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I tesori delle testimionianze 2

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    Salda guida spirituale

    Quando Cristo ascese al cielo, affidò la sua opera terrena ai suoi servitori: “E’ lui che ha dato gli uni come apostoli; gli altri come profeti; gli altri come evangelisti; gli altri come pastori e dottori, per il perfezionamento dei santi, per l’opera del ministero, per l’edificazione del corpo di Cristo, finché tutti siamo arrivati all’unità della fede e della piena conoscenza del Figliuolo di Dio, allo stato di uomini fatti, all’altezza della statura perfetta di Cristo”. Efesini 4:11-13.TT2 52.2

    Inviando i suoi ministri, il nostro Salvatore diede dei doni agli uomini, perché per mezzo di essi Egli comunica al mondo le parole di vita eterna. Questo è il mezzo ordinato da Dio per il perfezionamento dei santi nella conoscenza e nella vera santità. L’attività dei servitori di Cristo non consiste semplicemente nel predicare la verità; essi debbono vigilare per le anime come dovendo renderne conto a Dio. Essi debbono riprendere, rimproverare, esortare con ogni pazienza e dottrina.TT2 52.3

    Tutti quelli che sono stati beneficati dall’opera del servitore di Dio dovrebbero, secondo le proprie capacità, unirsi a lui nel lavoro per la salvezza delle anime. Questa è l’opera di tutti i veri credenti, ministri di culto e membri. Essi dovrebbero avere sempre davanti agli occhi la mèta sublime e cercare personalmente di occupare la propria posizione nella chiesa, collaborando con ordine, armonia e amore.TT2 52.4

    Nella religione di Cristo non c’è nulla di egoistico e gretto. I suoi princìpi sono per così dire diffusivi e aggressivi. Essa è raffigurata da Cristo come luce che risplende, come sale che conserva, come lievito che trasforma. Con zelo, serietà e dedizione, i servitori di Dio cercheranno di diffondere vicino e lontano la conoscenza della verità; ma non trascureranno di adoperarsi per il rafforzamento e per l’unità della chiesa. Veglieranno con cura perché non sia data occasione alle divergenze e alle divisioni di penetrare in essa.TT2 52.5

    Di recente sono sorti in mezzo a noi uomini che si dicono servi di Cristo, ma la cui attività si oppone all’unità stabilita dal nostro Signore in seno alla chiesa. Essi hanno piani e metodi di lavoro originali. Desiderano introdurre nella comunità dei cambiamenti per soddisfare le loro idee di progresso e si immaginano che così saranno assicurati grandi risultati. Essi hanno bisogno di essere allievi piuttosto che maestri alla scuola di Cristo. Sono sempre irrequieti, mossi dall’ambizione di compiere qualche grande impresa, di fare qualcosa che rechi onore a loro stessi. Debbono imparare la lezione più importante: umiltà e fede in Gesù. Taluni sorvegliano i loro colleghi di lavoro e si affannano per additarne gli errori, mentre dovrebbero cercare piuttosto di preparare la propria anima per il gran conflitto che sta dinanzi a loro. Il Salvatore li esorta: “Imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore e voi troverete riposo alle anime vostre”. Matteo 11:29.TT2 52.6

    Insegnanti della verità, missionari, ufficiali di chiesa possono compiere un buon lavoro per il Maestro solo se purificheranno le anime loro ubbidendo alla verità. Ogni cristiano vivente sarà un operaio disinteressato di Dio. II Signore ci ha dato la conoscenza della sua volontà affinché diffondiamo la la luce agli altri. Se Cristo dimora in noi, noi non potremo fare a meno di lavorare per lui. E’ impossibile conservare il favore di Dio, godere della benedizione dell’amore del Salvatore e rimanere indifferenti davanti al pericolo di coloro che periscono nei loro peccati. “In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto”. Giovanni 15:8.TT2 53.1

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