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I tesori delle testimionianze 2

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    Uso errato delle “testimonianze”

    Alcuni che credono alle Testimonianze hanno sbagliato cercando di esporle agli altri in maniera inopportuna. Nel volume I, numero 8, si trova una testimonianza su questo punto. “Vi erano a X alcuni che pur essendo figli di Dio dubitavano delle visioni. Altri non si opponevano, tuttavia non ardivano assumere una posizione decisa nei loro confronti. Certuni erano scettici e con ragione. Le false visioni, le pratiche fanatiche e i frutti infelici che ne conseguono, avevano avuto un tale influsso sulla causa a X da rendere gli animi sospettosi verso tutto ciò che avesse il nome di visioni. Si sarebbe dovuto prendere in considerazione tutto ciò e agire con avvedutezza. Non ci sarebbero state né prove, né difficoltà in quanti non hanno mai visto una persona avere visioni, né mai hanno avuto una conoscenza personale dell’effetto di esse. Tali persone non dovrebbero essere private dei vantaggi e dei privilegi della chiesa se per tutto il resto il loro comportamento cristiano è corretto...TT2 190.3

    “Mi fu mostrato che alcuni potevano accettare le visioni pubblicate, giudicando l’albero dai suoi frutti. Altri invece sono come il dubbioso Tommaso: non credono alle Testimonianze pubblicate, non accettano una prova, anche se evidente, in base all’affermazione altrui: vogliono vedere coi propri occhi e avere una prova diretta e consistente. Essi non debbono essere messi da parte, ma bisognerebbe piuttosto usare nei loro riguardi grande pazienza e amor fraterno fino a che non assumano una precisa posizione decidendo prò o contro. Se lottano contro le visioni, delle quali non hanno nessuna cognizione, se spingono la loro opposizione a tal punto da contrastare ciò di cui non hanno esperienza alcuna... la chiesa può concludere che essi non hanno ragione”. — Testimonies for the Church 1:328 (1862).TT2 190.4

    Alcuni dei nostri fratelli avevano avuto una lunga esperienza della verità e da anni conoscevano me e la mia opera. Essi avevano controllato la veracità delle Testimonianze e affermato la loro credenza in esse. Avevano sentito l’influsso potente dello Spirito di Dio posare su di esse per testimoniare della loro verità. Mi fu rivelato che se essi una volta rimproverati dalle Testimonianze insorgessero contro di esse e agissero in segreto per attenuarne l’influsso, si dovrebbe intervenire con fermezza perché la loro condotta metterebbe in pericolo quelli che non hanno esperienza.TT2 191.1

    Il primo numero delle Testimonianze pubblicato contiene un monito contro l’uso poco assennato della luce che, così, è stata data al popolo di Dio. Asserivo che alcuni avevano imboccato una via poco prudente nel parlare della loro fede agli increduli, nel senso che se veniva chiesta una prova, essi leggevano i miei scritti, anziché rivolgersi alla Bibbia. Mi fu mostrato che questo procedimento era sbagliato e avrebbe provocato negli increduli dei pregiudizi contro la verità. Le Testimonianze non possono avere nessun peso per coloro che nulla sanno del loro spirito. In casi del genere non si dovrebbe fare riferimento ad esse.TT2 191.2

    Altri avvertimenti sull’uso delle Testimonianze sono stati dati di quando in quando, come segue:TT2 191.3

    “Alcuni pastori sono molto indietro. Affermano di credere nelle testimonianze presentate e provocano del danno nel fare di esse una regola di ferro per coloro che non hanno mai avuto nessuna esperienza con esse, mentre per conto loro non si curano di metterle in pratica. Hanno avuto ripetute testimonianze, ma le hanno sistematicamente ignorate. Il loro modo di agire non è coerente”. — Testimonies for the Church 1:369 (1863).TT2 191.4

    “Notai che molti hanno approfittato di quanto Dio aveva rivelato circa i peccati e le mancanze altrui, prendendo alla sua estrema portata quello che era stato rivelato in visione e imponendolo a tal segno da far indebolire la fede di molti in quello che Dio ha fatto vedere e da scoraggiare la chiesa”. — Testimonies for the Church 1:166 (1857).TT2 191.5

    Il nemico si impadronirà di qualsiasi cosa egli possa utilizzare per distruggere le anime. Delle testimonianze sono state date in favore di persone che occupano posizioni importanti; esse hanno cominciato bene alleviando i pesi altrui e compiendo la loro parte in rapporto con l’opera di Dio. Ma Satana li incalza con le sue tentazioni ed essi finiscono con l’essere sopraffatti. Mentre gli altri osservano questo loro erroneo comportamento, Satana suggerisce alle loro menti che deve esservi uno sbaglio nelle testimonianze dirette a queste persone, altrimenti esse non si sarebbero dimostrate immeritevoli di svolgere la loro parte nella causa di Dio.TT2 191.6

    Sorgono, in tal modo, dei dubbi sulla luce data da Dio. Quello che si può dire degli uomini in determinate circostanze, non lo si può affermare in altre. Gli uomini sono moralmente deboli, profondamente egoisti, autosufficienti, gonfi di presunzione, così che Dio non può collaborare con loro. Perciò sono lasciati brancolare come ciechi e manifestare tanta debolezza e tanta follia che molti rimangono stupiti che tali persone siano state accettate e ritenute degne di avere un qualche rapporto con l’opera di Dio. Questo è esattamente quello che Satana si proponeva di raggiungere, e che è stato il suo obiettivo fin dal momento in cui egli tentò gli uomini perché la causa di Dio fosse biasimata e le Testimonianze criticate. Se essi fossero rimasti là dove il loro influsso non si sarebbe fatto sentire in modo tanto particolare sulla causa di Dio, Satana non li avrebbe assillati con tanta ostinazione e non sarebbe riuscito ad attuare il suo proposito servendosi di essi come di strumenti per compiere un’opera particolare.TT2 191.7

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