Il Cristo aveva attirato a sé quel sofferente. Con parole che sembravano musica all’orecchio del malato, il Salvatore disse: “Figliolo, coraggio, i tuoi peccati ti sono perdonati”. Matteo 9:2.OGM 35.1
Il peso della colpa scivolò via dal cuore del paralitico. Egli non poteva avere dubbi. Le parole del Cristo rivelavano la sua capacità di leggere nei cuori. Chi può negare il suo potere di perdonare i peccati? La speranza si sostituisce alla disperazione, la gioia prende il posto di una tristezza opprimente. Il dolore fisico di quell’uomo era sparito e tutto il suo essere venne trasformato. Senza chiedere altro rimase in un silenzio pervaso da una sensazione di pace. Era troppo felice per parlare. Molti parteciparono con interesse a ogni movimento di quella scena rimanendo senza respiro. Molti sentirono che le parole del Cristo erano un invito per loro. Non erano malati nello spirito a causa del peccato? Non desideravano essere liberati da quel peso?OGM 35.2
Ma i farisei, temendo di perdere il loro influsso sulla gente, dissero in cuor loro: “Egli bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non uno solo, cioè Dio?” Marco 2:7.OGM 35.3
Essi si sentirono piccoli piccoli quando Gesù li fissò e disse loro: “Perché pensate cose malvagie nei vostri cuori? Infatti, che cos’è più facile, dire: I tuoi peccati ti sono perdonati, o dire: Alzati e cammina? Ma, affinché sappiate che il Figlio dell’uomo ha sulla terra autorità di perdonare i peccati: Alzati, disse allora al paralitico, prendi il tuo letto e vattene a casa”. Matteo 9:4-6.OGM 35.4
Allora, colui che era stato portato da Gesù su una barella scattò in piedi con l’agilità e la forza di un giovane. E subito “prese il suo lettuccio e se ne andò via in presenza di tutti; sicché tutti si stupivano e glorificavano Dio, dicendo: Una cosa così non l’abbiamo mai vista”. Marco 2:12. Occorreva una potenza creativa per restituire la salute a quel corpo debilitato. La stessa voce che aveva dato la vita all’uomo creato dalla polvere della terra diede la vita a quel paralitico moribondo. La stessa potenza che diede vita al corpo aveva rinnovato il cuore. Colui che nella creazione “parlò, e la cosa fu”, che “comandò e la cosa apparve” (Salmi 33:9), aveva dato la vita a quell’uomo morto nella disubbidienza e nel peccato. La guarigione del corpo era la dimostrazione della potenza che aveva rinnovato il cuore. Il Cristo chiese al paralitico di alzarsi e camminare “affinché sappiate” che il Figlio dell’Uomo ha sulla terra il potere di perdonare i peccati”. Luca 5:24.OGM 35.5
Il paralitico trovò in Cristo la guarigione dello spirito e del corpo. Aveva bisogno della salute della spirito per poter apprezzare la salute del corpo. Prima di poter guarire il male fisico, il Cristo doveva liberare la mente e purificare lo spirito dal peccato.OGM 36.1
Non dobbiamo trascurare questo insegnamento. Oggi ci sono migliaia di persone che soffrono nel fisico e, come il paralitico, desiderano sentirsi dire: “I tuoi peccati ti sono perdonati”. Matteo 9:2. All’origine della malattia c’è il peso del peccato con tutte le insoddisfazioni e le inquietudini che ne derivano. Nessuno può trovare sollievo finché non si rivolge a chi è capace di guarire lo spirito. La pace che solo lui può dare restituisce freschezza alla mente e salute al corpo.OGM 36.2
L’effetto che la guarigione del paralitico produsse sulla gente fu come se il cielo si fosse aperto e avesse rivelato la gloria di un mondo migliore. Quando quell’uomo che era stato guarito passò in mezzo alla folla, avanzando leggero come una piuma e benedicendo Dio a ogni passo, la gente indietreggiò per fargli spazio e con aria terrorizzata lo fissò mormorando: “Oggi abbiamo visto cose straordinarie”. Luca 5:26.OGM 36.3
Nella casa del paralitico ci fu una gran gioia quando tornò in mezzo ai suoi cari trasportando agevolmente il lettino con cui era stato portato via a fatica solo pochi attimi prima. Essi lo circondarono scoppiando in lacrime di gioia. Non credevano ai loro occhi! Era lì, davanti a loro, nel pieno delle forze! Quelle braccia che essi avevano visto senza vita ora ubbidivano alla sua volontà. La sua carne che era stata contratta e pallida, ora era vitale e colorita. Camminava con passo sicuro e sciolto. In ogni lineamento del suo viso si leggeva la gioia e la speranza. Un’espressione di purezza e di pace aveva preso il posto dei segni del peccato e della sofferenza. Da quella casa si elevarono ringraziamenti di gioia, e Dio venne glorificato attraverso suo figlio che aveva restituito la speranza al disperato e la forza al paralitico. Quest’uomo e la sua famiglia erano pronti a dare la loro vita per Gesù. Nessun dubbio oscurava la loro fede, nessuna incertezza minava la loro lealtà nei confronti di colui che aveva diffuso la luce nella loro casa oscura.OGM 36.4
“Benedici, anima mia, il Signore; e tutto quello ch’è in me benedica il suo santo nome. Benedici, anima mia, il Signore; e non dimenticare nessuno dei suoi benefici. Egli perdona tutte le tue colpe, risana tutte le tue infermità; salva la tua vita dalla fossa... e ti fa ringiovanire come l’aquila. Il Signore agisce con giustizia e difende tutti gli oppressi... Egli non ci tratta secondo i nostri peccati, e non ci castiga in proporzione alle nostre colpe... Come un padre è pietoso verso i suoi figli, così è pietoso il Signore verso quelli che lo temono. Poiché egli conosce la nostra natura; egli si ricorda che siamo polvere”. Salmi 103:1-14.OGM 36.5