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I tesori delle testimionianze 2

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    Criticare se stessi, non gli altri

    Se tutti coloro che si dicono cristiani adoperassero le loro facoltà investigative per vedere quali difetti andrebbero corretti in loro stessi, invece di parlare dei torti del prossimo, ci sarebbe oggi nella chiesa una situazione più florida. Alcuni saranno onesti quando questo non costa nulla; però se la “diplomazia” può rendere di più, l’onestà sarà dimenticata. Onestà e diplomazia non agiscono insieme nella stessa mente; a un dato momento o si rinuncia a questa e allora regneranno sovrane la verità e l’onestà, oppure se la diplomazia viene preferita, l’onestà verrà dimenticata. Queste due cose non vanno mai d’accordo; non hanno nulla in comune: una è il profeta di Baal e l’altra è il profeta di Dio. Quando il Signore farà una relazione dei suoi figliuoli, coloro che sono veraci, sinceri e onesti saranno considerati con piacere. Gli angeli stanno preparando per loro delle corone, e su queste corone tempestate di stelle, risplenderà in tutto il suo fulgore la luce che procede dal trono di Dio.TT2 15.2

    I nostri fratelli nel ministero troppo spesso sono tratti in inganno da notizie relative a contrasti esistenti in seno alla chiesa e molto frequentemente vi fanno allusione nei loro discorsi. Essi non dovrebbero incoraggiare i membri di chiesa a lagnarsi gli uni degli altri, ma piuttosto esortarli a spiare le proprie azioni. Nessuno dovrebbe permettere che sentimenti di pregiudizio e di rancore vengano suscitati dal racconto dei torti altrui. Tutti dovrebbero aspettare con pazienza di avere udito le due versioni della questione e quindi accettare solo quanto i fatti concreti inducono a credere. In ogni circostanza il procedimento sicuro consiste nel non dare credito a un rapporto finché non sia stata scrupolosamente seguita la regola biblica. Questo si applica a quanti hanno agito con astuzia per cavar fuori da gente priva di sospetto, dei fatti con i quali non avevano nulla a che vedere e la conoscenza dei quali non avrebbe loro procurato nessun bene.TT2 15.3

    Per amore delle anime vostre, fratelli, abbiate dinanzi a voi solo la gloria di Dio. Scacciate più che potete l’io dai vostri pensieri. Ci stiamo avviando verso la conclusione dei tempi. Esaminate i motivi che vi animano alla luce dell’eternità. So che avete bisogno di essere messi in stato di allarme, perché state allontanandovi dalle antiche pietre miliari. La vostra cosiddetta scienza sta minando le fondamenta dei princìpi cristiani. Mi è stata mostrata la via che sicuramente seguireste se vi separaste da Dio. Non appoggiatevi sulla vostra personale saggezza, perché, lo ripeto, le vostre anime sono in pericolo. Per amore di Cristo cercate e vedete perché avete così poca disposizione per gli esercizi religiosi.TT2 15.4

    Il Signore sta provando e sperimentando il suo popolo. Voi potete essere severi e critici quanto vi pare nei confronti del vostro carattere difettoso, però siate benevoli, pietosi e cortesi nei confronti degli altri. Chiedetevi quotidianamente: “Sono io integro fino nell’intimo dell’anima, oppure ho un cuore sleale?” Supplicate il Signore di liberarvi da ogni inganno a questo proposito, perché sono in gioco interessi eterni. Mentre molti si affannano dietro agli onori e sono avidi di guadagno, voi, diletti fratelli, cercate ansiosamente la certezza dell’amore di Dio e gridate a lui: “Chi mi mostrerà come riuscire a rendere sicura la mia vocazione ed elezione?”TT2 16.1

    Satana studia accuratamente i peccati costituzionali degli uomini e poi comincia la sua opera intesa ad adescarli e irretirli. Noi siamo in mezzo alle tentazioni più forti; ma la nostra vittoria è certa se combattiamo arditamente la battaglia del Signore. Siamo tutti in pericolo; ma procedendo con umiltà e pregando uscirete dalla prova più preziosi dell’oro fino, dell’oro di conio d’Ofir. Se invece siete negligenti e trascurate la preghiera, sarete simili a rame risonante e a squillante cembalo.TT2 16.2

    Alcuni sono giunti quasi al punto di perdersi nel labirinto dello scetticismo. A questi vorrei dire: distogliete la vostra mente da queste cose e volgetela a Dio. Più intimamente sarete uniti a lui, mediante la fede e la santità, più chiara e luminosa vi apparirà la giustizia delle sue opere. Fate della vita eterna l’oggetto della vostra occupazione.TT2 16.3

    Io conosco il vostro pericolo. Se perdete fiducia nelle testimonianze, vi allontanerete dalla verità della Bibbia. Ho temuto che molti avrebbero assunto un atteggiamento di perplessità e di dubbio, e nell’angoscia dell’anima mia voglio avvertirvi. Quanti presteranno ascolto all’avvertimento? Dal modo in cui ora considerate le testimonianze, se ve ne fosse data una che ostacolasse il vostro cammino, biasimando i vostri errori, vi sentireste del tutto liberi di accettarne o di respingerne sia una parte sia tutta? Quella che sareste meno propensi ad accettare è proprio la più necessaria. Dio e Satana non lavorano mai in società. Le testimonianze o recano il sigillo di Dio o quello di Satana. Un albero buono non può dare frutto cattivo, né un albero cattivo frutto buono. Voi li riconoscerete dai loro frutti. Dio ha parlato. Chi ha tremato alla sua parola?TT2 16.4

    Quando andai nel Colorado ero così oppressa e angosciata per voi che nella mia debolezza vi scrissi molte pagine, perché fossero lette nel vostro raduno. Debole e tremante, mi alzai alle tre del mattino per scrivervi. Dio parlava attraverso l’argilla. Voi potreste dire che questa comunicazione era solo una lettera. Sì, era una lettera, ma ispirata dallo Spirito di Dio, per esporre alle vostre menti le cose che mi erano state mostrate. In queste lettere che scrivo, nelle testimonianze che reco, vi presento quello che Dio ha presentato a me. Io non scrivo un solo articolo sulla carta per esporre semplicemente le mie idee. Si tratta di quello che Dio ha dischiuso davanti a me in visione: i preziosi raggi che scintillano dal suo trono. — Testimonies for the Church 5:67 (1882).TT2 16.5

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